Anime & Manga > Puella Magi Madoka Magica
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Autore: Lovely_Girl00    18/08/2013    1 recensioni
One shot, sulla mia OTP preferita: la HomuMado.
Trama: Homura, va indietro nel tempo per salvare Madoka, ma quando tutto sembra che vada per il modo giusto, tutto va in rovina...
[«Non te ne andrai vero?»
«Mai.»
«Promessa?»
«Certamente.».]
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Homura Akemi, Madoka Kaname | Coppie: Homura/Madoka
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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    Si deve ricominciare. Sempre tutto ha un inizio e una fine. Ma se ogni fine ha un tempo, ricominciare è all'infinito. Che sia per amore. Che sia per coraggio.


"Tutto è pieno di macerie, il cielo è scuro, due ragazze sono distese per terra, una delle due sussurra:

«Di nuovo no! Non può essere, ci devo riprovare!» poi si rialza, senza forze e aziona uno scudo, dopodiché scompare.

Ora sta viaggiando nel tempo, camminando sempre avanti, senza meta, dopo pochi secondi compare una enorme luce bianca che lei attraversa, ora come se fosse una magia si ritrova nella stanza di uno ospedale.

Si alza, è mattina, la ragazza sa perfettamente che è ritornata indietro nel tempo, poi si toglie gli occhiali, slega le sue due trecce e si mette un cerchietto nero. La sua espressione cambia diventa misteriosa quasi se non avesse più dei sentimenti.

Apre la porta della stanza per uscire e trova l'infermiera lì davanti:

«Signorina, stavo proprio entrando nella vostra stanza per darvi una splendida notizia.»

«Si, mi dica.»

«Lei è stata dimessa, può tranquillamente ritornare a casa sua.» l'infermiera le sorride dolcemente ma, lei non ricambia, poi con tono serio risponde

«Grazie.». La ragazza si volta e si tocca delicatamente i capelli, poi inizia a camminare, esce dall'ospedale e va a casa sua.

Lei abitata in una casa un po' strana, è senza arredamenti, addobbi se non fosse per quei strani quadri appesi in aria, dove si vede un'ombra di un qualcosa che pendola, sembra un arnese appuntito. Indossa la sua divisa scolastica e prepara la sua tracolla, poi la indossa, esce e si dirige verso la scuola.

Arrivata non si ferma, entra e va verso la sua classe, arriva e bussa.

«Ragazzi, con noi oggi si unisce una nuova ragazza, prego entra.» la ragazza entra e si avvicina alla lavagna dove si trova la professoressa

«Piacere, io sono Homura Akemi. Sono felice di far parte di questa classe.» poi si gira verso la lavagna, prende un gessetto e scrive il suo nome, dopodiché lo riposa e va a sedersi in un banco. Tutti la guardano meravigliati, stupiti dalla sua personalità misteriosa.

Passa l'ora, è arrivata la ricreazione Homura sta tranquillamente parlando con delle ragazze, poi si alza e con voce sottile dice:

«Scusate ragazze ma, non mi sento molto bene.» poi si dirige verso una ragazza dai codini rosa legati con dei fiocchi rossi e le chiede se la può accompagnare in infermeria. Le due ragazze così vanno verso l'infermeria, stanno camminando in un lungo corridoio. Homura improvvisamente si ferma, il suo cuore batte all'impazzata, dentro si sente morire, cerca di prendere le forze, di essere tranquilla e  poi con voce autoritaria dice rivolgendosi alla ragazza:

«Kaname Madoka. Pensi che la tua vita sia preziosa? Pensi che la tua famiglia e i tuoi amici siano importanti per te?»

«Io… sì, ci tengo. Amo molto la mia famiglia e i miei amici. Sono molto importanti per me.»

«Ne sei sicura?»

«Sì! Perché dovrei mentire?»

«Capisco. Se le cose stanno così, allora non pensare mai di diventare qualcuno che non sei. Se lo farai perderai ogni cosa. Tutto quello che devi fare è essere Kaname Madoka. Cerca di restare la persona che sei sempre stata…»

Madoka rimane lì a guardarla chiedendosi come mai lei avesse detto quelle parole, poi le ragazze come se niente fosse ritornano in classe.

Sono passate molte ore, è quasi sera e molto velocemente, il sole tramonta, ora è sera, nel cielo blu scuro risplendono migliaia di stelle, Homura è affacciata nella finestra di casa sua, appoggiata  sul davanzale a braccia conserte, con la testa rivolta all'insù, i suoi occhi sono pensierosi, quasi se si stanno perdendo tra le costellazioni.

Nella sua mente pensa: "Questa volta, ce la devo fare, anche al costo di passare nel torto, di far credere che sono egoista e che penso solo a me! Non mi importa come ci riuscirò, voglio solo che Madoka non diventa una maga, se è necessario mi sacrificherò io stessa, farò di tutto per realizzare il mio desiderio, una volta per tutte. Voglio solo, che lei sia felice." poi si ferma a guardare il cielo, dopo una mezz'ora, va a dormire.

