Serie TV > Roswell
Ricorda la storia  |      
Autore: Lila_88    24/02/2008    1 recensioni
Isabel soffre ancora per la morte di Alex e il tradimento di Tess, ma sembra che il resto del gruppo abbia già dimenticato tutto. Lei decide così di tentare l’impossibile per cambiare il corso degli eventi.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabel Evans Ramirez
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L’ULTIMO GESTO D’AMORE

Dalla finestra della sua camera, vide la jeep di Max fermarsi sul vialetto e il fratello avviarsi verso l’entrata della casa. La rabbia si fece strada dentro di lei, al pensiero che Max le avesse impedito di lasciare Roswell. Aveva sempre odiato la supremazia di Max, che lui spesso usava su di lei e sul resto del gruppo. Da quando aveva saputo che su Antar lui era il re, si era approfittato della situazione e ogni volta le decisioni le prendeva da solo. Anzi, questo non era vero. Max era sempre stato così, anche prima di sapere di essere un re. Interruppe i suoi pensieri, sua madre la stava chiamando per la cena. Così, scese, preparandosi a un’altra cena, in cui lei e Max non si sarebbero rivolti parola, facendo preoccupare i signori Evans.

Maria stava rumorosamente litigando con il suo armadietto, perché non voleva aprirsi. Ogni mattina era la stessa storia.
-    Vuoi una mano?
Maria quasi si spaventò, non si aspettava che Michael le arrivasse da dietro. Comunque era lì, ed era proprio la persona giusta, così si voltò verso di lui.
-    Sei arrivato al momento giusto!
-    Come al solito!
Michael usò i suoi poteri per aprire il suo armadietto difettoso. E Maria, per ringraziarlo, lo baciò. In quel momento, Liz e Kyle li stavano osservando.
-    Oh, ti prego! Quei due stanno sempre appiccicati da quando Tess è partita!
Liz sorrise. Lei sapeva cosa era successo fra Michael e Maria, la notte della partenza di Tess. Maria era andata da lei, il giorno dopo.
-    Hey, arrivano Max e Isabel.
Liz distolse lo sguardo da Michael e Maria per posarlo su Max. finalmente poteva definirlo il suo ragazzo. Lui era tornato da lei, subito dopo la partenza di Tess. Appena le arrivò vicino, le sorrise e la baciò. Quando si staccarono, anche Maria e Michael si erano avvicinati e così il gruppo era al completo. Isabel osservò i ragazzi. Max e liz erano abbracciati e bisbigliavano fra loro. Michael e Kyle parlavano tranquillamente (cosa un po’ strana, pensò Isabel), e Maria, con un braccio di Michael intorno alla vita, ascoltava i due parlare. Insomma, tutti erano felici e più che tranquilli. Sembrava quasi che gli ultimi avvenimenti non importassero e non fossero mai accaduti. Lei era l’unica che stava ancora soffrendo per la morte di Alex e per il tradimento di Tess. Decise che era meglio allontanarsi da tutta quella felicità. Lei non aveva motivo di essere rilassata come loro.
-    Tra poco suona e sarà meglio che vada. Ciao.
-    Ciao Izzy.
 Così dicendo, se n’andò.
-    Ma che cos’ha? Non vi sembra che si comporti stranamente?
-    Forse non sta bene...
-    Nah, secondo me è solo di cattivo umore, una cosa passeggera...
Liz non la pensava come Kyle, Maria e Michael. Guardò Isabel allontanarsi e poi si voltò verso Max, che stava fissando la sorella con un’espressione cupa. Era chiaro che i due non andavano più d’accordo.
-    Ah, Max, avrei bisogno di qualche ripetizione di biologia, non è che potresti darmi una mano? Ti prego, ti prego, ti prego! …
-    Eh? Ehm, certo, va bene, Maria.
-    Grazie sei il mio salvatore!
Maria abbracciò Max, sotto gli occhi attenti di Michael. Max sembrava un po’ imbarazzato da quella manifestazione di affetto. Appoggiò le mani sulla schiena di Maria, sconcertato. Quando Maria si decise a staccarsi da lui, gli diede un bacio sulla guancia. In quel momento suonò la campanella.
-    Sei un vero amico, Max! devo andare in classe, adesso! Space-boy, ci vediamo dopo!
 Maria baciò Michael, poi partì spedita verso la sua classe, voltandosi per salutare gli altri.
-    Vado anch’io, ho filosofia con Isabel. A dopo.
-    Non essere così sconvolto Max, per Maria, lei fa sempre così. Ciao!
Anche Michael se ne andò e Liz prese Max per mano.
-    Potrei essere gelosa per prima...
-    Non è il caso. Maria è come una sorella.
-    Bene, andiamo. Seligman ci aspetta!

All’ora di uscita, Isabel evitò il resto del gruppo e tornò a casa. E, mentre Liz, Michael e Kyle andarono al Crash Down, Max e Maria andarono a casa di quest’ultima.
-    Vieni, Max, andiamo in camera mia.
Max, entrando nella camera di Maria, si guardò un po’ intorno. Sul comodino c’era una foto di Michael e Maria abbracciati. C’era qualcosa di strano. La foto non gli piaceva. Continuando a fissarla, nella sua mente, sostituì la faccia di Michael con la sua. Quasi come se si fosse risvegliato in quel momento, si riscosse. Come aveva potuto anche solo pensare una cosa del genere... lui amava Liz e Maria era come una sorella, per lui. Maria non si era accorta di niente.
-    Max, non trovo il libro di biologia, devo averlo lasciato a casa di Michael.
-    Non c’è problema, andiamo a casa mia a studiare.
-    Va bene, grazie.

Quel pomeriggio Isabel era sola in casa. Si trovava in camera di Max, per cercare le pietre guaritrici. Finalmente riuscì a trovarle. Sentì la porta dell’ingresso aprirsi e Max e Maria parlare tra loro.
-    Accidenti, questa non ci voleva!
Prese il cofanetto ed riuscì ad infilarsi nella sua stanza senza che Max e Maria se ne accorgessero. Adesso si che era un problema fare quello che aveva in mente... O forse no. Bastava che stesse attenta a non farsi scoprire da Max.

