Anime & Manga > Soul Eater
Segui la storia  |       
Autore: firephoenix    20/08/2013    7 recensioni
E se Blair, spinta da un irrefrenabile senso di altruismo, decidesse di aiutare Maka e Soul a smettere di litigare? Conoscendola userebbe di sicuro un metodo alternativo, no? :)
Storia a capitoli sulla mia coppia preferita (SoMa)
SPOILER capitolo 72
Buona lettura :3
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Blair, Maka Albarn, Soul Eater Evans | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Il metodo Blair'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Pov. Maka

Quando entrai nel retro del chupa cabras l'odore intenso di alcolici di ogni tipo mi mise quasi al tappeto.
Shinigami che olezzo...
Mi concessi qualche secondo per guardarmi attorno: la stanza era piccola, sostanzialmente un magazzino; colorata dello stesso rosa pallido del resto del locale era illuminata da una piccola finestra e stipata da scatoloni di ogni forma e grandezza contenenti alcol, alcol e... alcol lo avevo già detto?
Nauseante pensai disgustata, poi mi schiarii la voce.
«Blaair! Puoi venire un secondino?» starnazzai verso la porta che dava sulla stanza principale del chupa cabras.
«Uh? Chi sta chiamando la dolce Blair? Vado di là a vedere, ma tu aspettami qui! Nya!»
«Certo eheh!»
La voce di mio padre mi irritò ogni poro della pelle. Adesso tocca a Soul.
Blair entrò gongolando nella stanza.
«Maka-chaaan! Mi chiedevo proprio quando saresti arrivata! O forse dovrei dire arrivato» esclamò vedendomi con un aria di perfidia che mi ricordò tanto la priva volta che l'avevamo incontrata.
«Come si fa?» chiesi brusca.
«Nya?»
«Come si fa a tornare normali?»
«Uuuuh quello...» si batté ripetutamente l'indice destro contro le labbra facendomi innervosire «non te lo dico» squittì poi come illuminata da una grande idea.
«Che? Scherzi? Ti prego Blair non ne posso più! Non ne possiamo più!» forse ero passata alla tattica supplica troppo presto? Speravo di no.
«Fammici pensare......... no» si divertiva pure, la strega.
«Ma Blair il tuo scopo era quello di farci fare pace, no? E ci sei riuscita! Quindi non vedo il motivo di...»
«Chi mi dice che appena tornati normali non ricominciate a litigare?» mi interruppe lei con aria di superiorità.
«Io! Te lo giuro!» la implorai.
«Naaaaa»
Strinsi i pugni. Ok... “pazienza” non è decisamente il mio secondo nome.
«Dimmelo!» le puntai il dito addosso. Scosse la testa facendo ondeggiare i lunghi capelli viola.
«Ho detto dimmelooo!»
In risposta mi fece con la mano il gesto della papera che apre e chiude il becco.
Sbarrai gli occhi.
Nessuno fa il gesto della papera a Maka Albarn. Nessuno!
«Dimmelooooooooooo!» urlai a tutta voce tirandole un libro di 8 cm.
Blair miagolò il suo dissenso e, per evitare il Maka-chop più duro della sua vita, si trasformò in gatta e scappò via dalla finestrella.
«Torna qui! Dove scappi codarda!!!» le urlai dietro partendo all'inseguimento.
È veloce! Constati quando in meno di un secondo mi ritrovai di fronte al chupa cabras.
«Sooul muovi il culooo!» sbraitai senza fermarmi verso la porta d'ingresso in cerca d'aiuto.
Con la coda dell'occhio vidi l'albina correre fuori come indemoniata e raggiungermi.
«Dov'è?» mi chiese ansimando mentre svoltavamo un angolo.
«Proprio davanti a...»

Mi bloccai di scatto.
La strada che ci stava di fronte non era mai stata così vuota.

