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Autore: Michaelis Ashley Warblers    21/08/2013    1 recensioni
"Chi sono io per ostacolare il tuo destino? Nessuno. Io sono il mezzo attraverso il quale esso si compirà"
Cambiare è sempre difficile, ma se si ha accanto la persona giusta è più facile, ma questo non significa che non ci saranno ostacoli e difficoltà.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Burt Hummel, Kurt Hummel, Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Blaine/Kurt, Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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8. Just Married.

 
Domenica 3 Luglio. Ore 6:30 del mattino, il dormitorio dei Warblers alla Dalton Accademy è diventato un campo di battaglia. La causa scatenante di questa guerra? Kurt Elizabeth Hummel e la sua ansia prematrimoniale.
 
Alle sei del mattino Kurt aveva fatto il giro di tutte le camere in cui dormivano i Warblers invitati alle nozze, ovvero: Blaine, Thad, Trent, Nick, Jeff e Sebastian, non capì perché l’invito era stato esteso anche a lui, ma poco male quel giorno doveva essere perfetto.
 
Dopo aver imposto una rapida colazione a tutti i poveri mal capitati, Hummel si chiuse in bagno per circa mezz’ora per eseguire i suoi trattamenti di bellezza. Quando ne uscì non gli piacque la situazione: sei ragazzi distrutti, i loro corpi abbandonati contro ogni superficie possibile.
 
Sul viso di alcuni di loro, con particolare attenzione a quello di Sebastian, si potevano ancora vedere i postumi della sbornia di poche ore prima.
 
<< Tiratevi immediatamente su! Dovete svegliarvi! Abbiamo tantissime cose da fare: dobbiamo ripassare le canzoni per il matrimonio, dobbiamo prepararci. E oltretutto devo passare a preparare Carol. Oh bontà celeste non sopravvivrò mai a questa giornata! >> disse un Kurt Hummel fin troppo euforico per l’orario.
 
<< Chiudi quella bocca Lady Hummel. C’è gente che ha ancora dei postumi pazzeschi e non vuole di certo sentire le tue lamentele. >>
 
<< Sebastian, non essere così antipatico, capiscilo è un giorno importante per lui. >>
 
A quelle parole gli occhi di tutti si posarono su Thad, l’unico a non capire la gravità della situazione fu Blaine che esordì dicendo:
 
<< Thad da quando tu e Sebastian siete compagni di bevute? >>
 
Tutti i Warblers, compreso Jeff, guardarono stupefatti Blaine, come era possibile che non si fosse accorto del fatto che Thad aveva rimproverato Smythe e che quest’ultimo non aveva obbiettato. Di comune accordo decisero che quella mancanza di furbizia era dettata dall’ora.
 
<< Blaaaaaaaaaaaaaaine! Mi ero dimenticato di dirti che mentre io mi occuperò di preparare Carol, tu aiuterai Finn e mio padre a prepararsi, in due non sono nemmeno in grado di fare un nodo decente ad una cravatta >>
 
La voce di Kurt arrivò alle orecchie di Blaine che era troppo stanco per controbattere e finì per addormentarsi sul divano.
 
<< Blaine, alzati! Sono le sette e mezzo, siamo già tutti pronti, manchi solo tu forza. >>
 
L’ingrato compito di strappare Anderson dal regno dei sogni era stato dato a Trent, che impiegò mezz’ora a svegliarlo dati i suoi modi gentili e il sonno profondo dell’altro. All’ennesimo tentativo Nixon riuscì a strattonare più forte il bell’addormentato.
<< Mmmmmh >> riuscì a mugolare Blaine e si alzò.
 
Impiegò circa venti minuti solo per chiudere tutti i bottoni della camicia, il sonno era più forte di lui. Quando alle otto e mezza uscì dal bagno pronto un applauso investì la sua persona. Tutti avevano voglia di scherzare tranne Kurt che era in preda ad una crisi isterica. Odiava essere in ritardo sulla tabella di marcia.
 
I poveri canterini mattinieri provarono le canzoni fino alle nove e mezza, ma poi Blaine e Kurt dovettero lasciare la Dalton per recarsi, rispettivamente, a casa di Burt e di Carol.
 
