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Autore: Raven_Phoenix    16/08/2013    0 recensioni
"Il meccanico aggiusta tutto. Il meccanico sa tutto. Ma soprattutto, il meccanico CREA tutto."
E se il meccanico, dopo mille disavventure, si ritrovasse con quello che é comunemente chiamato "blocco dell'artista?"
Chi potrebbe mai aiutarlo?
E cosa succederebbe se qualcuno stesse tentando di soffiargli il lavoro?
"-Tony… non sei tu, vero?- chiese Pepper anche se dentro di lei sperava vivamente ci fosse riuscito ma avesse voluto tenere tutto nascosto.
-Ti pare che possa essere io quel rottame ambulante?- urlò lui stizzito saltando fuori dalla vasca di colpo ed avvicinandosi allo schermo per osservare meglio –Jarvis, torna indietro e stoppa sull’immagine.- ordinò sentendo il cuore battergli a mille.
Quello che si vedeva pareva quasi ai livelli del Mark 1, era lampante che fosse stato costruito alla buona. Eppure quel coso riusciva a volare e a muoversi in qualche modo."
SPOILER SU IRON MAN 3
Questa storia é ideata come un sequel che non segue in nessun modo il fumetto o qualsiasi altro possibile seguito decideranno di creare in futuro!
Hope you like it ^^
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tony Stark, Un po' tutti, Virginia 'Pepper' Potts
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccomi quiiiii anche se in mostruoso ritardo! >_<
Mi dispiace davvero tantissimo, ho un ritardo mostruoso, ma come ho già spiegato in un'altra ff ultimamente per me non é proprio un bellissimo momento purtroppo, per una serie di spiacevoli motivi, e non sempre mi sono trovata dell'umore giusto per trascrivere i nuovi capitoli della mie ff (se ve lo state chiedendo ebbene sì, io prima di scrivere al computer il 90% delle volte scrivo in cartaceo di modo che io mi possa accorgere meglio degli eventuali errori e anche per il semplice fatto che sono una drogata di carta e penna XD)
Anyway sono di nuovo qui! WE CAN DO IT! Non posso promettere che tornerò a postare velocemente come prima ma faccio quello che posso, spero possiate capirmi ^^
Vi lascio alla lettura di questo capitolo ^^


Capitolo 5:
 
 
-Incredibile… assolutamente incredibile.- commentò Tony con il viso illuminato da un vivace bagliore azzurro. –Sei sicura di non avere una sorta di cervello aspira tutto?-
-Dai, non era poi così difficile, mi hai spiegato passo per passo.- replicò Lauren accanto a lui intenta a riporre un cacciavite.
-Ragazza, le persone capaci di costruire un arc reactor si contano sulle dita di una mano, non so se mi spiego.-
Tony non la smetteva di fissare il piccolo reattore perfettamente funzionante, e senza indugi, se ne avesse avuto ancora bisogno, sarebbe stato pronto ad usarlo. Era proprio come l’avrebbe fatto lui. Era passata appena una settimana da quando aveva iniziato ad insegnare qualcosa di utile a Lauren, e aveva avuto la malsana idea di provare a farle costruire un arc reactor (uno in più nell’assortimento non faceva mai male, avrebbero potuto essere utili sia a lui che a lei), ma mai si sarebbe aspettato di un successo su tutta la linea al primo colpo.
Lauren era instancabile, non smetteva mai di prendere informazioni ed immagazzinarle nel cervello, e quando ogni mattina la vedeva entrare nel laboratorio, al posto della tipica espressione assonnata di chi si dirigeva a lavoro svogliatamente, trovava una bambina all’entrata del Luna Park pronta ad andare sull’ottovolante. Una sera si era ritrovato perfino a pensare che se in qualche dimensione parallela quella ragazza fosse stata al posto suo, ricca e a capo di un’industria potente, e se fosse stata rapita e imprigionata nel deserto, non si sarebbe di certo limitata a costruire un’armatura, avrebbe allestito un esercito.