 

Pov. Soul

«Cazzo!» imprecai dando sfoggio alla mia finezza «Te la sei fatta scappare!»
«Scusami... io... deve aver usato i suoi poteri magici» lo sconforto era ben udibile nelle sue parole
«Coraggio! Non lascerò che il mio sacrificio con Spirit sia stato invano!» le appoggiai una mano sul braccio «Attiva la percez...»
«No...» teneva la testa bassa.
«No? Sai già dov'è? Andiamo allora!» le afferrai la mano, ma lei non mosse un passo. Sapevo già cosa stava per dire solo... non volevo che lo dicesse.
«No Soul è inutile. Non ce lo dirà mai» giocava con un sassolino rigirandoselo sotto la scarpa destra.
«Dai... Maka Albarn che si arrende? Non esiste» ghignai.
Tattica "simpaticone": fallita.
«Coraggio Maka! Non puoi arrenderti così!»
Tattica "supplichevole": fallita.
«Vuoi davvero rimanere uomo per il resto della tua vita?»
"Ricatto": fallita.
Sospirai. Rimaneva una sola tattica...
Afferrai con forza le sue spalle e calciai via il sassolino, obbligandola a guardarmi negli occhi.
«Ti voglio» Maka spalancò gli occhi «Voglio giocare con i tuoi stupidi e infantili codini da bambina fino a farmi male. Voglio stringerti tra le braccia e appoggiare il mio mento sul tuo capo. Voglio i tuoi Maka-chop, quelli originali. Voglio sentire le tue mani piccole, ma fottutamente forti, stringermi in battaglia. Voglio sentire la tua voce irritante quando ti lamenti di me e stancarmene, ma soprattutto ho un inconcepibile e innata voglia di baciarti come si deve probabilmente dal primo giorno in cui ti ho vista...» presi fiato e mi godetti le guance porpora del mio partner «...ma non posso farlo. Non finché non sei tu, non finché sei più alto e muscoloso di me, non finché sei... così... quindi Maka, ti sto maledettamente pregando di non arrenderti perché se lo fai ti prendo a calci nel culo fino a farti muovere e non potrai nemmeno usare la scusa del "le donne non si toccano" per fermarmi»
Silenzio. Il mio petto si alzava e abbassava ad alta velocità.
«Sai Soul...» trattenni il fiato «Maka-chop!»
Tattica “nuda e cruda verità”: obbiettivo centrato! Anche troppo...
Il dolore lancinante al capo mi fece girare la testa. Caddi per terra gemendo e Maka si abbassò alla mia altezza guardandomi negli occhi.
«Nessuno può minacciarmi di essere presa a calci nel culo» disse con aria severa poi le sue labbra si aprirono nel sorriso più sincero che avessi mai visto illuminarle il viso. Si alzò e mi tese il braccio.
«Coraggio andiamo a casa. Riusciremo a trovare Blair e a farci dire tutto me lo sento!»
Afferrai la sua mano e per un secondo, per un istante, mi sembrò di vedere una gonna scozzese e un paio codini svolazzare dietro di lui.

 

Mi avvicinai al tavolo della cucina, dove il mio meister stava seduto, per sbirciare -no, sbirciare non è cool- per fregare da sotto il naso di Maka qualunque cosa stesse scrivendo da mezzora. Le arrivai alle spalle e con nonchalance afferrai un foglietto di carta bianco da sotto le sue mani.
«Ehi!» sbottò lui indispettito cercando invano di riafferrarlo.
Lessi ad alta voce il frutto di minuti e minuti di pensieroso silenzio:
«”PIANO:”» il resto era composto da qualche schizzo a penna di un libo e da cornicette «Scherzi? Ancora con sta storia dell'architettare un piano?*» commentai poi.
«Ridammelo!» disse lui come un bambino a cui era stata sottratta una caramella.
«È tempo perso lo sai, in più non hai scritto nulla»
«Lo so...» fece poi con aria depressa immergendo il viso nelle mani messe a conca.
Feci per accartocciare il foglietto e proporle di ragionare insieme ad una strategia quando lui mi bloccò il polso spalancando gli occhi.
«Soul, guarda!»
«Cos..?» quasi lanciai il pezzo di carta sul tavolo per lo spavento; delle lettere viola stavano affiorando sulla superficie come scritte da una penna invisibile. Io e Maka ci sporgemmo e iniziammo a leggerle contemporaneamente.
«”Ciao piccioncini! Come ve la passate?”...» sentii la mia meister stringere i pugni sussurrando a denti stretti il nome dell'artefice della buffonata: Blair.
«”Vi propongo un aiutino. Nya! Il primo di voi due che prende il secondo libro del terzo scaffale della libreria dietro di voi tornerà normale. Per l'altro be... mi dispiace! Nya! Buona fortuna! La vostra Blair”»
Io e Maka ci guardammo allibiti, i muscoli tesi.
«Soul... lo sai che è solo l'ennesima presa in giro... vero?»
«Certo...»
Lo sguardo mi cadde sulla libreria alla parete dietro di noi. Notai il mio partner fare lo stesso.
Tornammo a fissarci. Potevo vedere il cervello del biondo fare i miei stessi ragionamenti.
Di fronte a me la sicurezza e il rispetto.
Dietro di me la salvezza.
Infine, la scelta.

