È sbagliato. Perché sto morendo? Perché Katniss non ha fatto in tempo a salvarmi. Quando la mia amica (perché per me, in fondo, è stata questo) ha scoccato la freccia fatale al Favorito, ormai la lancia si era fatta strada nella mia carne, dilaniandomi come una fiera quando ghermisce la sua preda. Ma non faccio colpa a loro del mio prematuro trapasso; non a Katniss, che ha provato fino all’ultimo ad aiutarmi, e nemmeno a quel ragazzo che ha scagliato l’asta appuntita che ora si trova nel mio stomaco. Se io adesso sto morendo, il merito è solo di tutti quegli uomini, donne e bambini che, chiusi nelle loro lussuose abitazioni nel cuore della capitale, ci incitano ogni anno ad ucciderci a vicenda. Tutte persone che nella lancia che mi ha strappato la vita non vedranno mai uno strumento di morte, ma un oggetto di spettacolo, di divertimento. E so che tutto questo non è giusto. Che motivo avevo di morire? Sono al mondo da soli dodici anni, ci sono ancora troppe cose che non conosco di questa vita e che non saprò mai. Non mi resta altro che da sperare che almeno Katniss le scopra per entrambe, che vinca lei questa battaglia per tutte e due noi. Una lacrima solitaria mi scivola silenziosamente lungo una guancia, lasciando una scia luminosa e iridescente al sole, mentre spiro tra le braccia della mia amica. L’ultima immagine che mi balena davanti agli occhi, prima che perda la vista per sempre, è l’ala bianca e nera di una ghiandaia tra le fronde degli alberi. Questa vista mi conforta un poco.
Perché dentro di me, nel profondo, sento che rinascerò come lei. Rinascerò ghiandaia imitatrice, e allora sarò libera di volare lontano, ovunque io voglia, e conoscere il mondo, scoprire tutto ciò che non ho avuto occasione di vedere in questa vita. Sarò veramente libera.
Angolino dell’autrice
Buonsalve a tutti! Ecco cosa secondo me ha pensato Rue nei suoi ultimi minuti di vita, o perlomeno questo è ciò che io le ho voluto far pensare. In fondo, non è colpa di Capitol City se lei (come tutti gli altri Tributi morti nei giochi, del resto) non ha potuto vivere la sua vita?
Comunque, siccome domani partirò per le vacanze e per circa due settimane non so se avrò il computer disponibile, ho deciso di farvi questo piccolo regalo che spero gradiate ma tanto non piacerà a nessuno. Vi chiedo umilmente perdono se non vi è piaciuta la fic, ma io cerco di fare del mio meglio. Che vi abbia soddisfatto o no, comunque, non mancate di farmelo sapere e lasciatemi una recensione. Non chiedo tanto, una riga o due mi bastano per sapere cosa ne pensate, ma non voglio obbligare nessuno (anche se un parere in più male non mi fa certo, positivo o negativo che sia). Sempre al vostro servizio! -inchino-
Swan