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Autore: J_Ari    20/08/2013    2 recensioni
Era una bellissima giornata estiva.
Il sole splendeva alto nel cielo e le caprette facevano ciao ciao ai due ragazzi che solitari si erano dedicati ad una tranquilla giornata di escursioni in bicicletta.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jaejoong, Junsu, Yoochun
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Perchè?" direte voi. "Perchè?" dico io. Perchè questi tre mi ispirano stron**te all'infinito.
Comunque sia, buona lettura e spero vi faccia sorridere almeno un pò (^^)/




Era una bellissima giornata estiva.

Il sole splendeva alto nel cielo e le caprette facevano ciao ciao ai due ragazzi che solitari si erano dedicati ad una tranquilla giornata di escursioni in bicicletta.

«Devi fare attenzione Junsu.»

«Ah, ti preoccupi troppo.» replicò il biondo sospirando.

«Lo sai che la bici è di Jae, se gliela ammacchi ti ammazza. E poi ammazza pure me visto che c'è.»

«Solo perchè ha quei diamanti del cavolo che valgono milioni di won incastonati nel manubrio. Una mountain bike con i brillantini. Ma ti sembra normale?»

«Per niente.» rispose Yoochun cercando di non ridere.

I due amici stavano scendendo lungo un pendio, seguendo la stradina in ghiaia che costeggiava tutto il lato della montagna.

«E se tagliamo per di qua?» chiese improvvisamente il biondo facendo cenno con il capo verso i campi erbosi.

«Ma te le cerchi?»

«Dai dai, di qua facciamo prima.» replicò Junsu convinto.

«Si, e ci ammazziamo pure!»

«Macchè!» concluse il biondo bloccando la bici e direzionandola in direzione dei prati. Partì senza dare il tempo al moro di replicare ancora.

«Junsu!» urlò Yoochun bloccandosi sul bordo della stradina.

Vide l'amico prendere velocità.

«S'ammazza, s'ammazza, s'ammazza!» gridò con voce stridula portandosi le mani al viso. Sembrava una riproduzione vivente dell'Urlo di Munch.

Ad un certo punto Junsu sparì.

«Oddio.»

Rovistò nello zaino e tirò fuori un binocolo puntandolo nel punto in cui il biondo era sparito. Cercò a destra e a sinistra finchè non vide qualcosa.

«Non ci credo...» disse vedendo una ruota della bicicletta correre solitaria sull'erba.

Puntò il binocolo un po' più a destra.

«Non ci credo...» ripetè vedendo l'amico correre dietro alla ruota nel tentativo di recuperarla.

Yoochun abbassò il binocolo.

«Si, Jae ci ammazza sul serio.»

Si guardò attorno, non c'era anima viva.

«Addio amico mio, è stato bello conoscerti.»

Inforcò la bici e sparì.

 

Dal canto suo Junsu stava ancora cercando di recuperare la ruota, che come animata di vita propria non accennava a fermarsi.

Improvvisamente scorse un fiume.

«Oh no no no, non pensarci nemmeno bastarda!» gridò il biondo cercando in tutti i modi di raggiungerla prima che accadesse l'inevitabile.

Plof.

La corrente risucchiò la ruota che sparì nelle sue acque.

Junsu arrivò al fiume e si buttò a carponi sulla riva cercando di scorgere qualcosa, ma il fondo era troppo profondo.

«Ah merda!» sibilò battendo un pugno a terra. «E adesso che faccio?»

Si guardò attorno rimettendosi in piedi.

«Yoochun!» gridò con le mani a coppa vicino alla bocca per amplificare il suono in direzione della stradina. «Si figuriamoci, quello come minimo è scappato a gambe levate.»

Tornò alla carcassa della bici. Arrivato di fronte si passò il dorso della mano sulla fronte, non faceva poi così caldo a quell'altitudine, ma la corsa in mezzo ai prati l'aveva fatto sudare abbastanza.

Senza pensarci troppo afferrò la mountain bike e se la mise in spalla dirigendosi verso il fiume.

Se proprio deve sparire, facciamo le cose fatte bene! Pensò convinto.

Raggiunto il fiume buttò anche il resto della bicicletta; si pulì quindi le mani sui jeans con espressione soddisfatta.

Improvvisamente il cellulare squillò.

Era Jaejoong.

Junsu spalancò gli occhi.

E adesso?!

Prese il cellulare e con un lancio degno di un giocatore di baseball lo buttò nel fiume assieme alla bicicletta.

Si distese infine sul prato all'ombra di un albero solitario, appoggiando il capo sulle mani incrociate sotto la testa. Chiuse gli occhi appisolandosi nel giro di pochi minuti.

'Notte...

 

Passarono venti, forse trenta minuti, quando una voce lo ridestò.

«Junsuuuu!!!»

Aprì le palpebre lentamente, per un attimo pensò di star ancora sognando.

«Junsu!!! Scappa!!!» gridò Yoochun sbracciandosi e correndo come un pazzo nella sua direzione.

Alle sue spalle il biondo, tiratosi velocemente in piedi, vide un SUV nero fermarsi sulla famosa stradina di ghiaia e Jaejoong scendere.

Il moro sorpassò Junsu lasciandolo indietro.

«Sa tutto!!! Muoviti!!!»

Tornò a guardare in alto. Jaejoong aveva tirato fuori dal bagagliaio del SUV una moto da cross.

«Sto ancora sognando vero?»

«Muoviti stupido! Lo sai che finchè non si calma è capace di tutto!»

 

E così i due ragazzi, non più tanto solitari, che si erano dedicati ad una tranquilla giornata di escursioni in bicicletta, finirono per dedicarsi al trekking da fuga.

   
 
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