The game is on.

 

La partita è cominciata. I giocatori prendono posto intorno al banco, piuttosto lentamente. Hanno paura. Dopotutto nessuno di loro ha provato una cosa del genere prima d'ora. 

Nessuno tranne me, ovviamente.

Fanno le loro puntate e... Io non ancora, aspetto che sia tu a puntare per primo.
Sono curiosa di vedere quanto sei disposto a rischiare in questo gioco.

 

All in. 

 

Come immaginavo. Non mi aspettavo niente di meno da te.

Il banco distribuisce le carte. La fortuna non ti assiste, huh?

Un secondo giro di carte e poi... fate il vostro gioco!

 

Cosa farai? Quello sguardo inquieto ed assorto... Non sa bluffare, quell'irresistibile principiante.
Oh cielo, hai detto che stai?

Non vedi che il banco ha l'Asso? Poco male, vorrà dire che vincerò con più facilità se non hai intenzione di combattere.

 

Kirigiri Kyouko chiede una carta. Poi un'altra. Stand anche per lei.
Dalla sua espressione non trapela alcuna emozione, come al solito.

Dovresti prendere esempio da lei, mio caro. 

Eppure la sua impenetrabile poker face non è altro che una mera facciata, sono davvero l'unica ad essersene accorta qui?

Togami Byakuya è nervoso.
Si agita, la serial-killer al suo fianco prova a guardargli le carte per consigliargli la mossa più saggia ma è tutto inutile, sarò io a vincere.

 

La serial-killer ha buona tecnica ma è troppo avventata. 

C'era da aspettarselo. La sua puntata va al banco, quel piccolo orso diabolico.

Asahina-san? Non sono certa che abbia capito quale sia lo scopo del gioco. Dichiara forfait. Oh cielo, così è fin troppo facile.

Sakura Oogami rallenta il gioco in una maniera piuttosto patetica e snervante.

Non cambierà le cose rimanendo lì a guardare la sua amichetta. 

Provare a vincere cambierà le cose. Sì, sembra averlo finalmente capito, quella scintilla nei suoi occhi da combattente...

 

No, troppo entusiasmo. Out.

La mano passa a Yasuhiro Hagakure. Sì, lui è la chiave della mia vittoria. Se lui perde questa partita allora sarò io ad averla automaticamente vinta. Aspetto la sua mossa, come un ragno la sua preda.
Oh sì, la mia ragnatela si stringe inesorabilmente intorno alle loro vite ma lentamente, così che neanche se ne accorgano.

 

Amore mio, tocca di nuovo a te, ma ormai non importa perché qualsiasi mossa farai, io realizzerò il BlackJack al prossimo turno.

 

— Celes-san... Ti dispiacerebbe ripetere quello che hai detto subito dopo l'omicidio? —

 

Che c'è, mio tesoro? Improvvisamente ti è tornata la voglia di combattere? Ma ormai è tutto inutile.
È finita.

 

— Certo. Ho detto " Se continua così ci ucciderà tutti. Ci ucciderà proprio come ha ucciso loro ". Dico bene? —

 

Cosa succede? Togami sembra ridestarsi da un lungo sonno.

Gli occhi di tutti sono su di me. Oh cielo, forse ho...

 

— Non ti avevamo detto che Ishimaru-kun era morto.
Come facevi a sapere che erano state uccise due persone piuttosto che una? —

 

Ho... perso?

 

— Hai perso, Celes-san. —

 

Che parole dure da accettare. Decisamente terribile udirle provenire dalla bocca di un principiante. 
Davvero finisce qui? Questo significa che dovrò rinunciare al mio sogno per sempre... e tutto per colpa tua, mio adorato.

Ma hai proprio ragione, Naegi-kun, les jeux sont faits rien ne va plus. Ho perso. Però, sai una cosa?

Non sei tu ad aver vinto. Non è neanche Kirigiri-san e neppure Togami-kun. Non sono io il tuo avversario, e neanche Lion, neppure Ohwada Mondo, né tutti quelli morti prima. Quello che dovete sconfiggere è...

 

— Spero di rincontrarvi tutti... nella nostra prossima vita! —

 

Oh, ma dopotutto il banco non perde mai, giusto?