Kyle entrò al Crash Down. Liz si avvicinò a lui.
-    Wow, non riesci proprio a stare lontano da qui! Sei uscito da dieci minuti e sei di nuovo qui...
-    Si, lo so. Ma pensavo di avere gli allenamenti, poi mi sono ricordato che questa settimana lì allenatore è in vacanza e sono tornato indietro.
-    Capisco.
-    Liz, Michael! Venite un attimo qui!
Liz si scusò con Kyle e andò da suo padre. Lei e Michael si trovarono nel retro, davanti al signor Parker.
-    Cosa c’è, papà?
-    Stasera il locale è prenotato per una festa di compleanno, quindi ci sarà molta gente. Vorrei che avvisaste Maria che dovrà fare il turno serale con voi, oggi.
-    Ci penso io.
-    Grazie Michael, ora tornate a lavoro.
Michael tornò in cucina e, mentre controllava la cottura degli hamburger, telefonò a Maria con il proprio cellulare.

Max stava spiegando un capitolo del libro a Maria, quando il cellulare si quest’ultima squillò.
-    Scusa, Max... Pronto?... Ciao Space-boy!
Max guardò quasi con invidia il sorriso che aveva Maria. Quel sorriso lo aveva soltanto quando parlava con Michael. Si riscosse e, ancora una volta non capì come mai aveva pensato quelle cose.
-    Ah ok... Però uffa, oggi è il mio giorno libero
-    E’ vero, ma pensa al lato positivo: passeremo la sera insieme.
-    Si, lo so... Senti, passi a prendermi, per favore? Sono da Max.
-    Certo, arrivo.
-    Grazie!! Ciao!
Maria chiuse la comunicazione e spiegò tutto a Max.

Michael si tolse la bandana e andò da Liz.
-    Ho bisogno di un favore
-    Dimmi tutto.
-    Devo andare a prendere Maria, mi accompagni con la macchina?
-    Certo.
-    Hey, voi due, ve ne andate?
-    Dobbiamo andare a prendere Maria, da Max.
-    Potete darmi uno strappo a casa mia?
-    Si, andiamo.

Isabel mise l’ultima pietra e entrò nel cerchio che aveva creato. Si sedette e prese i due comunicatori.
-    Un po’ di concentrazione ed è fatta.

Michael, Liz e Kyle bussarono e Max andò ad aprire loro. Entrarono in casa e, mentre Liz e Max si baciavano e mentre Michael aveva preso la mano di Maria e stava per baciarla, scomparirono e l’ingresso rimase vuoto.

Max si toccò la testa ed aprì gli occhi. Li strabuzzò, vedendo che non si trovava più nell’ingresso di casa propria. Si tirò a sedere e si guardò in giro. Era nella stanza del Granilith e c’erano anche gli altri. Tutti si rialzarono.
-    Si può sapere come cavolo siamo arrivati qui?
-    E perché ci siamo arrivati?
-    Sono stata io a fare questo.
-    Cosa, Isabel? Perché?
-    Avevo in mente di fare una cosa e l’idea era di venire da sola. Non so perché siete venuti anche voi.
-    E come hai fatto? Lo sai che questo si chiama teletrasporto?
-    L’ho fatto con i comunicatori e le pietre.
-    Vorrei farvi notare una cosa. Dopo la partenza di Tess, la stanza del Granilith non c’era più...
Liz aveva ragione. A tutti venne in mente questo particolare. Maria, un po’ spaventata strinse la mano di Michael.
-    Isabel, che significa?
-    Siamo tornati indietro nel tempo.
-    Indietro nel tempo? Ma siamo pazzi? E’... Impossibile!
-    A quanto pare no, Kyle.

Poco dopo, erano ancora tutti lì. Max, Michael e Isabel stavano discutendo tra loro, mentre Liz, Maria e Kyle si erano seduti per terra.
-    Come ti è venuto in mente di fare una cosa del genere?
-    Volevo solo cercare di cancellare quello che è successo.
-    E come pensi di fare?
-    Non lo so!
-    Potevi almeno studiare qualche cosa, prima di combinare questo casino.
-    O almeno potevi parlarne con noi.
-    Vuoi sapere perché non ne ho parlato con voi? Perché a voi non interessa niente di questa storia! Pensate solo a voi stessi. Vi comportate come se non ve ne importasse niente della morte di Alex e del tradimento di Tess!
-    Questo non è vero!
-    Ah no? Tu ti interessi solo di Liz. Liz, Liz e Liz! Non parli di altro! E tu, Michael? Stai sempre attaccato a Maria. E quando lei non è a casa tua, sei sempre davanti alla televisione, incapace di ascoltare. Stai a sentire solo se a parlare è Maria!
A quel unto intervennero anche Liz e Maria.
-    C’è qualche problema con noi due?
-    A dire la verità, si! Non eravate le migliori amiche di Alex?
-    Certo, perché?
-    Perché? Appena dopo la sua morte vi siete disperate, ma ora non vi interessa già più niente di lui! Per la testa avete solo Max e Michael!
-    Questo non lo puoi dire! Ti sbagli se credi che a noi non interessi niente! Credi che io non pensi mai ad Alex? Ci penso ogni giorno e ci sto ancora male. Però la mia vita deve andare avanti. Non lo dimenticherò mai, pur continuando a vivere come prima.
-    E lo stesso vale per me. E sono sicura che è lo stesso anche per Max e Michael.
-    E’ quello che dovresti fare anche tu!
Prima che Isabel rispondesse, Kyle intervenne nella discussione.
-    Adesso basta!!! Smettetela! Tanto non cambia niente! Piuttosto, non so se vi rendete conto della situazione: siamo tornati indietro nel tempo, quindi ci sono i nostri omonimi che potrebbero entrare nel Granilith e trovarci qui. Non è forse il caso di andarcene?
-    Kyle ha ragione! Non sappiamo cosa potrebbe accadere se incontrassimo i noi stessi del passato. Dobbiamo andare via di qui.
-    E dove andiamo?
-    Aspettate un attimo. Di quanto siamo tornati indietro, di preciso?
-    Una settimana prima di Natale.
-    Poco prima che Alex vada a Las Cruces?
-    Esatto. Dobbiamo convincerlo a non partire.
-    E chi può farlo?
Istintivamente tutti guardarono Liz.
-    Non dovrebbe farlo Isabel?
-    Si, ma forse a te darebbe più ascolto.
-    Facciamo così: andate entrambe da lui. Però non so se basterà! E’ Tess che controlla Alex.
-    Andiamo anche da lei.
-    E chi ci va?
-    Tu, Kyle?
-    Scherzi?
-    No, è meglio che andiamo io e Michael da Tess.
-    E io e Kyle che facciamo?
-    Non possiamo restare qui.
-    E’ vero. Kyle, vai con Liz e Isabel. Maria, con noi.
-    Non è meglio che venga Kyle con noi e che Maria vada con Isabel e Liz? E’ più sicuro, per lei.
-    Non se ne parla. Io verrò con te, Space-boy, che tu lo voglia o no.
Max aveva scelto Maria. E non era stata una scelta casuale. Non l’aveva fatto per evitare di dividere Michael e Maria. Anzi, il fatto che fosse solo con loro due era forse la cosa negativa della scelta. Gli era venuto istintivo. Voleva che Maria fosse al proprio fianco. Ripensandoci non sapeva di preciso il motivo della sua scelta.

