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Autore: shewaslikebluevelvet    18/08/2013    1 recensioni
Betta non è una ragazza come le altre.
Betta è insicura, timida, introversa.
Però Betta questo non lo da a vedere.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Betta non è una ragazza come le altre.
Betta è insicura, timida, introversa.
Però Betta questo non lo da a vedere.
Quando esce, si trucca molto, per non far vedere le imperfezioni.
Si veste in modo succinto, per piacere ai ragazzi.
Betta fuma per sembrare grande, me è poco più di una bambina, ha solo 16 anni.
Betta ha paura del buio, ma non l'ha mai detto a nessuno, non vuole sembrare debole.
Ha paura del buio perché è sempre stato un suo nemico, lo teme.
Quando era piccola, suo padre tornava ubriaco a notte fonda, col buio, e nell'incoscienza che l'alcool procura picchiava sua madre.
Poi di colpo sparì, nel buio.
Oggi è un sabato di dieci anni dopo, ma non un sabato come tutti gli altri.
Oggi è il 15 agosto, ci sono i falò, c'è la musica, c'è il gruppo con cui esce, ma soprattutto c'è Giulio, il ragazzo che le piace.
Betta non vede l'ora di vederlo, vuole dirgli quello che prova per lui, finalmente si è decisa.
"O oggi o mai più" si è detta.
Sono le 16 e Betta si è appena svegliata, mette su un po' di musica e scende giù in cucina per mangiare qualcosa.
"Everytime I close my eyes, it's like a dark paradise" canticchia insieme alla sua cantante preferita, Lana Del Rey.
Dalla dispensa prende i cereali e li versa in una tazza, quella che più ama, di un celestino quasi bianco.
E' l'unico ricordo che le è rimasto di suo padre, gliela comprò un giorno che andarono a fare una gita in montagna, c'era un negozietto all'ombra di un salice, che vendeva ceramiche fatte a mano.
Alla fine lui cedette e gliela comprò, e da allora ci è molto affezionata.
Mentre mangia, saltella per casa, accennando qualche movimento di bacino, a ritmo di musica.
Kira, la sua micina, le va incontro, miagolando.
Betta si china per accarezzarla, lei ricambia con qualche fusa; poi la gatta si cimenta in una caccia alla mosca, e si allontana dalla padrona.
Sale in camera sua e spalanca l'armadio, deve decidere cosa mettere.
Ne tira fuori un vestitino nero, molto corto, che le sta da Dio: la fascia in vita e mette in risalto il seno.
Poi pensa: "Oggi voglio essere me stessa, niente scollature, voglio dimostrare di essere bella anche al naturale!".
Così prende dei pantaloncini di jeans, una canotta color verde acqua e una felpa, che era di Giulio.
Una sera che tremava di freddo, lui gliel'ha posata sulle spalle per riscaldarla, e lei non gliel'ha più ridata; ogni tanto, quando si sente sola, la mette, e viene invasa dal profumo dolce del propietario.
Fa scorrere l'acqua fredda nella doccia, mentre si toglie la maglietta del pigiama e si osserva allo specchio.
E' cambiata, è cresciuta.
Il suo corpo non è più lo stesso di qualche anno fa, è diverso, e Betta non sa se in senso positivo o negativo.
Entra nella cabina, l'acqua gelata le fa venire i brividi.
Con Giulio è così, appena la sfiora le si accappona la pelle.
"E' questo l'amore?" si chiede.
Chiude il rubinetto dell'acqua e si infila nell'accappatoio.
Guarda l'orologio: sono già le 18!
Si spazzola i capelli il più velocemente possibile, li asciuga col phon; dopo di che si mette il costume e si veste, mette un po' di matita sugli occhi ed è pronta.
Tra poco arriverà Carlo a prenderla, un ragazzo del gruppo con cui esce.
Ed infatti le arriva un messaggio da parte sua, in cui le viene detto di scendere sotto casa.
Lui è lì davanti, sulla moto, con in mano un casco da porgerle.
-Ehi- le dice -stai bene così!
Betta risponde con un grazie, e si copre il viso con il casco per nascondere l'imbarazzo.
Sale a cavallo del motorino, e il ragazzo sfreccia a tutta velocità verso la spiaggia.
Lì c'è un grande raduno di ragazzi della loro età, stanno accendendo il fuoco per arrostire la carne.
A mezzanotte, quando i fuochi d'artificio illumineranno il cielo, si tufferanno tutti nell'acqua fredda del mare.
Lei per ora si limita a mettere le bevande nel freezer portatile, per essere d'aiuto, poi inizia a parlare con Carlo.
-Giulo quando viene?- gli chiede.
-Non dirmi che ora ti piace quello sfigato!
-No che non mi piace! E poi non è uno sfigato. Anzi, è molto intelligente, simpatico, carino..
-Sei cotta!
-Ti ho detto di no!- quasi urla, nervosa.
-Come vuoi..
La musica ormai è assordante, la spiaggia è piena di ragazzi che gridano, cantano, ridono.. non si capisce nulla.
Betta aspetta che Giulio si faccia vivo, ma di lui neanche l'ombra.
E' quasi mezzanotte e non si è ancora visto, "Ora lo chiamo" pensa.
Va in strada per allonanarsi da tutto quel caos, prende il telefonino e compone il numero di Giulio.
Però lui non risponde, allora gli lascia un messaggio in segreteria.
-Giulio, ma dove sei? Stanno per iniziare i fuochi e tu non ancora arrivi, ma si può sapere che fine hai fatto? Io senza di te in acqua non ci entro, voglio tuffarmi con te, voglio che tu mi prenda di peso e mi getti in mare, voglio abbracciarti, voglio baciarti sotto i fuochi.
Capisci Giulio? Io ti amo.
E lì la vita di Betta viene spazzata via, in una frazione di secondo la sedicenne non esiste più.
Una macchina guidata da un ragazzo ubriaco l'ha investita.
I suoi occhi si chiudono giusto in tempo per vedere il primo fuoco che illumina il cielo.
Ora Betta li raggiunge, ora è uno di loro, è un fuoco d'artificio.
  
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