Chocolat
“Ti dispiacerebbe
dirmi di chi era il cervello che gli ho messo dentro?”
“Non si arrabbierà,
eh?”
“No, io non mi
arrabbierò”
“Abi- qualcosa”
“Abi- qualcosa..?
Abi chi?”
“Abi- norme”
“Abi-norme”
“Sono quasi sicuro
che era quello il nome”
“Vorresti dire..
che io ho messo un cervello Abnorme in un energumeno lungo 2 metri e 20 e largo
come un armadio a due ante… CANAGLIA!”(*)
Quello era
probabilmente il dialogo più adatto per quel momento, o almeno era quello che
Gerard stava pensando.
Magari Igor gli avesse
portato un cervello abnorme, lo avrebbe di sicuro messo dentro la testa di
Frankie, forse un cervello più grande lo avrebbe fatto riflettere di più.
Perché sì, in quei
giorni Frankie stava andando completamente fuori di testa.
Infatti era da qualche
giorno che si era fissato con il cibo, se prima era semplicemente vegetariano,
ora era anche un vegetariano a dieta!
Il volto del moro si
girò appena verso la figura del proprio ragazzo, questi era tranquillamente
seduto sul divano, tra le mani teneva la sua ciotola trasparente, dentro
dell’insalata non condita.
Era proprio andato
fuori di testa, non c’era un’altra spiegazione a tutta quella follia.
Lui pensava di essere
stato abbastanza chiaro sull’argomento, dicendogli più volte che non era grasso,
solo un po’ ‘robusto’, ma Frankie non ne aveva voluto sapere..
Gerard poteva sentire
chiaramente i denti del ragazzo masticare con un certo ritmo l’insalata
croccante, sembrava una mucca.
Non poteva ancora
credere che stesse succedendo, forse si sarebbe dovuto sentire offeso, lui di
sicuro era più in carne!
Meno stupido di certo
però, non avrebbe mai fatto la dieta, era già dimagrito abbastanza da quando
era un liceale.
- Piantala di fissarmi
in quel modo, Gee…- disse Frank mentre ricambiava il suo sguardo.
Ma come poteva non
fissarlo in quel modo..? Era seriamente preoccupato per la sanità mentale del
proprio compagno, era ovvio che lo guardasse così!
- Mi stai
preoccupando, Frankie- rispose abbassando il volume della televisione, era
arrivato il momento di agire, doveva riportare Frankie nella via della
salvezza.
- E’ una semplice
dieta, non c’è nulla di male- continuò il chitarrista, non aveva alcuna
intenzione di fermare quella sua crociata.
Gerard seguì
inorridito la forchetta infilzare nuovamente delle foglie di insalata, niente
aceto, niente olio, niente sale. Così non si poteva mica vivere!
- Ma non puoi mangiare
solo un’ insalata al giorno.. senza condimento!- esclamò avvicinandoglisi, gli
alzò il mento e finalmente incontrò i suoi occhi.
Frank continuò a
rumigare facendo scrocchiare l’insalata tra i denti.
- Dove sono finiti i
marshmallows, le caramelle gommose, la cioccolata e le schifezze varie..?- gli
chiese allontanando finalmente la mano dal suo mento.
Non poteva arrendersi,
doveva salvare Frank dalla follia!
Questi fece una
piccola smorfia e si strinse nelle spalle.
- Hai detto bene,
schifezze.. non posso continuare a rimpilzarmi di dolciumi, non fanno mica
bene- gli rispose con un tono saccente.
Con grande sollievo di
Gerard l’insalata era finita, ormai se lo sognava di notte quel rumore
fastidioso che emetteva Frank ogni qualvolta metteva in bocca delle foglie
verdi.
Perché quello erano,
delle foglie!
Frank appoggiò la
ciotola sul tavolino, sembrava quasi che ci mettesse dell’affetto in quell’oggetto,
ormai era diventato il suo migliore amico.
Per Holly era il
pallone, per Frankie invece una semplice ciotola trasparente.
- Ma che cazzo stai
dicendo? Ma chi è che ti ha messo in testa questa idea assurda?- gli domandò
mentre gli stringeva lievemente la felpa, come se con quella stretta volesse
farlo rinsavire, cosa che purtroppo non poteva succedere.
- Tutti sanno che le
schifezze fanno male e fanno ingrassare- gli rispose accarezzandogli le dita.
Gerard scosse la
testa, la dieta stava già facendo il suo corso, Frankie era sulla via della
perdizione!
- Non stavo parlando
di quello, ma della tua dieta.. Perché ques’idea?-
Possibile che non
capisse?
