Fanfic su artisti musicali > Austin Mahone
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Autore: Smash_    18/08/2013    7 recensioni
-Stupido tram, stupido tram, stupido tram, stupido tram, STUPIDO TRAM- impreco, contro il tram che quella mattina era partito prima del previsto.
Ora sto correndo come una pazza per evitare di arrivare in ritardo a scuola, che tra l’altro inizia tra pochi minuti. Malgrado non sia tanto male a correre, in questo momento avere la velocità di Bolt mi farebbe piacere.
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-Possiamo parlare di cose importanti?- chiedo io retorica asciugandomi le lacrime per la risata.
-Ovvero?- mi chiede Alex, smettendo di ridere.
-Domani non deve venire il tuo amico da Miami?- chiedo, guardandolo.
-Ah si, Austin arriva domani a mezzogiorno e sta da me per tre settimane- esclama elettrizzato.
Parla sempre di questo suo amico, ormai lo conosco talmente bene (non di persona ma sono dettagli) che domani potrei salutarlo dicendo “ Ciao Austin Carter Mahone che viene da Miami, nato in Texas, San Antonio, il quattro aprile 1996, migliore amico, del mio migliore amico Alex Constacio” ma penso che rischierei solo di spaventarlo.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
Capitoli:
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Sono un’emerita stupida.
Ero talmente presa da Dana, Alex e l’uscita che mi ero completamente dimenticata di Austin.
Dobbiamo assolutamente parlare.
-Dana, sono una cogliona!- urlo, alla mia amica mentre ci dirigiamo velocemente verso l’entrata della scuola.
-Ma cosa sta succedendo?- mi chiede lei, alzando un sopracciglio, e seguendomi.
-Devo parlare con Austin!- le rispondo, senza fermarmi.
-Si questo lo avevo capito, ma di cosa?- mi chiede nuovamente.
-Beh, di me e lui… Di noi, in poche parole… Di quello che è successo- rispondo brevemente.
Lei mi sorride, con un piccolo luccichio malizioso negli occhi.
-Prevedo, novità- cantilena, sorridente.
Ridacchio, e finalmente raggiungiamo l’entrata della scuola.
Cerco gli occhi di Austin, in mezzo alla folla.
Ma è davvero complicato trovarlo in questo casino.
Giro, portandomi dietro la mia migliore amica.
Mi sto sforzando di pensare a dove possa essere.
Qualcosa, poi attira la mia attenzione.
Sento una risata sforzata, idiota, sguaiata… Lesly.
-Che cazz…- mormoro a bassa voce.
Sposto il mio sguardo nella direzione della risata, e noto la ragazza, praticamente “appiccicata” ad Austin.
Sento come il mondo crollare sotto di me.
Un nodo alla gola, si sta facendo spazio.
Le braccia di quella barbie cotonata sono aggrappate al collo di Austin, il quale non fa il minimo sforzo per distanziarla.
Ridono l’uno a poco distanza del viso dell’altro.
Sento come un groppo nello stomaco.
All’improvviso ho voglia di distruggere la testa a quella stupida.
Ignorando tutti e tutto, inizio a correre.
Senza un’idea precisa di dove voglio andare.
Corro come non ho mai fatto in vita mia.
Voglio solo allontanarmi, da quello che ho appena visto.
Attraverso la strada, e sento dell’umido scorrermi sulle guance.
Lacrime.
Si, sto piangendo.
E i singhiozzi sono inclusi nel pacchetto.
All’improvviso mi fermo.
Perché sto avendo questo attacco di gelosia?
Lui non è il mio ragazzo…
Non c’è motivo di avere una reazione simile, per così poco.
Però, mi sento come delusa dal suo comportamento.
Forse mi sono solo illusa…
Nel frattempo, sento due braccia avvolgermi improvvisamente, e cullarmi.
-Jan, tranquilla, non merita le tue lacrime- cerca di consolarmi Dana.
Apprezzo, quello che sta facendo.
Ma stranamente, non riesco a smettere di piangere.
E dire che non avrei mai pensato di piangere per un ragazzo.
Avevo sempre visto ragazze, non riuscire a riprendersi per una rottura, starci male, soffrire… Ma non mi sarei aspettata di essere una ragazza di questo genere.
Sono la tipica ragazza solitamente abbastanza “insensibile” a queste cose.
Ma devo ammetterlo, fa male.