Un’ora dopo Liz, Isabel e Kyle erano nascosti vicino alla casa di Alex. Liz prese il cellulare e compose il numero dell’amico.
-    Pronto?
Liz chiuse gli occhi. Da quanto tempo no sentiva la voce di Alex.
-    A- Alex? Sono Liz.
-    Liz? Ci siamo sentiti cinque minuti fa! Ti sei dimenticata qualcosa?
-    Beh, in effetti... Senti ho bisogno di vederti. Subito.
-    Dove?
-    C’è qualcuno in casa?
-    C’è Kyle. Liz, va tutto bene?
-    Si, ma manda via Kyle.
-    Perché?
-    E’ una cosa che lui non deve sapere. Tu mandalo via, poi capirai.
-    Ok, a dopo.
Alex riattaccò.
Dopo qualche minuto, videro Kyle uscire dalla casa di Alex.
-    Sei ingrassato da allora, sai?
-    Tu dici?
-    Isabel ha ragione.
-    Basta parlare della mia linea. Andiamo?
-    No, aspettiamo qualche minuto.

Nel frattempo, Max, Michael e Maria erano fuori dell’appartamento di Michael.
-    Siamo sicuri che sia vuoto?
-    Tranquillo. Ho il turno al Crash Down e poi devo andare a cercare il regalo per Maria.
-    Gli orecchini?
-    Ehm... Si...
I tre entrarono nell’appartamento di Michael.
-    Che disordine!
-    In quel periodo non avevo il tempo di riordinare.
-    Telefono a Tess.
-    Perché?
-    Così viene qui e sistemiamo le cose.
-    Esattamente.
Max telefonò a Tess e le disse che doveva andare lì il prima possibile, per una questione importante che dovevano risolvere lui e lei. Dopo riagganciò.
-    Allora?
-    Tra un quarto d’ora è qui.

Liz suonò il campanello di casa Whitman. Isabel e Kyle erano dietro di lei. Da dentro si sentì urlare:
-    Liz, entra pure!!
 Ognuno dei tre ragazzi era emozionato. Stavano per rivedere Alex. Liz aprì la porta.
-    Sono in camera, vieni pure.
Liz non resistette e corse in camera ad abbracciare Alex, il quale rimase stupito da quel gesto. Solo quando Liz si tolse potè vedere anche Kyle e Isabel.
-    Che sta succedendo? Kyle, non mi sembri lo stesso che è uscito di qui pochi minuti fa... che hai fatto ai capelli?
-    Alex, c’è qualcosa che devi sapere. Kyle non è lo stesso Kyle di prima.
-    Cioè?
Liz cercò di spiegare ad Alex che cosa succedeva, ma senza successo.
-    Alex, noi siamo tornati indietro nel tempo. siamo nove mesi avanti rispetto a te.
Max guardò l’orologio con impazienza. Era stufo di quell’attesa. Per tutto il tempo, Maria era rimasta attaccata a Michael. Non ne poteva più. Per ragioni a lui ancora sconosciute, desiderava di vederla fra le sue braccia, invece che fra le braccia di Michael. Il bussare alla porta gli fece capire che Tess era arrivata. Fece segno a Maria e a Michael di andare a nascondersi. La coppia entrò nella camera di lui. Max andò a aprire.
-    Ciao Max!
Lui cercò di soffocare la rabbia.
-    Entra.
Dopo che Tess fu entrata, Max richiuse la porta, rimanendoci appoggiato.
-    Allora, volevi parlarmi?
-    Si, di Alex.
Max notò Tess irrigidirsi, cercando di restare calma.
-    Non capisco.
-    Davvero? Che strano! Stai manipolando la mente di Alex affinché vada a Las Cruces a tradurre il libro alieno e non capisci se ti dico che dobbiamo parlare di lui?.
Tess era rimasta senza parole. Non sapeva cosa dire per convincere Max del contrario. E non capiva come Max facesse a sapere tutto. Decise di ricorrere ai suoi poteri, ma Max respinse la deviazione.
-    Non cercare di usare i tuoi poteri con me.
-    Max, vedi... Io...
-    Non puoi farlo. So tutto. Anche del patto fatto da Nasedo con gli Skin.
-    Ma come...?
-    Come faccio a sapere tutto?... Ragazzi?
Tess si voltò per guardare Michael e Maria uscire dalla camera.

