Il Sorriso
Alzò un dito e il cielo tremò.
Davvero, sto parlando del cielo. Le ovattate nuvole oscillarono improvvisamente e i venti si alzarono. Un terremoto aereo, e tutto dovuto a un suo gesto semplice e armonioso.
Sorrideva osservando la scena tutt'altro che divertente: centinaia di corpi, che prima si trovavano a mezz'aria e puntava dritti a un punto preciso, ora ricadevano esanimi al suolo mentre tutto attorno a loro tremava. Esplosioni e sangue di drago.
Sorrise ancora per qualche istante, poi le sue labbra tornarono piatte. Gli occhi si schiusero non a osservare ma semplicemente ad adornare quell'espressione già morta di suo. Non si poteva certo dire che fosse in qualche modo “vivo”.
Il suo compito era stato portato a termine, la padrona attendeva la conferma del successo della missione. Tutto era stato completato nel migliore dei modi, i suoi modi. Poteva dunque finire anche di indossare quella maschera.
In realtà il suo sorridere non era sinonimo di allegria o divertimento. I suoi simili si sarebbero sganasciati dalle risate e brividi caldi li avrebbero pervasi a quello spettacolo.
Lui era molti gradini più in alto di questi simili, di cui condivideva solo la razza. Nemmeno i sentimenti potevano dirsi uguali, sempre che avesse provato qualcosa di simile a un sentimento secondo la concezione umana.
Dal momento della sua creazione, investito di poteri al di sopra di qualunque altro individuo con la sua carica, gli era stato insegnato a prendere il suo lavoro come un gioco. E si sa, quando si gioca ci si diverte, si sorride.
Inoltre, il sorriso può incutere timore.
Si guardò le mani, percependo le vibrazioni di quel potere. L'espressione non cambiò.
Poteva elaborare pensieri e poteva permettersi di chiedere delucidazioni alla sua padrona, ma non gli era concesso di provare sentimenti al di là della devozione e del rispetto. In qualsiasi espressione si torcesse il suo volto, nessuna sarebbe stata vera, provata.
Spesso pensava che sorridere fosse stancante, ma l'abitudine è dura a morire e ogni giorno, a ogni nuova missione, a ogni nuovo incontro, riprendeva il suo ballo in maschera.
Sorridi per non destare sospetti.
Sorridi per terrorizzare i nemici.
Sorridi per emulare il divertimento altrui.
Sorridi sempre.
Sentendo niente.