 
-Capisci?! Senza contare il fatto che dovevamo parlare, ma lui era “impegnato”. Se non gli piaccio deve solo dirmelo, e la finiamo qui. Senza cercare di farmelo capire, facendo il cascamorto con una tro…- sto letteralmente sfasando.
La riccia mi tappa la bocca con una mano.
-Sai che ti voglio bene, ma è due ore che parliamo di questo argomento… Se non ci pensassimo per un po’? Magari ti farebbe bene una passeggiata- propone Dana, zittendomi.
-Si… Penso mi possa distrarre, e tra l’altro Jenny tra poco sarà in stazione quindi muoviamoci- decido, di smuovermi dalla poltrona di casa mia, posando il mio amato barattolo di nutella.
-Finalmente! E comunque un’ultima cosa… Secondo me dovreste chiarire, magari hai frainteso. Non mi sembra il tipico stronzo che sta con tutte- conclude la mia amica.
Faccio le spallucce.
Sospiro lievemente, e cercando di ignorare il mal di testa indosso la felpa.
Uscite di casa, ci dirigiamo verso la stazione in silenzio.
Camminando, cerco di cambiare discorso.
-Allora sei eccitata per l’uscita con Matty?-le chiedo.
-Abbastanza- mi sorride, entusiasta.
-Abbastanza?- storto il naso.
-Ok, moltissimo- ammette ridendo.
-Sai dove vuole portarti?- le chiedo.
-In realtà no, spero però in un ristorante o comunque in un posto tranquillo. Dove possiamo parlare stare un po’ soli…- mi dice poi con occhi trasognati.
Sorrido spontaneamente.
E’ sempre stata una terribile romantica.
Chiaccheriamo per tutto il tragitto, e dopo dieci minuti, arriviamo alla stazione.
-Il treno di Jenny dovrebbe già essere arrivato- dice Dana, guardando i cartelloni che segnano gli arrivi.
-Si, penso che dovremmo andare a cercarla- annuisco.
Non ho neanche il tempo di girarmi, che sento qualcosa o meglio qualcuno, che mi si butta letteralmente addosso.
Jenny.
-RAGAZZE!- urla la mia amica.
Quanto mi era mancata questa pazzoide.
-Oddio! Ci sei mancata!- esclama la riccia, abbracciandoci entrambe.
Rimaniamo in quella posizione, per dei minuti interi.
Quanto mi erano mancati questi momenti!
Una volta che sciogliamo l’abbraccio, noto Jenny guardarmi confusa.
-Tesoro che hai fatto? Sembri distrutta- accenna, con una certa preoccupazione nel tono.
-Lei e Austin oggi dovevano parlare, ma a quanto pare Austin pensava ad altro…- cerca di spiegare brevemente Dana, cercando di non calcare troppo.
-E’ più giusto dire a qualcun altro…- preciso io, nervosamente.
La mia amica, guarda Dana, sorride cercando probabilmente di stare calma.
-Dove abita questo? Vado direttamente a sbucciargli i fagiolini- esclama poi, facendoci ridere.
-Oggi sei più fine del solito…- commenta la riccia.
-Mi sto trattenendo, perché non voglio peggiorare la situazione. E poi non voglio perdere fiato e parole per quando dovrò fare il “discorsetto” a … Austin, giusto?- chiede, in un’attimo di confusione.
-Si- ridacchio, per la sua espressione.
-Ora però non pensiamoci, Dana sta sera ha un’appuntamento, e dobbiamo prepararla- esclamo, cercando di riprendendomi dalla delusione.
 Detto questo, cambiamo argomento, e iniziamo il nostro giro di shopping, per cercare il vestito.
Nel frattempo, ridiamo e parliamo.
Proprio come fino a qualche anno fa.
-In quel negozio ci sono dei vestiti carini, entriamo?- chiede la riccia.
E’ elettrizzata, e si vede.
Però, ogni tanto penso ad Alex, e a quanto ci starà male per questa storia.
Ma lei non sembra accorgersi, che lui vorrebbe qualcosa di più dell’amicizia da lei.
Ora basta deprimersi.
Scaccio i pensieri negativi, con la voglia di godermi la giornata con le mie amiche.
-Uuuh, guarda quel vestito verde!- esclama Jenny, andando in direzione dell’abito.
Dana, entra in camerino con minimo dieci vestiti diversi.
Ogni volta che esce dal camerino, rischia di ammazzarsi.
Diciamo che i tacchi non fanno per lei.
-Ma se usassi delle ballerine?- chiede, appoggiandosi ad una sedia.
-Tesoro, senza offesa, ma l’altezza non è il tuo forte. E poi ti stanno benissimo!- cerca di convincerla Jenny.
La riccia sbuffa, e torna nel camerino zoppicando.
-Odio i tacchi- boffonchia poi, facendoci ridere.
Dopo aver provato tutti i vestiti, prova anche quello che gli ha proposto Jenny.
Appena uscita dal camerino, ci scambiamo tutte uno sguardo d’intesa.
E’ quello giusto.


