Tanto tempo fa, quando il nostro pianeta era ancora giovane e l’uomo non era ancora nato, esisteva una creatura piccola e gentile che viveva libera e felice un po’ ovunque nel mondo: sto parlando del Talponzòla. I Talponzòla erano una razza pacifica che amava girare per i prati in fiore e stendersi al sole. Ma ahimé, quando la temperatura era più mite e più piacevole poteva essere sdraiarsi a godere quel tiepido calore, i Talponzòla cominciavano volenti o nolenti ad emettere un odore particolare, molto penetrante, che si spandeva nell’aria anche per diversi chilometri, e spesso arrivava alle narici del loro più acerrimo nemico naturale: il Topodrillo Rex o T-Rex. Il T-Rex era una creatura terribile, dai denti aguzzi, fortissimo e caratterizzato da un formidabile appetito, capace di mangiare anche sei Talponzòla in una volta sola! E così spesso accadeva che i Talponzòla dovessero interrompere il loro riposino e, sentendo avvicinarsi i pesanti passi del loro nemico naturale, dovessero scappare alla ricerca di un buco nel terreno o di una fessura tra le rocce per non farsi afferrare dalle agili zampine del T-Rex. Durante il fuggi fuggi generale, poi, il loro odore diventava sempre più forte, più forte, e quando finalmente erano tutti al sicuro l’aria era così satura della loro puzz… ehm cioè del loro odore, che il povero T-Rex non era più in grado di capire nulla e non riusciva mai a seguire una traccia. E così ogni volta il T-Rex restava a bocca asciutta e, dato che il suo stomaco brontolava forte, non gli restava che sgranocchiare qualche radice di Cavolaria A. Marissima, mentre i Talponzòla uscivano piano dai loro nascondigli per andare a cercare un nuovo prato dove riposare.