Io e Maka scattammo contemporaneamente verso la parete.

 

Pov. Maka

Senza esitare colpii Soul alle spalle con un libro, facendolo cadere, poi lo sorpassai finendo a faccia in giù sul tappeto quando lui prontamente da terra mi afferrò il tallone tirandomi indietro.
«L'ennesima presa in giro, eh?» sputò rabbiosa l'albina «allora perchè non fai provare me?» con un calcio mi liberai della sua stretta cercando di rialzarmi.
«Non sprecherò l'unica possibilità di tornare me stessa!»
Soul tirò il tappeto facendomi cadere nuovamente poi mi passò sopra a gattoni diretto verso la libreria.
«Nemmeno io!»
«Eh no!» la afferrai per la vita schiacciandola sotto di me poi mi alzai tendendo la mano verso le copertine dei libri: quella rossa del secondo volume sul terzo scaffale sembrava brillare di luce propria. La sfiorai con la punta del medio quando Soul mi saltò sulla schiena atterrandomi per l'ennesima volta e cercando di usarmi come trampolino per raggiungere l'agognato tomo. Rotolai sul fianco facendole perdere l'equilibrio poi provai ancora ad allungare i braccio e gemetti constatando che da terra era impossibile arrivare al terzo scaffale. Mi sollevai, ma Soul si appese letteralmente a me ritrascinandomi con lui ai piedi della libreria. Ci rotolammo per un minuto buono tra graffi e gemiti cercando ognuno di liberarci dalla presa dell'altro finché non arrivammo ad una situazione di stallo: tenevo un braccio ancorato al fianco di Soul che, stando sopra di me, stringeva lo scaffale più vicino in modo che non lo potessi rigirare nuovamente. Le gambe erano un groviglio indistricabile, i bacini quasi incollati tra loro tanto erano vicini, i lunghi capelli nivei dell'albina ricadevano scomposti sul mio viso. Avevamo entrambi il fiatone.
Probabilmente se qualcuno ci avesse visto in questo momento sarebbe stato indeciso se pensare a del sesso sfrenato, che poteva benissimo essere, o a una guerra in piena regola, come era effettivamente stato.
Scoppiammo entrambi a ridere.
«Stiamo esattamente facendo il suo gioco, vero?» esalai sospirando.
«Tutto questo è molto poco fico»
«È stato piuttosto divertente in verità! Nya!» ci girammo entrambi verso la finestra del salotto. Blair se ne stava seduta sul davanzale in forma di gatta a guardarci mangiando popcorn.
«BLAAAAAAAAAAAAIR!!!!!» sbraitammo io e Soul in contemporanea sciogliendo quel doloroso abbraccio e fiondandoci alla finestra.
La gatta saltò dal davanzale con una risata cristallina, fuggendo.

 

 

 



*Soul fa riferimento a uno dei tentativi falliti che avevano usato per sconfiggere Blair quando ancora la credevano una strega.

 

Salve salvinooooo

Arieccoci con un altro inseguimento, eh? Proprio così!
Be... che mi dite? Non è successo un granché neanche qui alla fin fine... – perchè i miei capitoli mi sembrano sempre scialbi, sig :( – quindi vi lascerò dicendovi che il prossimo sarà l'ultimo capitolo. Resistete non dovrete patire a lungo!
Mi scuso poi per il ritardo, ma sono stata a Londra 5 giorni e non ho potuto scrivere :( *cioè ve ne rendete conto?! Sono stata a Londra 5 giorni!! Sul Tower Bridge dove c'è stata la prima battaglia con Free!!* Ok la smetto...
Ah si! Oh mi sono accorta che siete in 24 a seguire la mia storia! Vi stimo di brutto davvero! Ammiro la vostra pazienza e non sapete quanto mi fate felici!
Vi lascio con un disegnino!

XOXO
firephoenix e i suoi momenti sclero 

Image and video hosting by TinyPic
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Soul Eater / Vai alla pagina dell'autore: firephoenix