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Autore: myidolsarefive    19/08/2013    3 recensioni
||Tratto dal primo capitolo||
Entrammo in macchina e mi disposi nei sedili posteriori, accanto a Logan, che si era immediatamente messo le sue grandi cuffie e guardava costantemente fuori dal finestrino.
Io invece mi soffermai a guardarlo, aveva vari graffi sulla faccia, e un livido che contornava l’occhio sinistro.
Aveva dei meravigliosi capelli biondi che gli incorniciavano il viso ed i magnifici occhi verdi che sembravano essersi incantati sul paesaggio intorno.
Aveva un gran bel fisico, e riuscivo anche ad intravedere la sua tartaruga da sopra la maglietta.
Ero quasi certa del fatto che quel ragazzo mi avrebbe fatto impazzire, facendomi ritornare la ragazzina che un tempo ero stata, mettendomi: i pensieri, gli obiettivi e tutte le cose che mi ero prefissata, in subbuglio.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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"Chi è felice non si muove."

Thomas Mann



Partenza, Atterraggio.



Il sole batteva sulle splendide spiaggie di Virgina beach.
Ultima possibilità di scaldarmi le ossa.
Manca un solo giorno e poi andrò a rifugiarmi a Londra.
E certamente non troverò questo clima caldo e accogliente, ma piuttosto troverò pioggie infinite e freddo che ti congela le ossa.
Ma quello che mi importa sul serio è di cambiare aria, di cambiare vita.
Ero già stata a londra, 6 mesi fa, per soli cinque giorni.
Ero stata a trovare mio fratello, dieci anni più grande di me.
Sono ormai dodici anni che si trova lì.
Quando sono andata a trovarlo, mi sono sentita veramente rinata in quella splendida città.
Nonostante il freddo costante che si era ormai situato nelle mie ossa, Londra era riuscita a conquistarmi.
E proprio per questo ho dato spazio ai desideri e ho deciso che mi trasferirò lì, in casa di mio fratello.
Mi ha detto di essersi trasferito, e ne sono molto contenta, date le orribili condizioni dell’appartamento in cui viveva.
Mi ha detto di aver preso una casa con all’incirca 10 metri di giardino all’entrata.
Avrei avuto una mia stanza al piano di sopra al suo, che però aveva un’altra stanza da letto, occupata da Logan, il fratello di sua moglie, tre anni più grande di me.
Mi aveva già avvertito che mi sarebbe convenuto stargli alla larga, ma questo mi aveva solo messo più curiosità nel conoscerlo, anche per il motivo della poca differenza di età.
Scacciai via il pensiero eccitante di andare a Londra e ripresi a godermi il sole che scottava sulla mia pelle.

Tornai a casa dopo sei magnifiche ore sotto il sole. Le mie ultime sei ore di sole.
Le valige sono già pronte, avrei solo dovuto aspettare le 23.00 per prendere un taxi e dirigermi all’aeroporto e affrontare il viaggio verso Londra.
Chiamai mio fratello per dirgli l’ora in cui sarei atterrata, e mi disse che l’avrei trovato appena uscita dall’aeroporto.
Nell’attesa andai in salone per stare in compagnia dei miei genitori, che però erano infuriati per quella mia improvvisa scelta.
Non ero proprio la figlia modello che avrebbero voluto che fossi.
Mi ero anche rifiutata di affrontare gli studi universitari, ed inoltre mi era balenata la meravigliosa idea di non andare in un liceo linguistico, oramai tradizione della nostra famiglia, e avevo scelto un perito chimico, aggiungendo qualche corso di infermeria dato la mia passione per lo skateboard , che però mi portava solo ferite dolorose.
Insomma avevo fatto tutto di testa mia facendo infuriare i miei genitori.
E la scelta di Londra non aveva fatto che aumentare la cosa.
Non gli andava giù il fatto che sarei andata in quella città, definita da loro “piena di delinquenti” e avevano la certezza che io sarei diventata una di loro.
 