- Lo specchio…-
rispose con tono grave il chitarrista.
Gerard continuò a
guardarlo, nel suo sguardo c’era aspettativa, la stetta si rafforzò sulla sua
felpa.
- Lo specchio.. mi
sono svegliato una mattina e sono andato in bagno e lì ho visto il mio futuro..
un futuro da balena- continuò allora Frank annuendo saccente.
Gerard tolse la mano
dalla felpa e si massaggiò le palpebre, era una causa persa.
- Frankie, piantala di
dire stronzate- disse tornando a guardarlo.
Quel ragazzo sembrava
fermamente convinto in quello che diceva.
- Tu non sei grasso,
quante volte te lo devo dire?! E poi mi spieghi come farai a scatenarti sul
palco mangiando solo verdura..?-
Frank sospirò e scosse
la testa incredulo, il suo compagno, il suo migliore amico.. non lo sosteneva!
- Gee, ma hai visto
che cosce che ho? Due cotechini!- esclamò mentre ne stringeva una per evidenziare
il concetto.
Gerard si mise una
mano tra i capelli e chiuse gli occhi, doveva mantenere la calma.
- Le tue cosce sono
stupende, honey, soprattutto quando si stringono sui miei fianchi..- disse
tornando a guardarlo, un piccolo sorriso malizioso increspò le sue belle labbra
morbide.
Frank sbuffò, ma non
riuscì a trattenere un sorrisino.
- Ma Gee, non sarebbe
meglio, appunto, se le avessi più sottili?-
Gerard scosse la testa
in segno di diniego e gli si avvicinò di più, coprendo con la propria la mano
che Frank stava tenendo sulla coscia.
- No, honey- rispose
semplicemente allungandosi verso di lui per poterlo baciare.
Gli mordicchiò il
labbro inferiore facendogli socchiudere le labbra, velocemente intrufolò la
lingua dentro la sua bocca calda.
La mano ancora sulla
sua coscia, l’altra immersa nei suoi capelli ribelli.. erano cresciuti
parecchio.
- Non cambio idea- gli
mormorò sulle labbra Frank non appena si fu scostato.
Gerard sogghignò e si
lasciò cadere sopra di lui, schiacciandolo maggiormente sul divano.
- Quanto
scommettiamo?- gli chiese con uno strano scintillio nello sguardo.
Forse aveva trovato
un’idea per farlo tornare a mangiare almeno le schifezze. Per ora.
Frankie lo guardò
sospettoso, conosceva bene quello sguardo, non prometteva nulla di buono.
Il vocalist si alzò
dal suo corpo e si sistemò la maglietta che si era alzata appena.
- Ora devo andare-
disse dandogli un altro bacio.
Doveva incontrarsi con
Mikey, era da un po’ che non lo vedeva, doveva salutarlo prima che partisse con
Alicia per le vacanze.
Frankie invece doveva
incontrarsi con i ragazzi dei Pencey Prep.
Dovevano discutere di
alcune cose.
21.30, stesso divano,
stessa casa, stesso film.
Frank e Gerard stavano
finendo di guardare Frankestein Junior.
Non avevano più
parlato della dieta, Gerard non sembrava più interessato, o almeno era quello
che pensava Frank.
Il moro teneva in
grembo un pacchetto di patatine, lentamente le sgranocchiava, facendo apposta
il rumore con i denti.
Frank cercava di
concentrarsi sul film, Gee lo stava provocando, ma lui non avrebbe ceduto, non
poteva!
Però.. le patatine!
Erano così buone, così croccanti..
Cercò di non pensarci,
lui era a dieta, cazzo!
Finalmente la tortura
sembrava essere finita, Gerard aveva appena appoggiato il pacchetto sul
tavolino.
Il chitarrista trasse
un sospiro di sollievo, era tornata la pace.
“SI.. PUO’..
FARE!!!”(*)
Frank annuì a quella
battuta, il Doctor Frankestein aveva perfettamente ragione, la dieta era
necessaria e lui doveva assolutamente resistere ad ogni tentazione.
Le cose sembravano
andare per il verso giusto, finchè Gerard non tirò fuori dalla tasca una
barretta di cioccolato.
Frank girò
meccanicamente la testa verso il rumore che provocava la cartina a contatto con
le dita del moro. Sgranò gli occhi incredulo, quel maledetto bastardo!
Il suo sguardo fu
intercettato da quello di Gerard, questi lo guardò stringendosi nelle spalle.
Primo morso.
Frank poteva sentire
l’odore di cioccolato invadergli le narici.
Secondo morso.