Intanto, dall’altra parte della città, il resto del gruppo era alle prese con Alex.
-    Ma dico: siete pazzi? Indietro nel tempo? impossibile!!
-    Alex, è vero! Guarda.
Isabel tirò fuori dalla tasca una foto che ritraeva lei e Alex al ballo. Sul fondo era ben leggibile la scritta “2001”.
-    Come potrei avere la foto del ballo del 2001 se siamo ancora nel 2000?
-    Tanto per rincarare la dose: tu stavi per farmi vedere un nuovo programma del computer.
-    E questa sera dovevi andare con Mariana comprarmi il regalo di Natale.
Il povero Alex, a questo punto, era confuso. Era fermamente convinto che fosse scientificamente impossibile tornare indietro nel tempo, ma le prove che gli avevano presentato Isabel, Kyle e Liz non facevano una piega. La foto di Isabel non era sicuramente un fotomontaggio, questo si vedeva chiaramente. Quello che aveva detto Kyle era vero. Lui l’aveva chiamato per fargli vedere il suo nuovo programma del computer e, per telefono, non glielo aveva neanche accennato. Quindi era impossibile che lo sapesse. E, infine, quello che aveva detto Liz era vero. Aveva un appuntamento fra poche ore con Maria per andare a comprare il regalo di Natale. E, naturalmente, Liz non sapeva e non doveva sapere niente.

-    Michael, Maria, che fate qui? Eravate con me e Isabel al Crash Down, prima...
Accortasi che i capelli di Michael erano molto più lunghi dell’ultima volta che l’aveva visto e che anche Maria era diversa, si voltò verso Max.
-    Che significa?
-    Significa che noi tre non siamo... Noi.
-    O almeno non siamo quelli del tuo tempo...
-    Da dove venite?
-    Da Roswell, che domande!
-    Venite dal futuro?
Maria batté le mani ironicamente.
-    Ci sei arrivata, finalmente!
-    Perché siete qui? Che cosa volete?
-    Siamo qui per fermarti. Ti costringeremo ad abbandonare i tuoi piani.
-    E come pensate di fare?
Michael sorrise.
-    Io una certa idea ce l’avrei...

-    Ok, calma. Ecco quello che ci vuole: calma.
-    Bravo, Alex. Hai ragione. Devi stare calmo.
-    Allora, voi siete venuti dal futuro. Nove mesi indietro nel tempo. che succederà di così disastroso, entro nove mesi?
-    Cambieranno molte cose.
-    E in peggio.
-    Cosa? Morirò?
Alex aveva fatto quella battuta per smorzare la tensione che si era creata, ma le facce di Isabel, Liz e Kyle non sorridevano. Anzi, forse erano peggiorate. Fu allora che un dubbio lo prese.
-    Ragazzi, non è quello, vero? Io non sto per morire, vero? Rispondete.
-    Alex, cerca di stare calmo.
-    Stare calmo?? Mi avete appena detto che sto per morire e devo stare calmo??
-    Noi siamo qui per evitare che accada, quindi stai calmo e fatti aiutare, ok?
-    Ok, ok. Quando?
-    Alla fine di Aprile.
-    In che modo?
-    Ecco Alex. Questo è il punto.

-    Non potete farmi fuori!
-    Ah no? E chi ce lo impedisce?
-    Io sono sempre una di voi!
-    No, sei una traditrice!
-    Stai per uccidere Alex!
-    Io non voglio ucciderlo.
-    Ma lo farai e tutto per tornare su Antar e consegnarci a Kivar.
Tess si sentiva in trappola. Doveva trovare un modo per liberarsi di quella situazione. Usare i suoi poteri su Max era impossibile. Lui era in grado di respingerli. E, naturalmente, lo stesso valeva per Michael. Ma non per Maria. La guardò. Si, con lei era tutto più facile. Iniziò a manipolarle la mente, ma qualcosa la fermò. Anche Maria era riuscita a respingere i suoi poteri. Ma com’era possibile? Maria era un’umana, di questo ne era certa. Non c’era spiegazione, a meno che... Forse Maria aveva un legame molto forte con Michael, tanto che lui aveva respinto la deviazione per lei. No, non era così. Michael era tranquillo, non si era accorto di niente. Ma non era lo stesso per Max. lui si era accorto di tutto. Era Max ad avere un legame speciale con Maria.

-    Che vuoi dire, Isabel?
-    Voglio dire che non è semplice spiegarti come morirai.
-    Che mi succede? Incidente? Suicidio?... Omicidio?
-    La terza.
-    Cosa? E... è qualcuno che conosciamo?
-    Si... Uno del nostro gruppo.
Alex rimase stupito dalla risposta. Chi dei suoi amici poteva aver fatto qualcosa di simile? Liz no di certo e neanche Kyle e Isabel, altrimenti non sarebbero stati lì ad aiutarlo. Maria? Neanche. Non ci credeva neanche se lo pagavano. Max di certo non era il tipo che uccideva le persone.  Poi con lui andava d’accordo. Michael, beh, lui aveva già ucciso in precedenza... Ma lo scartò. Non lo avrebbe mai fatto. Rimaneva Tess. E chi altro? Sicuramente era lei la colpevole.
-    Tess?
-    Si, Alex, è lei.
-    Perché?
-    Ti manipolerà la mente più volte per farti decodificare un libro alieno e, a forza di farlo... Morirai.
-    E a lei? Che le succederà?
-    Lei simulerà un incidente, ma poi tutto verrà fuori, grazie a Kyle.
-    Tess aveva manipolato la mente anche a me, perché involontariamente ho assistito alla tua morte. Liz mi aiuterà e ricordare.
-    E poi?
-    Tess è stata rispedita su Antar ed è finita così.
-    E voi siete tornati indietro per salvarmi?
-    Esatto.
-    E come pensate di fare? Andiamo da Tess.