-Ragazze… Vi prego, fate attenzione- ci prega Dana.
Perché se non si fosse capito, ma il nostro rapporto con il trucco è pessimo.
-Tranquilla, cerchiamo di non esagerare- la tranquillizzo.
Jenny, prende i trucchi e inizia.
Dopo qualche minuto, esce un risultato niente male.
-Prova a vedere se ti piace-le dico, porgendole uno specchio.
Lei si guarda, e sorride automaticamente.
-Vi siete superate!- esclama.
-Davvero, è molto bello, grazie- si alza e ci abbraccia.
-Susu, non abbiamo tempo per queste smancerie- dice ,Jennny , frettolosamente.
-Vai a metterti il vestito- dico, poi a Dana.
Lei annuisce e va a cambiarsi.
-Jan, vuoi parlarmi un po’ di oggi?- mi chiede, la mia amica.
-Va bene- sospiro.
-In pratica, io sono arrivata dove ci siamo dati “appuntamento” e lui stava filtrando spudoratamente con Lesly…- le spiego.
-Lesly?- chiede Jenny, confusa.
-Hai presente le barbie, quelle tutto trucco, unghie e capelli perfetti? Ecco, quella è Lesly- le dico.
Lei ridacchia leggermente.
-Che orrore!- esclama, inorridita.
-Che poi secondo me tutto quel “essere perfetta” le ha dato qualche problemino alla zucca. E’ più rincoglionita di Alex quando si sveglia dalla lezione di letteratura!- esclamo.
Ci fissiamo per qualche secondo, e poi scoppiamo in una risata liberatoria.
-Era pessima!- ride Jenny.
-Non tutti hanno il tuo senso dell’umorismo pazzoide- cerco di riprendermi dalla risata.
-Ehm, ragazze?- ci richiama una voce.
Appena mi giro, una Dana più perfetta di quanto non lo sia solitamente, entra un poco impacciata nella stanza.
-Diciamo che se il ragazzo non ti salta subito addosso è perché ci sarò io a tenergli a bada gli ormoni- ammette soddisfatta Jenny.
Questa ragazza è completamente fuori di testa.
-Seriamente, Dana, sei bellissima- le dico, sorridente.
Lei mi sorride, e sia avvicina.
-Tutto grazie a voi!- esclama, felice.
-Bene, ora, non ci resta altro che aspettare il tuo cavaliere- esclamo, soddisfatta.
-A proposito, come hai detto che si chiama?- chiede Jenny.
-Matty, è fantastico- risponde Dana con occhi sognanti.
-La nostra riccia è cotta- sussurro alla mia amica.
Lei annuisce.
-A puntino- aggiunge, causandomi una risatina.
Dopo qualche minuto, sentiamo il campanello suonare.
Panico totale.
-Stai calma, respira,  è un’appuntamento non stai andando in guerra!- Jenny cerca di tranquillizzare Dana.
Che sembra non riuscire a stare ferma.
-Jan, vai ad aprire!- mi dice, poi.
Annuisco ed esco dalla stanza.
Scendo le scale, e arrivo fino al portone.
-Eccomi!- urlo per farmi sentire.
Ma quando apro la porta, non vedo Matty.
Rimango immobile.
Il respiro mi si ferma a mezz’aria.
-Austin, che ci fai qui?-



 

I’M BACK!!
Come state?
Alloooooooooooooooooooooooooora,
con un mostruoso ritardo ma sono tornata
YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
Scusate ma far arrivare il nuovo pc non è stata una passeggiata ewe

comunque ora sono quindi BE HAPPY

Sorprese di come sta continuando la storia, eh?
Ammettetelo non ve lo aspettavate ouo
Questo capitolo è un po’ cortino, but don’t worry mi rifarò nei prossimi
Quuuuuuuuindi,
recinsite in taaante voglio davvero sapere cosa ne pensate
GRAZIE ALLE TESORE  CHE MALGRADO TUTTO SEGUONO ANCORA QUESTA STORIA
ora scappo ;)
Kissessssssssss

  
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