-Dovrei farlo vedere a Rhodey.-
-Così io nel frattempo potrei studiare quel bel pezzo di metallo di War Machine.- disse Lauren con gli occhi che le brillavano.
-Non se ne parla nemmeno, se proprio il signor patriota dovesse venire qui dovrebbe farlo in pigiama o in mutande, non poterà qui la sua bella lattina a stelle e strisce.- la smorzò subito sul nascere.
-Perché? Potremmo prendere spunto da lui e poi potenziare il tutto. Iniziare tutto da capo non è per niente facile.- replicò lei mentre prendeva tra le mani il piccolo reattore ammirando il suo lavoro abbastanza compiaciuta.
-Te l’ho già detto, io non voglio “prendere spunto”, voglio re-inventare completamente tutto, mi sono spiegato? Ce l’ho fatta una volta, per di più da solo e con qualcosa simile al motore di un’auto infilato nel petto, non vedo che problemi ci siano se saremo in due e con tutte le attrezzature necessarie.- rispose alzando gli occhi al cielo.
-Certo, ma ricordati sempre che sei tu quello che ha i fantomatici schemi delle tue armature in testa, io non posso inventarmi niente.-
-Ti verrà col tempo, piano piano riuscirò a farti entrare in testa il mio metodo di lavoro, nel frattempo scordati quell’ Iron Patriot.-
-Preferisco chiamarlo War Machine. Fa molto più… “uh”!- mimò una sorta di movenza alla Hulk.
Tony non poté trattenere una risata.
-Ok, guadagni qualche punto sul fattore War Machine perché mi trovi assolutamente concorde, ma quel “uh!” potevi risparmiartelo.-
-A furia di stare qui con te inizio ad assorbire anche le tue scenette da teatrino.- si difese lei con un sorrisetto ironico.
-Io non faccio scenette da teatrino, io sono un maestro serissimo, cosa credi? È tutto calcolato.- replicò lui additandola.
In quel momento la porta del laboratorio si aprì, e una stanchissima Pepper distrutta dalla giornata lavorativa si parò davanti a loro.
-Buonasera, tesoro! Oggi abbiamo lavorato moltissimo, abbiamo appena finito di dipingere con la pittura a dita e in seguito abbiamo realizzato dei magnifici castelli di sabbia, sei orgogliosa di me, vero?- disse con il suo solito tono altamente idiota mentre si avvicinava abbracciandola.
-Maestro serissimo, non mi dire.- sentì dire alle sue spalle da Lauren.
-Apprendista, taci o per punizione ti faccio stare qui tutta la notte a controllare gli aggiornamenti di Jarvis.- la minacciò sentendosi però immediatamente tirare per un orecchio da Pepper.
-Cosa ti avevo detto, caro?- disse lei con un sorriso angelico che però nascondeva una bomba a orologeria che rischiava di esplodere con le parole sbagliate.
-È tutto a posto, sai che mi piace scherzare.- cercò in fretta qualcosa per sdrammatizzare –Piuttosto, guarda che progressi! Lauren è riuscita a costruire un arc reactor, non sono un maestro eccezionale?-
-Oh, wow.- commentò meravigliata Pepper notando in quel momento l’oggetto in questione che brillava placidamente come se fosse stata una comune lampadina. –È davvero impressionante, i miei complimenti Lauren. Sarai distrutta dopo questo lavoraccio… e per fortuna non avrai l’onore di doverne SOSTITUIRE uno.- disse rimandando a quel fantomatico ricordo di quando Tony l’aveva praticamente costretta ad infilare le dita nel suo petto rischiando di ucciderlo.
-È stato divertente, potrei rifarlo adesso.- disse dal canto suo Lauren che giocherellava con la sua nuova creazione.
-Stai attenta a quello che dici, potrei prenderti in parola.- intervenne Tony con aria di sfida.
