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Autore: Walechu    17/08/2013    1 recensioni
“Aomine non lo voleva al suo capezzale. Aveva una dignità da difendere.
Non voleva che s'innamorasse di un'utopia.”
-Flashfic sulla coppia AoKaga (Aomine Daiki x Kagami Taiga)-
Genere: Drammatico, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Daiki Aomine, Taiga Kagami
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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* * *

Le prime volte Aomine odiava quella presenza: quegli occhi colmi di ardente vita. Quella che, ormai, aveva finito di scorrere nei suoi.

Avevano la stessa età, eppure Aomine sembrava più vecchio, consumato dal dolore.

Aveva due occhiaie pesanti che rendevano i suoi occhi blu ancora più penetranti, le braccia abbandonate lungo ai fianchi, prive di quella impetuosa forza che

avevano fatto battere il cuore a Kagami.


Appena appresa la notizia, il rosso si era precipitato subito da lui. Ma a differenza degli altri, con lo sguardo e il cuore colmi di compassione, lui era arrivato come

una ventata fresca in una torrida giornata di fine estate.

Aomine non lo voleva al suo capezzale. Aveva una dignità da difendere.

Eppure lui tornava lì, ogni giorno dopo la scuola. Gli parlava, lo guardava, lo baciava con gli occhi perchè ad ogni minimo contatto fisico Aomine lo respingeva.

Non voleva che s'innamorasse di un'utopia.

Ma lui stava così bene. Ormai aveva imparato a memoria il suono dei suoi passi sulla porta di casa, il rumore della sua divisa scolastica appoggiata al divano, il

suono dolce e caldo della sua voce.

E poi il suo viso: i loro occhi incatenati tra loro e le loro labbra così vicine da sentirne il gusto.

Labbra dolci e calde contro labbra fredde e pungenti.

 

Aomine peggiorava, gli faceva male il petto, ogni boccata d'aria era una dannata pugnalata. I polmoni gli bruciavano tantissimo, sentiva ogni sua singola fibra

morire.

Sentiva la vita scivolargli via dalle mani.

Kagami continuava a stare lì. Gli teneva la mano quando aveva le crisi, lo teneva sveglio quando stava per abbandonarsi a quel sonno eterno, lo accarezzava

quando aveva paura.

Perchè nonostante tutto aveva paura. La morte fa paura a tutti. Lui aveva paura di morire, di non poter più vedere Taiga.

 

La sera in cui i dottori gli diagnosticarono una settimana di vita la passarono insieme.

Abbracciati l'uno all'altro, i toraci nudi che sfregavano tra loro. Le mani sui fianchi di Taiga, le braccia attorno al collo di Aomine.

Un bacio, poi un altro. Kagami lo stringeva a se, lo proteggeva dalla paura che colmava ogni suo respiro. Aomine lo baciava, lo toccava, lo amava come fosse la

prima volta. Imprimeva nella sua mente ogni singolo respiro, gemito, graffio che riusciva a strappargli con forza.

Quella notte si addormentarono così, abbracciati.

Le mani scure di Aomine tra i capelli rossi infuocati di Kagami

 

Quella settimana passò troppo in fretta.

Kagami stava accanto a lui: la mano fredda e immobile stretta tra le sue calde e vive. Le labbra violacee increspate in un sorriso privo di ogni arroganza. Un

sorriso puro e dolce. Uno di quelli che solo Kagami era riuscito a far sbocciare.

 

Quel giorno si erano fatti una promessa.

Kagami lo avrebbe sicuramente raggiunto.

 

 

 

 

NOTE: Tutti abbiamo i nostri periodi neri. Penso che l'abbiate capito dalla storia. Mi è esploso il cuore mentre la rileggevo. Non pensavo di poter partorire una cosa così tragica. AAAH!
Meglio che mi concentri sulla mia long AoKi (che dovevo aggiornare ieri... *fugg*)

Grazie per aver letto -il mio sfogo- e spero vi sia piaciuta.

 

Solemn

   
 
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