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Autore: mrbeen    20/08/2013    1 recensioni
Un sorriso spuntò sulla sua bocca quando lo vide emergere con un completo bianco, con l’immancabile papillon e con un naso talmente rosso da fare invidia a Rudolf.
< < Ciao dolcezza. A cosa devo l’onore? > >
< < Niente di particolare. Sai com’è, ho appena salvato l’imperatrice di Tyo da qualche cyber man e per il pensiero mi ha regalato questi fiori. E visto che ero da queste parti ho pensato di fare un salto > > replicò con fare noncurante.
< < Chiami essere da queste parti mille anni luce di distanza? > > chiesi alzando volontariamente un sopracciglio nello sforzo di sembrare seria.
< < Ho un astronave che viaggia attraverso tempo e spazio, River. Ovunque è da queste parti > >
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 11, River Song
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 Si allontanò da quelle sbarre lentamente, quasi con malinconia. Dopotutto erano state la sua casa per diversi anni e, nonostante i suoi ricordi preferiti di quel periodo fossero quelli accaduti fuori dalla cella, le sembrava terribilmente sbagliato essere autorizzata a lasciarla. Come se tutto rischiasse di cambiare senza che lei potesse fare nulla per impedirlo.
“Forse sto pensando troppo. Probabilmente l’unica cosa che cambierà sarà che quando dovrò lasciarlo andare per l’ennesima volta avrò una casa mia a cui tornare” rifletté tra sé e sé.
E che casa. Aveva deciso che dopo tutto quel tempo costretta a dormire in quei miseri metri di aspazio si meritava il meglio. Così si era comprata un asteroide. Non era troppo grande (persino la sua megalomania finiva dopo un po’), aveva atmosfera ed era fertile, era collegato con i più importanti pianeti di quel sistema solare (tra cui ghynnedr, il pianeta col più alto tasso di rivoluzioni e lotte tra clan. Nel caso si annoiasse a stare in casa) ma era un posto tranquillo, in cui organizzare le sue spedizioni archeologiche in pace.
E non aveva dato il suo nuovo indirizzo a nessuno. Nemmeno a quel bel Nestene che si era quasi messo ad implorarla. Per questo quando sentì qualcuno bussare alla porta ci rimase di sasso. E la sua sorpresa aumentò quando aprendo la porta la sola cosa che poté vedere fu un mazzo di fiori. Poi da dietro questi provenne uno starnuto.
 < < Etchù… Mi ero completamente dimenticato… etchù… di essere allergico… etchù… a questi fiori terrestri > >.
Un sorriso spuntò sulla sua bocca quando lo vide emergere con un completo bianco, con l’immancabile papillon e con un naso talmente rosso da fare invidia a Rudolf.
< < Ciao dolcezza. A cosa devo l’onore? > >
< < Niente di particolare. Sai com’è, ho appena salvato l’imperatrice di Tyo da qualche cyber man e per il pensiero mi ha regalato questi fiori. E visto che ero da queste parti ho pensato di fare un salto > > replicò con fare noncurante.
< < Chiami essere da queste parti mille anni luce di distanza? > > chiesi alzando volontariamente un sopracciglio nello sforzo di sembrare seria.
< < Ho un astronave che viaggia attraverso tempo e spazio, River. Ovunque è da queste parti > > disse orgoglioso della sua cabina. Quando ne parlava così non sapeva se esserne gelosa.
< < Vestito così? > > sollecitai riferendomi al suo nuovo outfit.
< < Hey! Mi vesto sempre così! > > rispose facendo di tutto per sembrare offeso nonostante il sorriso che gli faceva capolino dalle labbra lo tradisse.
Cercando di non scoppiare a ridere l’archeologa domandò infine < < Non avevi detto che erano fiori terrestri? Ma immagino che a Tyo vadano di moda. Soprattutto dopo l’ultima sconfitta contro gli umani. > >
< < Ma all’imperatrice piacciono? > > sembrò implorarla con gli occhi a reggergli il gioco.
Ma a quel punto River non riuscì più a trattenersi facendo esplodere quella risata che stava sopprimendo dall’inizio della conversazione, costringendo anche il dottore ad unirsi a lei.
< < Seriamente cosa ci fai qua? C’è qualche problema? > >.
Vide la sua faccia farsi pian piano più seria ma per i primi istanti non disse nulla, spostando semplicemente il peso da una gamba all’altra a disagio. Poi prese un respiro e con un sorriso dolce sulle labbra disse < < In realtà Professoressa Song…. Sono qua per….. ecco per portarti fuori…. Come appuntamento > >.
< < Oh dolcezza non c’è bisogno di tutto questo imbarazzo. Siamo già stati ad altri appuntamenti. Non è vero? > > si corresse un secondo più tardi con una punta di tristezza nella voce. “Se questo è il suo primo appuntamento sarà il mio ultimo?” si chiese mentre il dolore iniziava a comprimerle il petto.
< < So perfettamente che siamo già stati ad altri appuntamenti > > rispose in fretta il Dottore, capendo il treno dei suoi pensieri < < ma questo è diverso > >
< < Perché? > > chiese genuinamente sorpresa lei < < Andiamo su Darillium? Ti sto implorando da secoli ormai > >
Lui fu veloce ad impedire ad una lacrima di scendere ed a farsi tornare il sorriso mentre le rispondeva < < Non ancora. > >
< < E allora cosa cambia dolcezza? Finalmente mi darai il permesso di inaugurare le manette? > > ammiccò lei compiaciuta di vederlo arrossire. Certe cose non la stancavano mai.
< < Ehm…. No… direi che quello non sia in programma > > prese un respiro per riprendere colore prima di ricominciare < < Volevo solo dire che questa sera sarà diverso perché non ti dovrò riaccompagnare ad una cella. Perché non dovremo avere fretta di separarci nel caso arrivi una guardia di ronda. Perché non dovrò più sentirmi morire mentre ti lascio dietro quelle sbarre sapendo che è solo colpa mia se ti trovi lì. Perché una volta tornati potrò aspettare con te alla porta, lottando contro il desiderio di baciarti per la paura che tu non voglia, che io abbia letto male i segnali della serata. Perché voglio sentire il brivido e la gioia che sale quando mi avvicino alle tue labbra e tu non mi rifiuti. Perché voglio che sia magico, perfetto. Perché voglio regalarti il miglior normale primo appuntamento, anche se tecnicamente non è il primo. Ero anche indeciso se portarmi dietro Rory per fare la parte del padre che ci spia delle finestre e ci interrompe sul più bello > > scoppiò lievemente a ridere prima di tornare serio e guardarla negli occhi < < Perché ti amo > >
Appena vide una lacrima scendere sulla guancia di River la raccolse con il pollice sussurrando < < No… Ehy… Perché piangi? Se non vuoi… Se vuoi passare del tempo da sola... Va bene. Capisco. Aspetterò > >. Capiva davvero. Forse per lei era troppo presto, forse sarebbe dovuto andare più avanti nella sua linea temporale. Ma aveva sentito il bisogno di dirlo e l’aveva detto.
< < Oh Dottore, stai zitto > > disse sorridendo nonostante gli occhi lucidi < < Ti amo anch’io > > sussurrò avvicinandosi lentamente a lui. Perché per una volta si era dimostrato più bravo lui con le parole e ormai a lei restava provarlo con i fatti.
 
 
 
 
Ok il finale non è un granchè ma mi piace l’idea di tenerlo sul vago (?). Comunque questa è la prima volta che pubblico su questo fandom che amo e su questa coppia che amo…. Quindi se tipo mi faceste sapere cosa ne pensate sarei felice come una pasqua :) 
  
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