-Quando vuoi.- lo punzecchiò prontamente lei –Ma non credo che sarei io ad avere problemi.-
-Già, specialmente se mi avevi promesso una serata romantica insieme.- aggiunse Pepper con lo sguardo che trasmetteva un “ti uccido se te ne sei dimenticato”.
-Esattamente, infatti stavo giusto dicendo a Lauren di riordinare in fretta e tornare a casa perché…ecco… dovevo prepararmi per te.- esibì il suo sorriso migliore.
Lauren a quel punto esplose in una sonora risata, e anche Pepper non poté fare a meno di farsi sfuggire un risolino.
-Va bene, allora farò finta di niente e tornerò di sopra ad aspettarti, così avrai tutto il tempo per “prepararti”.- concluse lei lasciandogli un lieve bacio sulla guancia prima di tornare alla porta –Buona serata, cara.- disse rivolta a Lauren che ancora si stava difendendo.
-Io ti uccido.- disse Tony appena Pepper sparì al piano di sopra.
-Che ci posso fare? Certe battute me le servi su un piatto d’argento.- replicò lei –Comunque non preoccuparti, sparisco subito.-
-Fai bene.- borbottò lui, ma notò subito che Lauren aveva ancora qualcosa da dire, e sembrava vagamente imbarazzata. –Che c’è?-
-Potrei… sì, insomma… portarmi a casa l’arc reactor? Domani lo riporto qui, giuro.- chiese non proprio sicura.
-Perché? Vuoi divertirti a montarlo e smontarlo per tutta la notte come un militare malato con il suo fucile?- disse chiedendosi mentalmente se Rhodes facesse cose del genere nelle notti insonni.
-No, è solo che…- si morse il labbro inferiore e arrossì vistosamente ma proseguì –fa una bella luce, e quella casa è parecchio buia di notte. Mi farebbe compagnia, sì insomma…-
Stavolta toccò a Tony la risata sguaiata.
-Avevo pensato a mille idee su come impiegare un arc reactor ma mai mi sarei immaginato di poter usare un agglomerato di energia pura come lucetta della buona notte. Potrei lanciare una nuova linea, mi mancava il settore dell’infanzia nelle mie industrie.- disse cercando di darsi in contegno, ma dall’espressione contrariata di Lauren non doveva averla presa allo stesso modo.
-D’accordo, tienitelo pure.- disse lei alla svelta dirigendosi verso la porta.
Tony sbuffò.
-Lauren- la chiamò quando ormai aveva già un piede fuori dal laboratorio, facendola voltare. Lui prese il reattore dal tavolo –Prendilo. L’hai fatto tu dopotutto.- glielo lanciò, e lei lo prese al volo rigorosamente con la mano destra.
Si aprì di nuovo in un sorriso.
-Non far aspettare oltre la tua dolce metà.- disse prima di uscire e salire in fretta le scale.
Tony sorrise a sua volta, e per la prima volta dopo parecchio tempo gli capitò di provare una sensazione che quasi aveva dimenticato. Sentiva di star di nuovo occupando il suo tempo con qualcosa di utile e che gli desse qualche soddisfazione. Anche se non erano ancora riusciti ad arrivare ad un capo della situazione né per le armature né per il progetto di Lauren, sentiva di aver fatto qualche passo avanti. Senza contare che… tutto quel lavoro accumulava stanchezza, e quest’ultima lo mandava in piena carenza di coccole e affetto, perciò si sbrigò a spegnere le luci e raggiungere Pepper al piano di sopra.
 
-Allora, come ti sembra la tua nuova apprendista? Dalle tue spalle sembra stiate lavorando parecchio.- disse Pepper mentre faceva passare le esili mani sulla schiena di Tony in un lieve massaggio.
-Oh, è eccezionale. Hai visto anche tu cosa è stata capace di fare?- rispose lui stendendosi meglio sul letto e godendosi tutte quelle attenzioni –Anche se dovrebbe calibrare un attimo il suo carattere. Fa un po’ troppe battute, dovrebbe regolare la sua spavalderia.-
A Pepper scappò una risatina.