-    Non lo fare più.
-    Fare cosa?
Tess decise di parlare di quello che era accaduto prima.
-    Max ha respinto la deviazione su Maria.
-    Come hai fatto?
-    Non lo so. Ho sentito che le stava facendo qualcosa.
-    Ci può essere solo una soluzione: tu e lei avete un legame speciale.
-    Di che tipo?
Max rifletté. Forse c’era qualcosa di vero in quello che aveva detto Tess. Lui, infatti, qualcosa per Maria lo sentiva. E non sapeva cosa.
-    Forse Tess ha ragione.
A quel punto, Michael scattò.
-    Che sta succedendo? Mi sono forse perso qualcosa?
-    Ah, non guardare me, caro mio! Io ne so quanto te!
-    Davvero? Io invece penso che tu sappia di più... Prima abbracci Max, poi vai a casa sua a fare “ripetizioni”... Cosa c’è sotto?
-    Niente, proprio niente!
-    Michael, calmati. Lei non ha colpa di niente.
Michael si avvicinò a Max.
-    Spiegati meglio, Maxwell.
-    Non sono molto sicuro, ma... Io... sento qualcosa per Maria...
Michael gli tirò un pugno in faccia.
-    Michael!!!!
Tess approfittò del momento e corse verso la porta, ma una volta aperta, venne bloccata da Kyle, appena arrivato con gli altri.

Max era a terra, con il sangue che gli usciva dal naso, Maria si era inginocchiata per vedere come stava.
-    Come stai?
-    Bene, non ti preoccupare.
Maria si rialzò e andò in camera, dove aveva visto entrare Michael. Kyle trascinò Tess e la spinse sul divano. Isabel chiuse la porta con i suoi poteri e Liz corse da Max. Alex cercò solo di stare lontano da Tess.
-    Max! che è successo? E’ stata Tess?
-    No... Michael.
-    Cosa? Perché lo ha fatto?
-    Perché ha detto che prova qualcosa per Maria.
-    Stai zitta!
-    Max, è vero quello che dice Tess?
-    Sicuramente no! Quando mai Tess dice qualcosa di vero?
-    E’ vero...
Liz si voltò verso Max.

Una volta entrata in camera, Maria chiuse la porta dietro di sé. Michael era seduto sul letto.
-    Michael?
-    Perché non vai ad aiutare il tuo Max?
-    Non è il mio Max.
-    Ah no?
Maria si sedette vicino a lui.
-    Michael, ti giuro che non sapevo niente. Max non mi ha mai detto nulla e ti assicuro che io non lo ricambio.
-    E la storia delle ripetizioni?
-    Per me era solo un modo per farmi aiutare in biologia. Per lui non lo so... Michael, non ho mai provato nulla per Max. io amo te.
Michael si voltò verso di lei.
-    Scusa per averti accusato.
Maria sorrise e lo baciò.

Nel frattempo, Liz si era allontanata da Max.
-    Da quanto va avanti?
-    Da qualche giorno.
-    Vi siete messi insieme?
-    No! Maria non sapeva nulla, fino ad oggi. E’ una cosa solo da parte mia. E’ qualcosa di strano- vorrei sostituirmi a Michael, ma non voglio lasciare te.
Alex era confuso e decise di intervenire.
-    Posso farvi una domanda: Max, Michael e Maria vengono dal futuro?
-    Si.

Michael smise di baciare Maria per guardare l’orologio.
-    Accidenti, è tardi! Dobbiamo andare. L’altro Michael sta per tornare a casa.
-    Andiamo.
Uscirono dalla camera. Michael passò un braccio intorno alla vita di Maria, possessivamente.
-    Ragazzi, Michael sta per tornare da lavoro. Andiamocene.

Michael e Kyle tenevano stretta Tess, mentre uscivano di casa. Dietro, c’erano Liz e Maria.
-    Liz, io... volevo dirti che mi dispiace...
-    Non preoccuparti, tu non c’entri.
A poca distanza da loro, Max. Isabel e Alex erano alla fine.
-    Isabel, ma adesso voi resterete qui?
-    Vuoi dire in questo tempo?
Alex annuì.
-    Veramente non lo so...

I ragazzi entrarono nell’ufficio abbandonato in cui finirono dopo essere scappati all’ FBI. Tess fu legata. Max decise di parlare con Liz e Michael. Era giusto chiarire la situazione.
-    Liz, Michael possiamo parlare?
Max indicò una stanzetta. Liz e Michael lo seguirono. Alex, intanto, fissava in modo poco piacevole Tess.
-    Alex...
-    Non voglio sentirti.
-    Io non voglio farti del male.
-    Stai per uccidermi!
-    Alex, calmo. Lascia perdere.

Max stava cercando di trovare le parole per iniziare il suo discorso.
-    Volevo dirvi che mi dispiace...
-    Maxwell, c’è poco da scusarsi, almeno con me. Ti sei innamorato della mia ragazza, ma ti è andata male: lei non vuole te, vuole me. Piuttosto... Sono io che devo scusarmi con te. Per il cazzotto, sai... Credevo di essere stato tradito sia da Maria che dal mio migliore amico.
Michael stava per uscire dalla stanza, ma Max lo fermò.
-    Aspetta. Non è finita qui. Io penso che sotto questo ci sia qualcosa, qualcosa di alieno.
-    Max, non occorre che tu ti giustifichi con storie aliene...
-    Liz, non capisci... Mi sento come quando Tess era arrivata da poco a Roswell... Non è normale...

Alex si sedette per terra, vicino Maria.
-    Ciao!
-    Alex! Quanto mi sei mancato!
Maria lo abbracciò.
-    Come stai?
-    Bene. Tu? Non deve essere facile per te, questa situazione.
-    Infatti. Non lo è. E così adesso hai due corteggiatori...
-    Io sto con Michael, Max non mi interessa.

-    Come è possibile? Maria è un’umana...
-    Si, questo lo so. Il fatto è che è lo stesso tipo di attrazione. Nonostante io ami Liz, mi sento attratto da Maria. Liz, devi credermi.
-    Io vorrei crederti... Ma non mi è facile.
-    Sentite ragazzi, c’è solo una persona che può rivelarci che sta succedendo.

Max, Michael, Isabel e Maria erano riusciti ad infiltrarsi nell’Ufo Center. Erano nascosti nell’ufficio di Brody Davis, che entrò tranquillo. Accese la luce e quasi si spaventò vedendosi i quattro davanti.
-    Hey, che ci fate voi qui?
-    Ciao Brody. Dovremmo chiederti un favore.