Mosse appena la lingua
dentro la bocca, come se volesse sentire sul palato il gusto dolce di quella
barretta.
Terzo morso.
Un po’ di cioccolato
aveva sporcato le labbra del vocalist. Quella sì che era una tentazione bella e
buona! Gerard stava giocando sporco!
Quarto morso.
Del liquido marrone
era rimasto appiccicato sulle dita del compagno. Quello era il demonio!
Frank tornò a guardare
la televisione, aveva iniziato a mangiucchiarsi nervosamente le unghie delle
dita. Purtroppo non avevano il gusto del cioccolato.
In quel momento odiava
Gerard, quello stronzo sapeva che aveva iniziato da poco la dieta, sapeva che
era ancora sensibile!
Lo guardò con la coda
dell’occhio. Non poteva crederci, si stava leccando i polpastrelli!
- Giochi sporco Gee-
mugugnò con un tono lamentoso.
Questi non riuscì a
trattenere un ghigno trionfante, sapeva che presto Frank avrebbe ceduto, a lui
piacevano troppo quei giochetti.
- Ehi, dolcezza, ho
ancora le altre dita sporche- rispose avvicinandoglisi e facendogli vedere la
mano.
Frank si mordicchiò il
labbro e strinse le ginocchia al petto.
- No, Gee, non ci
riuscirai mai!- esclamò mentre si raggomitolava verso il poggiabraccio. Non
doveva cedere.
Gerard gli appoggiò la
mano pulita sul braccio e si sporse verso di lui.
- Ma che sarà mai… è
solo un po’ di cioccolata..- disse mentre gli sventolava la mano incriminata
davanti al volto. Frank la guardò sospettoso, effettivamente era solo poca
cioccolata, magari poteva leccargli solo un polpastrello.
- Solo uno- mormorò.
Tirò fuori la lingua e
accarezzò l’indice, socchiuse gli occhi quando sentì quel poco di cioccolato
sulla punta.
Gerard sospirò
compiaciuto e dispettosamente gli fece leccare anche un secondo polpastrello.
- Non vale, Gee!-
esclamò subito Frankie allontanando la bocca dalla sua mano.
Certo che il gusto del
cioccolato se lo ricordava proprio così, dopotutto non erano passati anni da
quando non l’aveva più mangiato. Solo pochi giorni.
- Ma piantala Frank,
non dirmi che non ti è piaciuto- disse ammiccando sensuale.
Questi si imbronciò e
scosse la testa, ovviamente stava mentendo.
- Tu vuoi indurmi al
peccato- soffiò indispettito puntandogli un dito contro.
- Ma non ho mica
finito- rispose malizioso sovrastandolo con il corpo.
Frank si sentiva in
trappola, non gli piaceva quello sguardo da predatore, anzi, gli piaceva, ma
non doveva farselo piacere.
Beh, la mente del
chitarrista in quel momento era un po’ contorta e parecchio confusa.
- Gee…- mormorò
all’erta.
Sentì le mani del suo
vocalist farsi spazio sotto la maglietta, rabbrividì a quel contatto freddo e
si inarcò appena. Allungò le braccia e gli circondò il collo, catturandogli
successivamente le labbra.
Le cose non stavano
andando affatto male.
Dei brividi di piacere
gli percorsero la schiena, la bocca di Gerard sapeva di cioccolata. Potè
sentire le sue labbra allargarsi in un piccolo sorriso, non se ne preoccupò più
di tanto, aveva altro da fare in quel momento.
La sua mano continuava
a solleticargli il ventre, mentre l’altra si era spostata su un suo capezzolo.
Si inarcò ancora
contro il suo corpo, voleva sentire di più quei tocchi, quelle mani.
Gli accarezzò la
schiena sotto la maglietta, graffiandogliela appena, senza fargli male.
Il bacino iniziò a
muoversi lentamente verso quello dell’altro, era eccitato, non poteva
nasconderlo, Gee sapeva perfettamente come toccarlo e come farlo andare fuori
di testa in pochi minuti.
Ma questi purtroppo
decise di spostarsi da lui. Frank lo guardò confuso, si stavano divertendo..
allora perché?
Il moro gli accarezzò
i capelli e gli diede un bacio sulla fronte.
Si alzò da lui e andò
verso la cucina. Il chitarrista guardò confuso il soffitto, aveva le guance
arrossate, il fiato corto e le labbra socchiuse.
Ma dove cazzo stava
andando Gee?
Non poteva lasciarlo
così, insoddisfatto, con un’erezione dentro i boxer!
Chiuse gli occhi e
cercò di regolarizzare il respiro, lo stava punendo ecco cosa stava facendo.