-Non pensare che il suo carattere migliorerà.-
Tony aggrottò le sopracciglia voltandosi verso di lei.
-Non capisco. Puoi illuminarmi d’immenso prima che mi perda nella scollatura della tua camicetta da notte?-
In primis Pepper cercò di non arrossire per il complimento, e questo a lui piaceva terribilmente, ma voleva avere una risposta, perciò non si perse in altre battutine.
-Non hai notato niente di particolare nel modo di fare di Lauren? Non ti ricorda qualcuno che conosci?- chiese divertita.
-Mh… no. Di solito persone così arroganti non le ascolto nemmeno.-
A quella affermazione lei non poté trattenersi, e scoppiò in una sonora risata iniziando a rotolarsi sul letto. –Cos’ho detto?-
Ci volle qualche secondo per farla riprendere.
-Davvero non te ne rendi conto? Sarai un genio ma queste piccole cose non le capirai mai.- disse Pepper accarezzandogli i capelli, e notando che la sua espressione non cambiava si arrese –È identica a TE.-
Tony spalancò gli occhi mettendosi a sedere di scatto.
-Uguale… A ME?!- sbottò indicandosi –Ti senti bene, Pep?!-
-Io sto benissimo, sei solo tu ad essere lento di comprendonio.- rispose lei continuando a sorridere anche quando lui la prese per le spalle e la guardò seriamente preoccupato.
-Non esiste assolutamente persona che possa eguagliare il mio carisma, né uomo, né donna, né ragazzina, cane, acaro della polvere, NON PUÒ!- fece una pausa E poi… davvero tu credi che io sia così puntiglioso e arrogante?-
-Molto di più.-
-COSA?!-
A quel punto Tony saltò definitivamente giù dal letto in preda all’isterismo.
-Non c’è niente di male nel dire che vi assomigliate, dico soltanto che forse ti sei fidato a prenderla sotto la tua ala proprio per questo, tutto qui.- cercò di tornare a ragionare normalmente lei.
-Ti prego, io possiedo il carisma nel fare l’arrogante, lei è grezza come il manico di una caffettiera abbandonata nel lavello, questo cambia tutto.- disse passandosi una mano tra i capelli.
-Ce l’ha anche lei il carisma.- ribatté Pepper mettendosi a gambe incrociate –E siccome è riuscita a convincere te deduco che non ne abbia poco.-
-Non proprio.- disse secco –Quella ragazza ha un problema, e penso che l’unico in grado di aiutarla sia io, o almeno lei pensa che io sia la sua ultima speranza per riuscire nei suoi progetti.-
-Anche tu hai un problema.- rilanciò diretta Pepper irremovibile.
Tony sospirò scuotendo la testa non volendo ammettere che il suo discorso effettivamente non faceva una piega.
-D’accordo, forse in parte hai ragione.- disse facendo fatica a pronunciare quelle parole.
-Visto? Che c’è di male nel dirlo?- si avvicinò sorridendo soddisfatta della vittoria.
-È che…- la guardò con l’arma infallibile degli occhi da cucciolo -… non voglio pensare che qualcosa possa essere sexy quanto me.- disse dondolandosi e facendo ciondolare le braccia.
Pepper alzò gli occhi al cielo.
-E io che pensavo volessi dire qualcosa di serio.- scosse la testa e si lasciò cadere all’indietro nel letto.
-Ti prego, ho bisogno di autostima.- miagolò lui raggiungendola e iniziando a strusciarsi su di lei –Dimmi che sono l’uomo più sexy del mondo, ti preeego.-
Lei sospirò per poi passargli le braccia intorno al collo attirandolo a sé.
-Va bene, sei l’uomo più sexy e con manie di protagonismo del mondo. Contento?-
Lui fece il suo sorriso sornione.
-Va molto meglio, ma dovresti guarire il mio orgoglio infranto con ulteriori lusinghe e affetto.- disse mentre si chinava per baciarla.
-Ci possiamo lavorare.- disse mentre stava già arrossendo.