Tess si agitava, cercando di liberarsi.
-    E’ inutile, non riuscirai a slegarti.
-    Non potete farmi questo!
-    Credimi, quello che hai fatto tu è molto peggio.
-    Liz! Cosa vi succederà? Resterete per sempre nel mio tempo?
-    Credo di no. E’ probabile che spariremo.

-    Perché dovete ipnotizzarmi?
-    E’ un esperimento per  la scuola.
-    E va bene, ma se ricordate sono un elemento difficile.
-    Si, lo sappiamo. Dammi le tue mani.
Tutto avvenne come la prima volta.
-    Sono Larek. Che volete?
Max spiegò brevemente a Larek la situazione.
-    La reincarnazione di Ava era manipolata dalla mente malvagia di Kivar. Adesso, nel vostro  tempo, è morta e è stata reincarnata nella vostra amica. Adesso però Kivar non ha potere su di lei, quindi è buona.
-    Dobbiamo diventare una coppia?
-    No, non necessariamente.
-    Avrò sempre questa attrazione per lei?
-    Rimarrete sempre legati dal vostro legame. Ora devo lasciare il corpo.

Max entrò nell’edificio abbandonato, seguito da Isabel, Michael e Maria.
-    Avevo ragione io.
-    Maria è un’aliena?
-    Ava si è reincarnata in lei.
-    Ava sono io!
-    Non più, Tess.
-    Dovrete stare insieme?
-    No. Pur essendo legati, possiamo farci le nostre vite separate.
Liz lo andò ad abbracciare.
-    Adesso rimane una sola cosa da fare: sbarazzarsi di Tess.
-    Si, ma come?
-    Spediamola su Antar.
-    Non potete farlo.
-    Perché?
-    Non sappiamo come tornare sul nostro pianeta.
-    Tu non lo sai. Noi si.
-    Infatti. Ed è quello che faremo. Tess preparati a partire.
Tutti si prepararono ad uscire.
-    Aspettate un attimo.
-    Che cosa c’è, Alex?
-    Cosa penseranno gli altri, quando Tess scomparirà?
-    Spiega tutto quello che è successo.
-    E se non mi crederanno?
-    Ti lasceremo una prova. Adesso andiamo.

Nel Granilith faceva davvero freddo. Ormai era sera tardi quando Max inserì la chiave.
-    E adesso che succede?
-    Il Granilith ha bisogno di preparazione. Gli occorrono ventiquattro ore.
-    Cosa? Un giorno intero? E che facciamo ora?
-    Aspettiamo.
-    Ah, Max, cosa ci succederà adesso?
-    Sinceramente non lo so...
-    Lo so io.
-    E come fai a saperlo?
-    Ehm...
-    Liz, diglielo.
-    Dire cosa?
-    Ok. Un po’ di tempo fa, ho ricevuto la visita di Max... Venuto dal futuro.
-    Che cosa?  E perché non ce l’hai mai detto?
-    Perché lui non ha voluto.
-    Però Maria lo sa.
-    Si, ma lei sa solo una parte di quello che è successo.
-    Ah si?
-    Calma, calma. Di quanto era avanti?
-    Quattordici anni.
-    Wow!!
-    Scusate, ma la domanda è un’altra: cosa gli è successo? Dove è finito?
-    E’ scomparso? In che senso?
-    Svanito, adesso non esiste più.
-    Ed è questa la fine che faremo? Svaniremo, così, nel nulla?
-    Credo di si.
-    E quando dovrebbe accadere?
-    Quando il nostro compito qui sarà finito e il pericolo scongiurato.
-    Cioè quando Tess partirà.
-    Si, dovrebbe essere così.
-    Liz, dimmi una cosa: qual era il compito dell’altro Max?
-    Non posso parlarne.

Dopo qualche ora, quasi tutti dormivano. Solo Alex era sveglio. Stava pensando a quello che i suoi amici avevano fatto per lui. Erano tornati indietro nel tempo per salvargli la vita ed entro poche ore sarebbero scomparsi. La loro vita era alla fine. Ad Alex sarebbe piaciuto sapere che cosa era successo ai suoi amici, come loro vivevano, ma nessuno ne aveva parlato. Alex guardò Isabel. Non era la stessa del suo tempo. sul suo viso c’erano tracce di sofferenza. Chissà che cosa le era successo. Gli altri, invece, erano più rilassati. Maria e Michael erano abbracciati. Anche loro erano cambiati. Michael in particolar modo. Era più aperto e più amichevole. Alex sospettava che, per questa cosa, bisognasse ringraziare Maria. A proposito di quest’ultima, gli sembrava... cresciuta, maturata. E lo stesso discorso valeva anche per Liz. Eh si, le sue migliori amiche erano cambiate. Max, da parte sua, sembrava più chiuso. Si notava anche che fra lui e Isabel non ci fosse più un bel rapporto. E Kyle, beh, Kyle era sempre lo stesso.

Isabel si svegliò. Aveva freddo. Notò che non era la sola sveglia. Alex era seduto, perfettamente sveglio. Isabel si avvicinò a lui.
-    Alex, come mai non dormi?
-    Non ho sonno.
-    E che stavi facendo?
-    Riflettevo.
-    E posso chiederti su che cosa?
-    Su di voi. Vi osservavo e cercavo di capire quanto eravate cambiati. Tu, soprattutto.
-    Io? Sono cambiata?
-    Si, e non di poco.
-    Spiegati.
-    Per come ti conosco io, tu non sei così... matura...
-    Insomma, per te, in questo tempo, sono immatura?
-    Aspetta, aspetta, mi sono confuso. Quello che volevo dire è che adesso sei più adulta. E sembri anche molto sofferente.
-    Ho passato un periodo difficile.
-    Dalla... mia morte?
-    Si. Sai, è arrivata all’improvviso. Io davvero non lo potevo immaginare, e neanche gli altri. Da lì tutto è cambiato. Avevo deciso di partire e andare a San Francisco, ma Max non me l’ha permesso. Poi c’è stato sempre Max che ha messo incinta Tess; Liz, Maria e Michael che hanno trovato la chiave per tornare a casa. La decisione di partire, Michael che alla fine vuole restare qui; Liz, Maria e Kyle che vengono fuori con la verità e Tess che parte da sola. Questo è quello che è successo. Non ne posso più.
Alex la spinse fra le sue braccia.
-    Hai bisogno di sfogarti del tutto, Isabel. Mi dispiace di tutte le cose che hai dovuto passare.
Alcune lacrime scesero sulle guance di Isabel, mentre lei nascondeva il volto fra le braccia i Alex. Per la prima volta, da mesi, Isabel riuscì a liberarsi di parte del dolore interno.

