Pioggia d’amore
Aspetto.
I miei occhi vogliono
illuminarsi,
la mia testa vuole
girarsi
e vedere te, che sei
piovuto come
una piccola goccia di
pioggia.
E io ti ho notato, tra
miliardi di
chicchi cristallini, che
prima baciavano
il cielo, e poi si
infrangevano a terra
per mano dello stesso
amante proibito.
Ti ho visto, e mi è
bastato uno sguardo
per capire che tu eri
quella minuta fonte
che cade e non cade,
che brilla, vive, piange,
ma allo stesso tempo
che contagia tutte le
altre con la sua voglia di vivere.
Sapevo che tu non
avresti potuto infrangerti...
o meglio non avresti
dovuto.
Corsi, disperatamente,
e ti afferrai.
Ti strinsi tra le mie
mani, e giurai che
ti avrei protetto per
sempre.
Ma tu eri pur sempre
acqua.
E l’acqua è libera,
corre, salta, e scorre.
E tu sfuggivi dalle
mie mani, perchè,
facendo onore al tuo
elemento,
rimanevi sempre indomabile.
E i miei palmi ti
bruciavano,
ti davano fastidio,
perchè tu eri fresco
mentre io bollivo di
desiderio, forse troppo per te.
Così ti lasciai
andare.
Tu scivolasti subito
via, felice, libero,
così come ti vedo
tutt’ora.
Ma una promessa
accarezza le mie speranze:
anche se non posso
toccarti,
continuerò a guardarti, a
vegliare su di te,
perchè è stato tutto così
improvviso,
ma bellissimo e
indimenticabile.
Il mio cuore è un
vortice d’emozioni
quando passi vicino a me,
anche se non c’è mai stato
nulla.
Solo un tenero gioco
di sguardi,
il mio e il tuo che
s’incontrano,
e parlano di quanto sia
bello l’amore.
Ma sono incerta angelo
mio,
perchè forse gli occhi che
celano desiderio
sono soltanto i miei.
Il mio pensiero si
muove con te,
poichè il mio corpo non può
farlo,
causa :una stupida
convenzione sociale.
E ti osserverò sempre
da lì,
dal fondo di quella
stanza
dove tu ogni tanto
getterai uno sguardo
casuale o d’amore che sia.
Io Aspetterò.