Avevo preso il volo appena in tempo per colpa del traffico che aveva bloccato il taxi.
Mi misi le cuffiette e mi immersi nel mondo dei sogni, fin quando sentii delle mani scuotermi.
Aprii gli occhi e vidi un signore che mi scuoteva e che dolcemente mi diceva ‘signorina siamo arrivati, penso proprio che sia il momento di prendere la propria valigia e uscire dall’aereo prima che riparte’.
Dopo quelle parole diventai paonazza per la vergogna e mi sbrigai a prendere le mie valige e ad uscire, rendendomi conto che fuori pioveva.
Mi maledissi da sola per non aver pensato a lasciare fuori dalla valigia l’impermeabile, che mi sarebbe stato d'aiuto.
Corsi verso l’entrata dell’aeroporto per rifugiarmi.
Quando fui al coperto aprii la valigia e tirai fuori il nuovo impermeabile giallo, comprato di proposito per affrontare la pioggia di Londra.
Richiusi la valigia e mi avvicinai all’uscita, dove notai subito quella grande figura di mio fratello. Accanto a lui c’erano sua moglie e quello che doveva essere suo fratello, il quale aveva una faccia di chi non aveva neanche la minima voglia di essere li.
Corsi verso mio fratello e lo avvolsi in un caloroso abbraccio. Dopo di che salutai Caroline, sua moglie e dopo avergli stampato due baci sulle guance guardai suo fratello, imbarazzata dalla tanta bellezza che possedeva.
Mi limitai a guardare mio fratello, chiedendogli con lo sguardo di presentarmelo.
E lui con fare impacciato mi disse ‘si scusami, Ashley questo è Logan, Logan lei è Ashley.’
Logan mi rivolse un sorrisetto e un’alzata di testa per salutarmi e io risposi con un semplice ‘ciao’.
Entrammo in macchina e mi disposi nei sedili posteriori, accanto a Logan, che si era immediatamente messo le sue grandi cuffie e guardava costantemente fuori dal finestrino.
Io invece mi soffermai a guardarlo, aveva vari graffi sulla faccia, e un livido che contornava l’occhio sinistro.
Aveva dei meravigliosi capelli biondi che gli incorniciavano il viso ed i magnifici occhi verdi che sembravano essersi incantati sul paesaggio intorno.
Aveva un gran bel fisico, e riuscivo anche ad intravedere la sua tartaruga da sopra la maglietta.
Ero quasi certa del fatto che quel ragazzo mi avrebbe fatto impazzire, facendomi ritornare la ragazzina che un tempo ero stata, mettendomi: i pensieri, gli obiettivi e tutte le cose che mi ero prefissata, in subbuglio.
I miei pensieri furono interrotti da Owen, mio fratello che rivolgendosi a Logan disse ‘hai intenzione di restare a cena?Almeno oggi per dare il benvenuto a mia sorella’
Lui alzò gli occhi al cielo, si girò verso di me, mi rivolse un sorriso e poi guardando mio fratello disse ‘con piacere’.
Owen si girò verso di lui con uno sguardo fulminante e accennò uno ‘stalle alla larga’. Io guardai mio fratello e borbottai un principesco ‘fatti i cazzi tuoi’.
Caroline si mise a ridere, probabilmente per il mio linguaggio, e disse ‘Ashley, non vorrei dirti niente, ma secondo me tuo fratello ha ragione, anche se a quanto pare avete già qualcosa in comune, dato il linguaggio da ventenni come il vostro’.
Mi limitai a sorriderle, non avevo voglia di rispondere.
Mi voltai verso Logan che mi rivolse uno sguardo compiaciuto prima di tornare a guardare il paesaggio circostante.



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Questo è il primo capitolo, lo so che non è il massimo, ma nei prossimi capitoli la storia si farà molto più interessante.
Recensite, altrimenti non potrò andare avanti.
Detto questo, mi ritiro a vedere le vecchie puntate di glee hahaha.
 
  
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