“Thor, tu hai proprio il cuore d'oro” dice la vecchia balia al principino biondo dopo il suo ennesimo gesto di gentilezza.
Loki, che ha sentito, si avvicina sgranando gli occhioni verdi.
“Come mai io non ho il cuore d'oro?” domanda, “Il professore ha detto che il mio cuore è un muscolo che pompa il sangue in tutto il corpo. Come fa quello di Thor ad essere d'oro?”
“Volevo solo dire che tuo fratello è sempre molto generoso ed ha un animo nobile, come un vero re. Per questo metaforicamente il suo cuore è raro e prezioso come oro”.
“Oh” sussurra Loki ammirato.
“Vieni fratello!” grida Thor quando la balia se ne va. Afferra la sua manina e lo trascina correndo verso il cortile.
Il piccolo Dio degli Inganni vede l'oro. È nel sorriso spensierato di Thor, strabocca dai suoi occhi celesti fin su per i capelli biondi, irradia la sua pelle e illumina tutto intorno a lui proprio come se avesse nel petto un piccolo sole dorato.
E allora non può fare a meno di domandarsi da dove vengano i suoi capelli corvini e i suoi glaciali occhi verdi. Si chiede, con angoscia, di cosa sia fatto il suo cuore.
[200 parole]
NOTE:
Eccomi tristemente tornata a Milano.
Me ne esco con questa drabble apparentemente priva di senso (e probabilmente anche non apparentemente)
Vediamo, di nuovo, un piccolo e adorabile Loki-bimbo alle prese con i primi dubbi.
La metafora è da prendere con le pinze, è un gioco di parole abbastanza pessimo che però mi sembrava appropriato.
Giuro che la prossima sarà un po' meglio, spero che questa storia non vi sembri banale quanto sembra a me O.O
Almeno sono riuscita a farla di 200 parole esatte u.u
Grazie a tutti quelli che recensiscono, fa sempre piacere sentire i pareri dei lettori. Positivi o negativi che siano.
Baci,
Tam :)