Qualche ora dopo, Kyle si svegliò. Molto probabilmente fuori iniziava ad albeggiare. C’era ancora molto tempo prima che il Granilith fosse pronto per far partire Tess. Kyle era pienamente cosciente del fatto che loro sarebbero svaniti. La sua vita stava per finire, ma era felice che almeno accadesse con i suoi migliori amici. Almeno erano uniti per la loro ultima avventura. Kyle si stupì di vedere Isabel fra le braccia di Alex, ma decise di non voler sapere nulla. Non erano affari suoi. Michael si mosse e aprì gli occhi.
-    Ciao.
-    Ciao.
Kyle guardò Michael sollevare Maria per farla stare più comoda. Fu allora che realizzò che lui sarebbe scomparso senza una storia seria alle spalle. Liz aveva Max, Maria aveva Michael e Isabel aveva ritrovato Alex, anche se per poco. E lui era solo. Lui se la sognava una storia come quella dei suoi amici. Anche lui voleva stringere fra le braccia una ragazza addormentata per accarezzarle i capelli come stava facendo Michael.

I ragazzi erano svegli da un po’, ormai. Il tempo passava, anche se lentamente. Mancavano ancora otto ore e poi il Granilith sarebbe stato pronto per partire con Tess all’interno. Liz e Maria si erano ritirate in un angolo a parlare delle loro avventure, da quando Max, Michael e Isabel erano entrati nelle loro vite. A guardia di Tess c’erano Michael e Kyle. E, mentre Max stava per i fatti propri, Isabel spiegava a Alex come funzionava il Granilith.

-    Avresti mai pensato che sarebbe finita così?
-    No, a volte mi domando come sarebbero andate le cose se Max non mi avesse salvato la vita, quel giorno al Crash Down.
-    Amica mia, ti faccio presente che, per prima cosa, tu saresti morta.
-    Si, questo lo so. Ma di domande ce n’ho ancora tante: cosa avrebbero fatto i miei? E tu e Alex, come avreste reagito’ e avreste avuto la possibilità di conoscere Michael e Isabel?
-    Vediamo se riesco a darti una risposta. Allora, secondo me, i tuoi avrebbero chiuso il locale. Io e Alex avremmo reagito come tu ed io abbiamo fatto quando è morto lui. E non credo che fra me e Michael, o Isabel e Alex, sarebbe successo qualcosa.
Liz rise.
-    Si, hai ragione.

Mentre Michael aveva l’attenzione su Maria che rideva con Liz, Kyle pensava sempre alla stessa cosa: lui era l’unico a non avere una ragazza.
-    A che cosa pensi?
-    A cose che non ti riguardano.
-    Scusa, volevo solo parlare un po’.
-    A me non va di parlare con te, però.
-    Perché sei così duro con me?
-    Perché sei una traditrice.
-    Faccio quello che posso per tornare alla nostra vera casa.
-    E uccidere Alex è solo un’azione giustificata per il nobile fine?
-    Io non voglio ucciderlo!
-    Però lo farai!
-    Basta, smettetela!!

Max stava riflettendo. Da quando aveva salvato Liz le cose che erano cambiate erano veramente molte. Prima della sparatoria, Michael, Isabel e lui erano molto chiusi e cercavano di avere meno contatti possibili con gli esseri umani. Non avevano mai avuto problemi a nascondere la loro identità. Dopo il giorno della sparatoria, invece il loro segreto era a rischio, con lo sceriffo che indagava. Poi ci fu l’entrata in scena di Tess e Nasedo, il rapimento del Fbi. Certo, dopo aver svelato la verità a Valenti, i problemi erano diminuiti, nonostante gli scontri con gli Skin, i loro nemici. E quando sembrava tutto finito, il tradimento di Tess e la morte di Alex. A vederla così, sembrava che l’aver salvato la vita a Liz Parker avesse portato solo guai, ma Max sapeva che non era così. Ognuno di loro tre aveva scoperto la vita solo dopo l’incontro con Liz, Maria e Alex. La storia con Liz era davvero la cosa più bella che gli fosse mai capitata. Michael, dopo anni di solitudine e dolore, aveva iniziato a trovare finalmente un po’ di affetto con Maria. Isabel, forse, era quella che aveva raccolto più amaro, dopo la morte di Alex, ma, conoscendola, sapeva che non sarebbe tornata indietro senza avere la possibilità di iniziare la strana relazione con il suo Alex.

-    Quindi il Granilith è una macchina del tempo.
-    Si, ma anche un’astronave. Solamente che si può utilizzare una volta e basta.
-    Ma allora, scusa se, nel vostro tempo, voi l’avete utilizzata per mandare Tess su Antar, come siete tornati qui?
-    Ho usato le pietre guaritrici.
-    Quelle che ha usato River Dog per salvare Michael?
-    Esatto.
-    Perché hai parlato al singolare?
-    Perché l’idea era mia e avevo il piano di venire da sola, ma per strane cause non ancora chiare, l’intero gruppo si è ritrovato catapultato in questo tempo.
-    Così è te che devo ringraziare se non verrò ucciso?
-    Si, in parte. Vedi, se io fossi venuta da sola, non so se sarei riuscita nell’impresa.
-    Sono sicuro che ce l’avresti fatta anche da sola e poi devo comunque ringraziare te perché tutto è partito dalla tua idea..
Isabel sorrise e Alex l’abbracciò.