 
Nel pieno della notte improvvisamente Tony si ritrovò sveglio. Era come se qualcuno avesse improvvisamente acceso una luce nella sua testa e avesse scacciato definitivamente il sonno. Si voltò verso Pepper che dormiva beatamente tutta rannicchiata tra le coperte e decise di non svegliarla, aveva un faccino troppo tenero per i suoi gusti. Rimase a fissarla per un po’, poi si decise a scendere dal letto e tornare al piano di sotto.
Si ritrovò a passeggiare per il soggiorno, con la TV accesa a volume minimo e un bicchiere di latte tra le mani che sorseggiava lentamente di tanto in tanto. Sentiva la testa piena di pensieri alla quale non riusciva a dare una forma concreta, ed era da un bel po’ che non gli succedeva. Perlomeno non era per colpa degli incubi e delle sue angosce su come riuscire a costruire di nuovo un’armatura.
-E allora perché non riesco a dormire?- chiese a se stesso allargando le braccia verso il soffitto per poi darsi dello stupido da solo.
Decise di volersi fare una breve passeggiata all’aperto, giusto per fare un cambio d’aria rapido. Era uscito direttamente in boxer e maglietta infilandosi le prime scarpe da ginnastica che gli erano capitate a tiro; tanto a meno che non ci fossero ancora dei paparazzi appostati da qualche parte nessuno l’avrebbe visto.
Inizialmente trovandosi da solo nel buio ebbe un brivido, ma lentamente i suoi occhi si abituarono e gli scricchiolii della notte si attenuarono rilassandolo. Inspirò a pieni polmoni mentre camminava lentamente chiedendosi cosa ci facesse lì, alle tre del mattino con una giostra che girava nella sua testa. Non gli era mai successo, nemmeno con le sbronze peggiori. Solitamente si rifugiava nel suo laboratorio, raccontava qualche idiozia a Jarvis e se ne tornava a letto, oppure si limitava a fissare il soffitto fino alla mattina seguente. Forse perché ora che la sua vita era diversa anche il suo cervello aveva bisogno di esigenze diverse per calmarsi.
Mentre era assorto nella sua auto-diagnosi non si accorse subito di essersi spinto fino alle mini-ville in fondo al viale. Si riebbe solo quando notò un particolare che era difficile non vedere.
Dalla casa dove alloggiava Lauren era visibile una tenue luce blu attraverso le finestre. Cautamente si avvicinò, pensando che se qualcuno l’avesse visto in quello stato, mentre sbirciava dalla finestra della camera di una ragazza, l’avrebbero ammanettato immediatamente accusandolo di essere un maniaco. Guardò attraverso il vetro trattenendo perfino il respiro, e fortunatamente constatò che Lauren probabilmente stava dormendo profondamente.
La luce blu proveniva dall’arc reactor che gli aveva lasciato quei pomeriggio, appoggiato al comodino accanto al letto.
-Credevo che la storia della lucina della notte fosse uno scherzo.- mormorò scuotendo la testa.
Però mentre fissava quella luce, inspiegabilmente, aveva notato di essersi notevolmente rilassato. Gli venne immediatamente da sbadigliare, e di colpo sentì le palpebre pesanti. Dopo qualche secondo si riprese sbattendo più volte gli occhi allontanandosi dalla finestra silenziosamente come si era avvicinato.
Decise di tornare indietro, convinto che il sonno si fosse finalmente fatto sentire per la gioia del suo cervello e delle sue occhiaie, ma mentre ripercorreva tutto il viale più si riavvicinava a casa e più sentiva la stanchezza abbandonarlo. Era di nuovo al punto di partenza quando si ritrovò nel soggiorno.
-Forse sto davvero iniziando ad essere pazzo. Dovrei ricominciare a fumare spinelli come quando avevo sedici anni per calmarmi, magari.- borbottò passandosi una mano sul viso.
Improvvisamente…però… gli venne una improvvisa e malsana idea.
