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Autore: Edward    22/02/2008    9 recensioni
Gli occhi di Naminè gli avevano sempre fatto un po' di paura. Erano così freddi e gentili...
Ma Axel non era nemmeno quello.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naminè, Roxas
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Una caverna

Titolo: Easy come, easy go

Serie: Kingdom Hearts II

Rating: Verde
Personaggi: Roxas, Naminè

 

 

 

 

“Easy come, easy go”

 

 

 Ho ricordi. Di una vita. Che non m’appartiene.

Nei miei sogni. Vedo qualcuno.         Felice.

Conosco nomi. Di persone. Che odio.

E tutto questo. Mi fa. Male.

 

 

 

 

 

 

 

 

Una caverna. Umida e fredda.

Una Porta importante. Che non nota nessuno.

Un Bambino e una Bambina, seduti vicino ad una parete. Disegnano. Scolpiscono scarabocchi infantili che presto dimenticheranno.

 

 

 

“Sai, i tuoi disegni mi ricordano qualcuno.

Lei alza la testa bionda, per prestargli attenzione. “Chi?”

“Non so. Qualcuno.” Il ragazzo scrolla le spalle, come se non gli importasse. “Non riesco a vederli in faccia.”

Annuisce, senza motivo, l’altra. Poi china lo sguardo sul foglio che ha davanti e riprende a disegnare. “Ed è un ricordo brutto o bello?”

Roxas corruccia lo sguardo più del solito, risentito. “Non posso saperlo, lo sai.”

Naminè smette di muovere la mano su un foglio che nessuno avrebbe mai guardato, e scruta per un attimo il Nessuno. Con quei suoi occhi così vuoti e gentili.

Mettevano i brividi.

“Quando pensi di dirglielo?” abbassa la voce e indica con lo sguardo dietro di se. Il numero VIII, sdraiato a braccia conserte sul divano, fissa impassibile il soffitto.

Lui si stringe nelle spalle, respirando a fondo. “Non penso di farlo.”

“Mhhh…ti verrà a cercare, lo sai.”

“…” Abbassa lo sguardo, il numero XIII, prendendo in mano un foglio bianco. Non ha intenzione di rispondere, perché sa che perderebbe in partenza. Naminè sapeva. Naminè sapeva sempre, in un modo o nell’altro. 

“Allora andrai via domani?” 

Loro due non sapevano fingere come gli altri.

“Si…”

Non erano entrati abbastanza nella parte.

“Ti va di raccontami qualcosa di quelle persone?” accenna un sorriso, il Nessuno dei Ricordi, contagiando appena l’altro.

Loro due erano vuoti davvero.

“Va bene.” Roxas guarda ancora una volta Axel. Che però non c’è più. Allora torna a fissare il foglio bianco, cominciando a parlare.

Non sapevano neanche fingere.

 

 

 

In una stanza bianca, esseri vuoti parlano di qualcosa.

Di un Bambino e una Bambina che non hanno dimenticato i loro sogni. Scarabocchi infantili che in fin dei conti non valgono nulla.

 

 

 

 

 

 

 

*Note*

Un grazie a CaskaLangley per la piccola precisazione.

E ovviamente grazie agli altri per le recensioni.

   
 
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