Quando scattò l’ultima ora, i cuori dei ragazzi iniziarono a battere più forte. Tess era preoccupata di tornare su Antar sconfitta, Alex sapeva che sarebbe rimasto solo con delle spiegazioni da dare al Max del suo tempo. Gli altri ragazzi, invece, erano agitati. Stavano per scomparire da quel tempo per finire chissà dove.
-    Manca meno di un’ora alla fine.
Maria raggiunse Michael che, senza bisogno di parole,, capì la sua paura e l’abbracciò. Liz strinse più forte la mano di Max. Alex mise una mano sulla spalla di Isabel per cercare di confortarla e Kyle cercò di mantenere la calma. Tess, stanca di combattere per cercare di liberarsi e scappare, si rassegnò al suo destino.

Maria sentì le lacrime scendere sul suo volto, ma non potè farci niente. Sapere che la sua vita stava finendo la lasciava terrorizzata. Non sapeva cosa l’aspettava dopo, solo sperò che Michael fosse al suo fianco. Sentì la sua mano asciugarle le lacrime e alzò il viso per incontrare gli occhi nocciola di Michael.
-    Non devi piangere.
-    Ho paura.
-    Di scomparire?
Lei annuì.
-    Si, ma soprattutto ho paura di separarmi da te.
-    Questo non accadrà, vedrai. Anche dopo, noi saremo insieme.
Dopo un lungo momento a fissarsi, i due si baciarono.

-    Sei spaventata, Liz?
-    No perché sono con te. Sono serena, perché so che siamo rimasti insieme fino alla fine di questa storia. E questo mi tranquillizza. Te come ti senti?
-    Allo stesso tempo impaurito e curioso.
-    Cioè?
-    Ho paura di sapere che fra poco finiremo nel nulla, ma sono curioso di sapere che cosa ci sarà dopo.
-    Io so che cosa ci sarà dopo.
-    Che cosa?
-    Ci saremo noi due.
Max la baciò.

Isabel cercò di trattenere l’agitazione.
-    Mi dispiace.
-    Di che cosa?
-    Beh, dopotutto stai per scomparire per essere venuta a salvarmi.
-    Alex non devi dispiacerti. Lo farei altre cento volte, se fosse necessario.
-    Grazie, Isabel. Grazie per avermi salvato la vita.
-    Sono io che devo ringraziarti, Alex.
-    Non ne vedo il motivo.
-    Devo ringraziarti per tutto quello che c’è stato fra di noi. E’ stata la cosa più bella che mi sia mai capitata e sono orgogliosa di te per il coraggio che hai avuto a starmi vicino, nonostante tutto.
-    Non si è trattato di coraggio, ma di amore.
-    Oh, Alex... faresti un’ultima cosa per me?
-    Qualunque cosa, Isabel.
-    Dammi un bacio, uno solo. L’ultimo.
Alex le prese il voltò fra le mani e la baciò.

Vedere le tre coppie insieme di certo non aiutava Kyle a sentirsi meglio sull’amore. Ciò nonostante, non si sentiva solo. Sapeva che i suoi amici gli volevano bene. Sarebbe stato stupido pensare l’incontrario. Kyle affidò i suoi ultimi pensieri a Buddha.
-    Mi affido a te, Buddha. Aiutami tu.

Sul display alieno erano rimasti solo dieci pallini che indicavano dieci minuti. Max slegò Tess che, mettendo una mano sul cono del Granilith, scomparse, per poi riapparirvi all’interno. Il resto del gruppo uscì dal Granilith e andò in una parte del deserto abbastanza lontano da esso. Tenendo già Liz per mano, Max prese la mano di Isabel con la sua. Tacitamente d’accordo, Michael prese l’altra mano di Isabel, mentre con l’altra teneva Maria, che a sua volta prese la mano di Kyle. Sotto gli occhi di Kyle, i cinque formarono un cerchio per sostenersi.

Pochissimi minuti dopo l’astronave con Tess squarciò la calma del cielo notturno, scorrazzando lontana. Subito dopo Liz, Max, Isabel, Michael, Maria e Kyle iniziarono a svanire. Salutarono tutti Alex che, per ultima cosa, vide gli occhi di Isabel. Un istante dopo, era rimasto solo nel deserto.

Un altro giorno ebbe inizio a Roswell. Ovunque si respirava l’aria natalizia. La prima cosa che notò Alex entrando al Crash Down fu Maria e Michael litigare. Un classico, in effetti. E pensare che i loro alter ego sembravano due persone completamente diverse. Alex si avvicinò alla coppia.
-    Hey voi due!
-    Ciao Alex...
-    Volete un consiglio: smettetela di litigare e fate la pace con un bacio.

Alex si allontanò, lasciando i due sorpresi.
-    Ciao Alex, ti siedi con me?
-    Certo, Isabel.
Isabel stava per chiedere perché lui continuasse a sorriderle, ma si ritrovò accanto Kyle e, d fronte, vicino a Alex, Max e Liz.
-    Hey Alex, non dovevi partire per la Svezia?
-    C’è stato un cambiamento di programma, resto a Roswell.
-    Qualcuno ha visto Tess? E’ sparita da due giorni.
-    Occorre stare calmi e non disperare. Tess è andata via.
-    Che vuol dire?
Alex spiegò qualche cosa di quello che era accaduto e mostrò le prove che gli aveva dato l’altro Max. un commento proveniente dal tavolo vicino al loro, interruppe le loro riflessioni.
-    Guarda quei due dipendenti!
Tutti si voltarono e videro Michael e Maria baciarsi, incuranti che tutte le persone presenti nel locale fossero girate verso di loro.
-    Hanno fatto in fretta! Solo due secondi fa litigavano come al solito! Alex, che cosa gli hai detto?
-    Ho solo dato loro un consiglio.

Michael e Maria si staccarono e li assalì l’imbarazzo, vedendo in quanti li stavano osservando. Questo scatenò le risa del resto del gruppo e dopo anche quelle di Michael e Maria.

Alex era spensierato e felice, ma non dimenticava il sacrificio fatto dai suoi amici e perciò, si sentì a suo agio, protetto dal loro affetto, soprattutto da quello di Isabel.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Roswell / Vai alla pagina dell'autore: Lila_88