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Autore: heartprincipess    24/02/2008    2 recensioni
Breve introduzione: Ai tempi del liceo Bra e Goten hanno avuto una storia d’amore molto intensa, ma era tutto finito quando Bra improvvisamente aveva deciso di lasciare la sua famiglia per la volta degli States. E negli States la giovane ragazza riesce a farsi una nuova vita, con un nuovo ragazzo, Mark e riesce anche ad affermarsi nel lavoro, aprendo un hotel sulla spiaggia della California. Goten aveva provato a riportarla a casa, ma lei aveva deciso di rimanere insieme a Mark ed adesso le lancette del tempo si spostano a quattro anni dopo. Goten decide di far visita nuovamente a Bra.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Goten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dimentica il tempo tra di noi



Si era buttata sul suo letto, versando altre lacrime amare. Non riusciva ad accettare che l’avesse perso per sempre e questo pensiero le fece capire quanto poteva essere egoista. Quando era venuto negli States, quattro anni prima, l’aveva rifiutato per stare insieme a Mark, ed ora non riusciva ad accettare che quella ad essere rifiutata fosse lei.

Correva, correva, non poteva non salutarlo. Aveva bisogno di dirgli addio. Glielo doveva.
Eccolo. Era lì, portava sulla spalla il suo borsone nero.
Respirò profondamente, prima di avvicinarsi a lui. I loro sguardi si incrociarono. Era triste ed afflitto, non avrebbe voluto vederlo così sofferente per lei. Eppure non aveva potuto fare a meno di ferirlo.
“Goten.”, pronunciò il suo nome, porgendogli una mano.
Lui la prese, e la guardò senza dire una parola.
Proseguì, “Mi dispiace, ma sappi che..”, lui la interruppe, mettendole un dito sulle labbra, “So che mi vuoi bene, ma questo non mi basta, lo sai.”
Stava sul punto di piangere, ma lui la strinse forte tra le sue braccia, voleva tenerla stretta a sé ancora un’ultima volta.
“Devo andare ora.”, disse, avendo dato un’occhiata al orologio dell’aeroporto.
Lo vide distaccarsi dal quel abbraccio. Quanto le faceva male dovergli dire addio.
Goten, dal canto suo non godeva di una situazione migliore, l’amava ma non poteva amarla veramente. Non l’avrebbe più potuta toccare, sfiorare, né baciare. Quel pensiero lo distrusse.
Avvicinò il suo viso al suo, un ultimo bacio. Bra non oppose resistenza, era il loro bacio d’addio, poi non si sarebbero più incontrati. Ognuno avrebbe proseguito la propria strada.

Si svegliò, percependo ancora il calore di quel sogno. Il ricordo di quattro anni prima.
Spostò il suo sguardo verso la finestra della sua camera. Era ormai giorno. Ancora quella mattina e poi Goten sarebbe sparito nuovamente dalla sua vita.
Il rumore improvviso della porta che si spalancava la destò dai suoi pensieri. Era Mark. Sembrava arrabbiato, più di quanto lo era negli ultimi giorni.
“L’ho visto, quindi non negare.”, le disse fermamente, chiudendo con un gesto deciso la porta.
Non riuscì a realizzare, si era appena svegliata, come pretendeva che seguisse i suoi ragionamenti?
“Di cosa stai parlando?”, gli chiese, stropicciandosi gli occhi.
Il ragazzo le si avvicinò, guardandola severamente, “Sto parlando di Goten, Bra.”
Quel nome l’allarmò, sentì il battito del cuore accelerare ferocemente. Lo guardò disorientata.
“E’ per lui che non vuoi sposarmi?”, le domandò, sollevandole il viso con la mano.
Cercò di abbassare lo sguardo, ma lui non glielo permise.
“No. Lui sta per sposarsi. Non è qui per me. Inoltre, andrà via oggi stesso.”, confessò seria.
Vide il suo viso rilassarsi, accennare quasi un sorriso, ma diventò di nuovo serio, capendo di non poter mostrarsi magnanimo, “Avresti dovuto parlarmene.”
Parlò d’impulso, “E quando? L’uniche volte in cui parliamo finiamo per litigare perché tu sei convinto che io non ti ami!”
La guardò fissa negli occhi per qualche secondo, per poi accorgersi di quelle scarpette gialle che giacevano sul letto.
Le prese spontaneamente, “E queste?”
Bra si sentì morire. Non voleva che lo scoprisse, ancora non era pronta a condividere quella realtà con lui.
“Sei incinta, Bra?”, gli chiese, questa volta più teneramente.
La ragazza annuì, evitando così di dichiararlo a chiare lettere.
“Questa..questa è una notizia..”, non riusciva a crederci, l’abbracciò, tenendo strette nelle mani quelle scarpette gialle.
Bra ricambiò quel abbraccio, ora aveva solo bisogno di comprensione e un po’ di amore.
Era troppo confusa per poter ragionare se quella era la cosa giusta da fare o meno. Non riusciva a far altro che a farsi trascinare dagli eventi.
Travolta da quella felicità che gli esprimeva il ragazzo finirono per fare l’amore. Di nuovo insieme in quella stanza, che li aveva visti complici molte volte fino ad allora.