(Passano molti giorni.) Homura si sveglia, il suo primo pensiero è che oggi ci sarà la tanto attesa Walpurgisnacht. Decide di non andare a scuola,  resta a casa per allenarsi, deve essere più forte che mai se vuole sconfiggere Walpurga da sola. Passa tutto il giorno a colpire oggetti, con le sue pistole e impara a usare nuove arme. La notte è arrivata, ora nella città di Mitakihara regna il caos, la terra trema, la gente cerca di ripararsi, si vede solo persone che corrono, gridano e sono completamente disorientate, nessuno sa che la vera causa di tutto questo è una strega, lei non è come le altre, la sua barriera è una città intera. Loro credono che siano dei fenomeni meteorologici ma, Homura sa perfettamente la verità. Ora è pronta a combattere contro di lei, decide quindi di uscire e andare a combattere contro quell'essere, dopo molto riesce a trovarla. Si trasforma, inizia a colpire con le pistole ma, la strega non sente il minimo dolore, invece Homura viene colpita dalla strega, Homura nota che le sue pistole non servono così dallo scudo estrae una granata e  la lancia nel meccanismo che ha sotto la gonna Walpurga e prima che  scoppia la colpisce con due enormi fucili, senza fermarsi *Booom*, ancora dopo che è scoppiata continua a colpire, la strega sta cedendo, Homura  prende un'altra granata e la tira contro, e continua a sparare con i fucili, dopo due secondi scoppia e finalmente Walpurga viene sconffitta.

Il cielo ritorna sereno ma, le macerie restano sempre lì. Homura, è stanca ma, non le importava per lei, l'importante era che Madoka fosse viva. Cerca di alzarsi per prendere il Grified Seed, però una ragazza in piedi davanti a lei l'aveva già preso lei, poi lo da a Homura

«Madoka?» disse Homura singhiozzando

«Si, io sono qui con te Homura.»

Homura prende le mani di Madoka, poi l'abbraccia

«Pensavo, che questo non sarebbe mai successo, che tutto quello che stavo facendo si stava rivelando solo una delusione per il mio cuore, pian piano il mio desiderio, le mie speranze stavano sparendo. Ma ora tu sei qui, quindi questo è l'importante, ti voglio bene Madoka.»

Madoka sorride «Anch'io dolce Homura.»

«Non te ne andrai vero?»

«Mai.»

«Promessa?»

«Certamente.».

Mentre Homura e Madoka si stanno abbracciando, quest'ultima, sta scomparendo, lentamente

«Madoka che succede?»

«Niente, tranquilla.»

«Ma, tu stai scomparendo?» inizia a piangere

«Non piangere, io sono sempre con te.»

«Non andartene, di nuovo ti prego.»

«Anche se non mi vedi sono sempre accanto a te, ricordatelo Homura.» dette queste ultime parole Madoka scompare nel nulla, Homura pacamente  si siede a terra tra le macerie, ora a gambe raccolte, e le lacrime agli occhi, compre il viso con le mani."

 Asciuga le lacrime, e apre gli occhi, ora non si trova tra le macerie ma nel suo letto, guarda il cielo stellato e capisce che era tutto un sogno, in mano sta stringendo i fiocchi rossi di Madoka. Dal comodino, prende la foto di Madoka, resta a guardarla poi istantaneamente la gira, e trova una scritta, in nero, la scrittura è di Madoka, Homura inizia a leggerla  a bassa voce:

"Non piangere, io sono qui con te, lo so che non mi puoi vedermi ne toccarmi, e che per te era importante ritornare indietro nel tempo, per salvarmi dal mio destino, e io lo ho apprezzato con tutto il cuore. Ma ora, ti dico che provare è inutile, ormai io non esisto, non sono mai esistita, per questo mondo. Ti scrivo  tutto ciò, mentre sparisco nel nulla, e in lacrime mi sento in colpa di non essere in grado di realizzare il tuo sogno, o meglio ogni volta di rovinarlo, scusami, scusami ancora un volta, scusa. Ti chiedo solo di non smettere mai di ricordarmi, sono sicura che un giorno riusciremo, a stare in insieme, non qui, ma in un posto più grande, immenso, dove io e te troveremo finalmente la felicità che ora cerchiamo.

Con affetto Madoka"

Homura dopo aver letto la lettera, gira foto  rimane a guardare gli occhi di Madoka poi, con voce tremolante le risponde:

«Madoka, continuerò ad andare avanti, in modo da riuscire ad ottenere quel miracolo che consiste nel stare insieme a te per sempre,  ovunque, dovunque, l'importante per me è questo. Non ti posso vedere, non ti posso toccare, ma so che tu sei qui ad ascoltare ogni mio singolo, insignificante pensiero rivolto a te e al bene che ti voglio, e ti confesso che dalla prima volta il mio cuore si ridestò disegnando un futuro, nel quale dovevo cominciare a correre, per stare accanto a te, anche nell'oscurità più profonda del male assoluto in cui questo mondo è imprigionato. Desidero, solo un'unica cosa incontrare te con il tuo  splendido sorriso, i tuoi profondi

occhi  come le stelle in una notte fredda e buia che mi guidano verso la retta via.»,  poi riposa la foto sul comò, si copre con le coperte e pensa: "Buonanotte, mia dolce Dea.". Madoka sentendola le risponde: "Buonanotte, mio delicato angelo custode." e un soffio di vento entra dalla finestra della sua camera. Homura poi chiude lentamente gli occhi e si addormenta, tenendo stretti a se i fiocchi di Madoka.
  
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