Per Blaine fu semplice assistere Finn e Burt visto che erano autosufficienti, dovette aiutarli solo a fare il nodo alla cravatta e ad inserire il Frangipane nell’occhiello della giacca. Tutto questo richiese circa venti minuti, il che significa che erano in anticipo di due ore, decise di sdraiarsi sul divano, ma fu il suo errore più grande dato che si addormentò.
 
Per Kurt assistere Carol nel prepararsi fu la cosa più semplice del mondo dato che aveva studiato tutto nei minimi dettagli. Quando la sposa fu pronta telefonò a Blaine dicendo che potevano avviarsi verso il luogo della cerimonia.
 
Burt si trovava alla destra dell’arco di rose fatto montare per l’occasione insieme a Finn, il testimone, e il funzionario dello stato. L’attesa era snervante, a Kurt non era mai piaciuto fare tardi quindi nessuno riusciva a spiegarsi come mai la sposa non fosse ancora arrivata.
 
All’insaputa di tutti la sposa invece era arrivata, ma secondo Kurt un “leggero” ritardo di circa venti minuti avrebbe creato un’atmosfera ancora più romantica, il ragazzo aveva visto troppi film romantici e non ci si poteva fare nulla. Allo scadere del ventesimo minuto di ritardo, Hummel junior dette il segnale e la marcia nuziale cantata a cappella dai Warblers risuonò nell’aria.
 
Carol venne accompagnata all’altare da Kurt, il suo testimone. Prima di raggiungere Burt la sposa dovette attraversare un tappeto rosso steso nel prato con ai lati file di sedie bianche con fiocchi verdi oliva legati vicino e piccole composizioni di rose e frangipane a decorarle. Era lo scenario perfetto: il sole splendeva alto nel cielo, il prato, l’arco con le rose… Il ragazzo aveva fatto proprio un ottimo lavoro e si sentiva pienamente soddisfatto di se stesso.
 
<< Vuoi tu Carol Hudson, prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Burt Hummel? >>
 
<< Lo voglio >>
 
<< Vuoi tu Burt Hummel, prendere come tua legittima sposa la qui presente Carol Hudson? >>

<< Ma che domande certo che lo voglio. >>
 
<< Con i poteri conferitomi dallo Stato dell’Ohio, vi dichiaro marito e moglie lo sposo può baciare la sposa. >>
 
A quelle parole Kurt non resse più e si commosse, Blaine corse subito a porgergli un fazzoletto accuratamente preparato in precedenza. Mentre gli sposi si recavano presso il gazebo sotto il quale Kurt e Luiz avevano preparato i tavoli Jeff prese Nick per la manica della giacca e gli disse:
 
<< Immagini mai il mio matrimonio? >>
 
<< No Jeff, perché dovrei? >>
<< Perché sarei bellissimo arrivando all’altare danzando in un tutù di tulle rosa con in testa una corona e in mano una bacchetta magica. >>
 
<< Ecco. Adesso mi hai dato un altro motivo per non immaginare il tuo matrimonio. Non invitarmi ti prego, non voglio esserci, non puoi sottopormi a questa vergogna. >>
 
<< Come non vuoi esserci? Vorrei che tu fossi lo sposo vestito in calzamaglia bianca e una giacca principesca con dei decori azzurri e argento. >>
 
<< No Jeff, non mi presenterò mai se le cose andranno così. Preferisco la morte a questo scempio. Ho una reputazione io. >>
 
Nick rifletté su quelle parole: non si sarebbe presentato in calzamaglia, ma in abiti normali lo avrebbe fatto volentieri.
 
La giornata passò troppo in fretta e tutti erano felici.
 
Il compito di chiudere la serata spettava a Blaine che cantò Teenage dream, dedicandola a Kurt.
 
Quella dedica smosse nei due molte cose, ma questa è un’altra storia.


Note dell'autore.

Come sempre sono doverosi i ringraziamenti a chi segue, legge, chi recensisce ma soprattutto a chi beta: KlaineItachi.
Per qualsiasi cosa mi trovate sulla mia pagina autore :)
Alla prossima.

   
 
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