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Autore: Isennat    21/08/2013    1 recensioni
La Notte delle Luci è un evento che capita una volta all'anno e sarà la notte in cui due giovani si dichiareranno
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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E' la mia prima storia quindi abbiate pietà T^T è tratta da un racconto che sto scrivendo :) buona lettura
 
Lo spettacolo era iniziato: le fate avevano cominciato la loro danza annuale che segnava l’inizio dell’estate illuminando il lago con le loro variopinte e vivaci luci che emettevano i lori corpi mentre giocavano a ricorrersi esibendosi il eleganti movimenti e tuffi nell’acqua. Era uno spettacolo unico e stupendo che avveniva unicamente qui, sul lago Einary.
"Bello, vero?" gli chiesi entusiasta mentre volgevo il mio sguardo verso Lace. "Tutti gli anni io e il mio gruppo torniamo sempre qui a vederle." lui mi sorrise prima di tornare a guardare le fate che ora avevano iniziato ad intonare una delle loro canzoni in onore della stagione calda. Alle nostre orecchie, le loro voci suonavano come tanti piccoli campanellini e facevano risuonare la radura in cui si trovava il lago di una dolce melodia che attirava tanti piccoli animali.  
"Mai visto nulla del genere …" mormorò stupito e tornò a guardarmi "ho viaggiato in lungo e il largo il continente ma non ho mai visto nulla di così meraviglio." aveva uno sguardo malandrino, accentuato dai suoi brillanti occhi verdi che ora, grazie alle luci delle fate, sembravano ancora più luminosi e vividi. I capelli, folti e spettinati, già bianchi di natura, adesso sembravano argentati e catturavano tutte le luci. 
"Già, la Notte delle Luci è una leggenda conosciuta da tutti ma solamente pochi individui sanno dove questo fenomeno avvenga, rendendolo ancora di più uno spettacolo magico." 
"Non ho mica detto che mi riferivo a questo." lo guardai stupita e prima che potessi chiedergli cosa intendesse (non che fossi stupida, sapevo a cosa si riferiva, ma noi due litigavamo sempre, come cane e gatto, e non potevo crederci) mi ritrovai le sue labbra sulle mie. Fu un bacio leggero e veloce, quasi a contrastare il tono sicuro con cui si era fatto avanti. Mi guardò titubante, studiando la mia espressione, prima di avvicinarsi di nuovo per tentare un altro bacio. Gli saltai addosso. Erano mesi che non aspettavo altro, forse dalla prima volta che lo avevo visto. È vero che litigavamo spesso ma questo non toglieva nulla al fatto che fosse una persona unica e meravigliosa, una persona che non esitava ad aiutarti quando eri in difficoltà e sorreggerti nei momenti difficili. Gli eventi degli ultimi mesi ci avevano travolti come un uragano: il nostro incontro e la successiva fuga dal paese in cui viveva Lace, la folle corsa per la salvezza quando si sparse la voce dell’esistenza mia e degli altri elfi e la scoperta di una nuova e grande minaccia che si stava muovendo per sterminare la popolazione ci avevano stremati e questo era uno dei pochi momenti che potevamo goderci senza pensare al pericolo imminente.
Ci separammo ma i nostri visi rimasero vicini. "Ti amo." era la prima volta che gli sentivo usare un tono tanto dolce. "A volte odio ogni parola che dici e vorrei schiaffeggiarti ma non c’è proprio nessuno come te. Sei unica e hai stravolto la mia vita dal primo giorno che ci siamo visti ma nonostante questo so che la mia vita farebbe schifo se non fossi arrivata tu. Era da tanto che volevo dirtelo ma non ne ho mai trovato il coraggio, in particolare da quando è arrivato Rotir che non fa altro che girarti attorno e questo mi faceva imbestialire." lo guardai perplessa prima di scoppiare a ridere. 
"Rotir?" avevo iniziato a piangere a causa delle risate. "Tu sei fuori di testa! È il mio miglior amico e lo conosco da quando avevo tre anni e a causa di questa guerra ci siamo dovuti separare per più di anno,  è normale che passiamo tanto tempo insieme." smisi di ridere e gli sorrisi. "Non potrei mai innamorarmi di lui." lo baciai con dolcezza. "Anche perché io amo già qualcun altro."
"Posso sperare che questo “qualcun altro” sia un giovane e affascinante ragazzo dagli stupendi occhi verdi e che si trova qui con te?" sorrise come un bambino che aveva appena fatto una marachella. 
"Non sono sicura sull'aggettivo “affascinante” ma il resto corrisponde alla descrizione." ci baciammo di nuovo, questa volta con più sicurezza. "Ti amo."
  
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