Capitolo 1

Eccomi qui, appena arrivata nella nuova grande casa, non sono del tutto entusiasta di questo, ma mamma, papà e Emily sembrano felici.. credo che dovrò adeguarmi.

"Mamma dov'è la mia stanza?''

''Di sopra, in fondo al corridoio a destra'' Rispose frettolosamente.

Sembrava molto indaffarata.. Così tolsi il disturbo e salì in camera mia; Dopo aver aperto numerose stanze trovai la mia.. Devo ammettere che è proprio bella, ma per me tutte queste cose sono superflue. Da quando papà vinse a quella cavolo di lotteria, lui e mamma si concentrarono sull'aspetto economico, sembrava che i soldi fossero più importanti di me e di mia sorella Emily, ma lei non sembrava dare molta importanza a questo, quando aprivo il discorso mi liquidava velocemente ''lo fanno per noi'' ma io non credo che loro lo facciano per noi, ad Emily non importa, ma a me si, mi sento così sola, prima eravamo una famiglia unita, e adesso? Adesso papà sta sempre fuori, indaffarato con la sua nuova attivita, e mamma si divide tra il circolo di tennis e l'organizzazione di una festa nel giardino della nuova casa.

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''La cena è pronta'' disse la domestica entrando in camera mia.

''Scendo subito'' risposi fredda. Che bisogno c'era di prendere anche la domestica? Fin ora aveva sempre fatto tutto mamma.

Scesi, ed erano già tutti a tavola, immersi in un silenzio di tomba, solo i miei passi si udivano, accanto a mio padre c'era un ragazzo, biondo, alto, fisico atletico, BELLISSIMO.. quando mi vide si alzò frettolosamente.

''Questo è Max'' disse mio padre ''lei è mia figlia Aria''

''Molto piacere'' disse lui porgendomi la mano ''Piacere mio'' rispodi afferrandola.. poi mi sedetti al suo fianco.. per tutta la cena non feci altro che guardarlo di sottecchi.. e ascoltando il suono della sua voce, non facevo caso neanche a quello che diceva, mi concentrai solo sulla sua voce.. non so perchè.. ma mi fa uno strano effetto, non mi era mai capitato prima, mi sembra di conoscerlo da secoli! Finita la cena mia madre mi chiese di accompagnare Max nella sua stanza '' ho faticato per trovare la mia, com....'' ''E' accanto alla tua'' mi interruppe mio padre ''dovete condividere il bagno ''concluse mia madre. ''Okay'' risposimo insieme ''v-vieni'' dissi rivolgendomi a Max.

Arrivati al corridoio dove c'erano le nostre camere lui cominciò a fissarmi

''Cosa c'è?'' chiesi. ''Sei carina.. ho l'impressione di conoscerti da secoli! Sò che può sembrare strano'' disse abbassando il capo.. quant'è carino! ''No, è un impressione che ho avuto anch'io'' Mi sorrise ''Beh, credo che questa sia la tua camera, dato che questa è la mia'' ''Grazie, credo che farò un bel bagno caldo adesso''

''Hey, vedi che il bagno serve anche a me'' ''certo certo'' rispose sorridente.. metre stava per entrare il camera lo tirai per un braccio.. ''posso farti una domanda?'' ''Certo'' rispose calmo.

''Perchè sei venuto a stare con noi?'' ''Ti dispiace?'' rispose ammiccando. ''N-n-no.. solo che... era per curiosità'' dissi portando lo sguardo sulla moquette. ''La mia matrigna è malata.. e mio padre ha deciso che è meglio se sto fuori dai piedi per un po'' ''Mi dispiace''

''A me no, non ho mai avuto un bel rapporto con loro, credo che la malattia sia stata solo una scusa per liberarsi di me, e poi non avrei mai conosciuto una bellissima ragazza.. se non mi avessero mandato qui'' ''Ah.. quindi sei fidanzato'' dissi con un po di amarezza ''No, sciocchina'' disse prendendomi il mento e girandomi il viso così che potessi guardarlo negli occhi ''è a te che mi riferisco'' ''Ah'' risposi arrossendo ''a-a-adesso vado in camera, n-notte''

''Buonanotte'' rispose sorridente entrando in camera.

Entrai anch'io e mi stesi subito sul letto, caspita! Come fa ad essere così carino? Nessun ragazzo era mai riuscito a farmi balbettare, eppure lui... ahh che confusione che ho in testa!

Dopo un oretta bussai alla porta del bagno, e nessuno rispose, così presi il pigiama e la biancheria, entrai ma vidi che era già accuppato, lui era in piedi davanti allo specchio con solo un asciugamano in vita.

''scusa'' feci per uscire, ma mi blocco e mi voltò verso di lui, era mozza fiato ''no, scusa tu, è colpa mia, dovevo risponderti quando avevi bussato'' abbassai lo sguardo senza rispondere.. cominciò ad avvicinarsi a me, con un sorrisetto.. io indietreggiai, fino ad arrivare con le spalle al muro..