Scese velocemente nel laboratorio andando dritto verso uno degli armadietti in alto. Prese uno degli arc reactr che erano perfettamente allineati come soldatini e lo portò sotto la luce di una lampada. Ci armeggiò per qualche minuto con un cacciavite di precisione, finché il piccolo oggetto non prese vita illuminandosi. Non appena vide quella luce calma e confortante si sentì subito meglio, e rimase a fissarla per un attimo quasi estasiato. Lo prese tra le mani e tornò di sopra, verso la camera da letto.
Gli sembrava una cosa totalmente stupida e senza senso, non aveva avuto bisogno di una lucina della notte nemmeno quando aveva cinque anni.
Trovò Pepper nella stessa posizione in cui l’aveva lasciata, e si infilò sotto le coperte il più delicatamente possibile per non svegliarla. Appoggiò infine l’arc reactor sul comodino e si accoccolò abbandonando la testa sul cuscino. Lentamente sentì il sonno che si aggrappava di nuovo a lui, e chiuse gli occhi con il pensiero che ora quella luce, quella che l’aveva accompagnato per così tanto tempo, era di nuovo lì.
Non consisteva più una condanna o un punto debole.
Era sicurezza, come quella che provava quando era all’interno della sua armatura.
Si addormentò con la convinzione ancora più grande di dover continuare quello che stava facendo, e non mollare per nessuna ragione. Anche se c’era quel blocco di mezzo che lo ostacolava avrebbe trovato il modo di aggirarlo, e se non fosse mai più riuscito a prendere le informazioni che vi erano nascoste dietro ne avrebbe ricreate delle nuove, non importava come.
Non si trattava soltanto di non deludere le sue aspettative, non doveva deludere tutte le persone che ora contavano su di lui e che in tutti i modi cercavano di aiutarlo. Voleva dar loro qualcosa in cambio a tutti i costi.
Anche a costo di ammettere che aveva paura.




Et voilà! Si é concluso anche il quinto capitolo! In sé devo essere sincera, non ci sono avanzamenti molto significativi in questo capitolo, ma avevo in mente questa scena da tempo, forse una delle prime che ho ideato da quando mi é venuto il pallino di creare una ff su Iron Man, e non potevo non metterla XD spero vi sia piaciuta comunque ^^ non disperate, non é la tipica ff con mille capitoli "morti" che non fanno avanzare la storia XD
Voi mi prenderete per pazza, e devo dire che un po' lo penso io stessa, ma mentre stavo scrivendo questo capitolo, e a me a volte piace "mimare" le scene per metterci più enfasi, ho pensato bene di correre all' Ikea e prendere una di quelle lucette della notte multicolor a forma di orso mollicce, non so se le avete in mente XD e per due o tre notti l'ho posizionata sul colore blu u_u' (si ok potete smettere di leggere questa ff, l'autrice potrebbe attaccarvi addosso una dose spropositata di stupidità). 
Coooomunque!
Colgo l'occasione facendo una domanda in generale a tutti voi, popolo di fan Iron Maniani XD che voi sappiate é già uscito uno di quegli pseudo-cofanetti da collezione che comprende tutti e tre i DVD dei film?? Io sto aspettando solo quel momento così da potermi fare una bella maratona forever alone con mezzo chilo di gelato u_u

Dopo quest'ultima uscita penosa passo ai ringraziamenti!

my brother under the sun: come sempre mi fanno tantissimo piacere le tue recensioni ^^grazie milleeee!
E ringrazio anche quelle 327 anime che hanno letto l'ultimo capitolo anche se sono rimaste nel silenzio u.u coraggio non mordo... troppo é_è
Ok, ho esaurito ogni cazzata possibile da dire, non mi resta che ringraziare tutti e darvi appuntamento al prossimo capitolo che spero di ultimare presto ^^ sempre bene accette le recensioni sia negative che positive (in parole povere, recensite come animali u.u)
Ci vediamo nel 6° capitolooooo! Ciauuuuuu X3
  
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