Presto però sentì delle labbra appoggiarsi sulle proprie, istintivamente le
aprì e sentì qualcosa di dolce farsi strada nella bocca.. uno smartie! Sgranò
gli occhi e appoggiò una mano sul petto del compagno cercando di scostarlo da
sé, non ci riuscì, Gerard era molto determinato e lui fu costretto a mangiare
la caramella di cioccolato.
- Sei uno stronzo!-
esclamò non appena Gerard si fu scostato da lui. Questi si limitò a ghignare
furbescamente e annuì.
Tornò di nuovo sopra
di lui e gli tappò nuovamente la bocca con la propria, non era quello il
momento di parlare.
Intrufolò una mano
dentro i suoi pantaloni, sentì l’erezione premere contro il palmo, l’accarezzò
lentamente sopra i boxer. Frank sospirò dentro la sua bocca e gli strinse i
fianchi, voleva di più.
Iniziò a muovere il
bacino per sentire meglio quella mano, ma Gerard gli bloccò il ventre
appoggiandoci sopra la mano libera.
Il chitarrista
protestò contro le sue labbra, ma non c’era nulla da fare, doveva sottostare
alle regole del compagno.
Dopo alcuni secondi
dovettero porre fine al bacio per respirare.
Finalmente Gerard
aveva deciso di approfondire il contatto, la sua mano infatti si era introdotta
dentro i suoi boxer e ora accarezzavano il suo sesso libero da ogni
costrizione.
Frank socchiuse le
labbra e fece uscire alcuni bassi gemiti, ma Gee era ancora troppo lento, la
sua mano si muoveva piano, troppo piano, lui voleva tutto subito, non era molto
paziente.
- Gee..- mormorò cercando
di fargli capire quanto avesse bisogno di un maggior contatto. Ma questi lo
guardò con uno sguardo strano, inquietante.
- Vuoi che vada più
veloce..?- gli chiese con un tono quasi dolce. Frank annuì e gli strinse la
maglietta all’altezza del petto, tanto per sottolineare il concetto.
- Mangerai una volta
al giorno un po’ di schifezze..?- continuò avvicinando il volto al suo, la mano
ancora che si muoveva lenta.
Frank sgranò gli occhi
incredulo, non ci credeva, Gee non poteva avergli detto una cosa simile.. ora
capiva tutto!
- Q-questo.. anf.. non
è l-leale..- rispose agitandosi appena sul divano, lo stava torturando con
quella mano! Gee velocizzò appena il movimento, accarezzò tutta l’erezione con
il palmo della mano, dalla base fino alla punta un po’ umida. Si fermò
all’improvviso. Frank lo fulminò con lo sguardo, il respiro ormai affannoso,
stava tremando di desiderio.
- E’ vero, ma se non
farai questo le mie carezze, i miei baci, la mia bocca e altro te li sognerai
soltanto- disse accarezzandogli le labbra con la punta della lingua, senza però
approfondire il bacio. Frank lo guardò sconvolto, gli strinse la maglietta
all’altezza della schiena, non poteva
crederci.
- Non riusciresti..-
mormorò a un soffio dalla sua bocca.
Gerard lo guardò con
un sorrisino e tolse la mano dai suoi boxer.
- Scommettiamo..? Ti
ricordo che fino a questa mattina dicevi che non avresti mangiato più
schifezze.. ma io un po’ di cioccolata te l’ho fatta comunque mangiare, honey-
disse alzandosi dal suo corpo. Velocemente Frank lo afferrò per un braccio,
voleva che continuasse!
- Appunto, ora mi
merito un premio..- rispose allora imbronciandosi.
Gerard lo guardò
attentamente e lo fece distendere nuovamente sul divano.
- Hai ragione.. ma
domani?- gli domandò portandosi sopra di lui.
- Domani è un altro
giorno, giusto?-
Gerard annuì, aveva
vinto, Frank non poteva fare a meno di lui, non avrebbe resistito a lungo..
La dieta era finita
proprio in quel momento.
(*) Chi non ha mai
visto Frankestein Junior?? Beh, si vergognino quelle persone!! >__> xD
Scherzo! In qesti giorni
sono fissata con questo film e così ho dovuto metterlo in mezzo! Strano che io
abbia scritto una cosa comica! Di solito prediligo scrivere cose tragiche!
Pazienza.. l’idea della dieta mi è venuta in mente pensando a me stessa! xD Lo
so.. è folle, però boh, avevo voglia di scrivere.. comunque, le prossime fics
non saranno di certo allegre, anzi! Gh! :P Alla prossima!