Appoggiata al suo petto, si sentiva tranquilla e rasserenata, forse era questo l’epilogo al suo amore. Era lui: Mark.
Lui le accarezzava la pelle liscia, quanto le era mancata. Quante volte aveva voluto mettere a tacere il suo orgoglio per ritornare da lei.
“Non ti metterò più sottopressione.”, le dichiarò Mark.
La ragazza lo guardò stupita, ma sollevata, finalmente riconosceva il Mark di un tempo.
“Non c’è bisogno. Credo che ormai siamo già una famiglia. Sposarci è solo una formalità.”, disse lei, stringendosi ancor di più al ragazzo.
Alzò lo sguardo verso Mark, “Io lo voglio fare. E’ inutile aspettare. Sposiamoci.”, gli disse, prima di baciarlo, suggellando così quella ritrovata armonia.

Percorreva ancora una volta l’ingresso dell’hotel, ancora tre ore e avrebbe dovuto lasciare quel luogo, dove aveva rincontrato quella ragazza che ogni volta che sorrideva gli faceva venire un tuffo al cuore. Probabilmente non l’avrebbe più vista prima della partenza, non dopo quello che gli aveva detto.
“Te l’ho detto. Non abbiamo niente da dirci. Abbiamo chiuso ormai noi due.”
Quanto era stato falso, ma non aveva potuto fare altrimenti. Aveva una fidanzata che lo attendeva a casa sua.
I suoi pensieri furono interrotti dall’incontro con Mark. Aveva potuto intravederlo qualche ora prima, ma probabilmente ora ci sarebbe stato un confronto diretto.
“Ti faccio i miei auguri per il matrimonio.”, disse sorridente Mark, porgendogli la mano per stringere la sua.
Sicuramente era più felice per sé stesso che per lui, gliela strinse comunque, non voleva scatenare nessun litigio.
“Grazie.”, rispose con cortesia.
Lo vide incrociare le braccia, “Alla fine, siamo tutti felici e contenti. Tu con la tua nuova fidanzata che presto diventerà tua moglie, ed io e Bra finalmente avremo anche noi la nostra fetta di felicità.”
Che colpo basso. Lo affermava solo per evidenziare che le loro strade ormai era separate.
“Già, ho saputo della tua proposta.”, cercò di fingersi contento Goten.
Sorrise nuovamente, “Sì. Presto anch’io convolerò a nozze, inoltre, avremo prima del previsto qualcosa o meglio qualcuno che ci unirà per tutta la vita.”
Quelle parole lasciarono sconvolto Goten, mentre Mark gli sorrise un’ultima volta prima di lasciarlo solo nell’atrio dell’hotel.




Grazie ancora per tutti quelli che seguono questa fanfiction e che commentano regolarmente. Vi adoro. Purtroppo ultimamente non ho trovato molto tempo per scrivere, però spero di continuare lo stesso questa fanfiction.
  
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