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Autore: biberon    21/08/2013    4 recensioni
“Abbiamo dovuto farlo.” Disse la madre di Gwen con gli occhi lucidi.
“Ma è una ragazza dolcissima! Gentile, bella, educata, spiritosa! È una mia grande amica!”
“Capiscici, Duncan, ti prego. Lo facciamo per proteggerti!”
“Da cosa?!”
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Duncan era un ragazzo punk, forte, intraprendente, ribelle, ma buono.
Courtney era una ragazza bella, ordinata, intelligente, intraprende e dolce.
Gwen era una ragazza sola.
Lei era diversa, lei era un pericolo …
Ma lei voleva solo qualcuno, qualcuno che l’apprezzasse e l’amasse, qualcuno … lo voleva disperatamente, con tutta se stessa.
Ed era pronta a fare qualsiasi cosa per averlo.
Genere: Horror, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen | Coppie: Duncan/Courtney, Duncan/Gwen
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Contesto generale
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Angolo dell’autrice: Avvertimento:
Questo è solo il prologo, spiegherò tutto meglio nei prossimi capitoli. Se siete fan di Gwen o della dxg per favore non criticate, comunque Gwen non è un’assassina, non l’ho fatta così malvagia. Capirete tutto più avanti. Un caro saluto alla mia cuginetta mati e un bacio e tanti biscottini a Giulia.

 
 
 
 
 
 
 
 
Prologo:
C’era una volta una bella ragazza di nome Courtney Barlow.

Aveva dei capelli castani lunghi fino a metà schiena, grandi occhi da cerbiatta neri come l’ebano, labbra carnose e pelle abbronzata, origini ispaniche.
Il suo naso perfetto era decorato da graziose lentiggini scure.
Di solito portava un paio di leggings verdi attillati, dei sandali con un leggero tacco a zeppa e una camicetta bianca, copera da un golfino grigio.
Era molto bella.


Era fidanzata con un ragazzo punk, Duncan Nelson.
Era un ragazzaccio, ma in fondo aveva il cuore d’oro.
Aveva dei capelli neri morbidi, una resta verde brillante, un sorriso beffardo, occhi azzurro ghiaccio e fisico mediamente muscoloso.
Portava quasi semppre una t-shirt nera con un teschio, dei jeans a vita molto bassa e delle scarpe da ginnastica.
Il suo accessorio principale era un collare borchiato che non toglieva mai.


Avevano deciso di andare a vivere insieme dopo quattro mesi di fidanzamento.

Non volevano sposarsi, ma semplicemente si amavano.

Avevano entrambi 19 anni quando comprarono quella villetta in campagna con l’aiuto dei genitori di Courtney.

Vivevano in Canada.

Nonostante le loro diversità i due vivevano molto bene insieme: si amavano, lui la chiamava “la mia principessa”, litigavano spesso ma poi facevano subito pace.
Erano così innamorati da aver deciso di comprare una casa a diciannove anni ed andare a vivere da soli, anche perché il padre id Duncan era stato arrestato e la madre si voleva trasferire in Europa.

Chi poteva rovinare tutto, se non un’altra ragazza?

Fu proprio così.

La ragazza in questione si chiamava Gwen.

Viveva  in campagna con la sua famiglia, ed era molto depressa perché non aveva nessuna amico.

I suoi genitori la tenevano segregata in casa perché avevano paura di lei, credevano che fosse diversa, per via di alcune cose che succedevano quando lei era presente.


Un giorno, per esempio, stavano ristrutturando il tetto della loro casa.

Gwen era andata a vedere gli operai addetti al camino, e nel momento stesso in cui era arrivata lei il capo operaio aveva insultato sua madre. Allora le lo aveva guardato male, e subito dopo lui era caduto dal tetto.

I medici avevano detto che era caduto e morto perché il suo cuore si era inspiegabilmente fermato.

Erano successi una ventina di casi del genere da quando Gwen era bambina, così la tenevano rinchiusa.

Non dissero a nessuno che era nata, la madre partorì in casa.

Quando era nata, non l’avevano denunciata all’anagrafe.

Nessuno sapeva niente.

Era come se quella bambina non fosse mai esistita.

Non l’avevano mai fatta uscire, solo di notte.

Non aveva amici o amiche e non aveva mai visto un ragazzo che non fosse suo fratello.

Immaginatevi la  sua gioia quando venne a sapere che ben presto avrebbe avuto dei nuovi vicini!

DOVEVA conoscerli assolutamente.

No, lei non gli avrebbe fatto nulla, non li avrebbe …

Non avrebbe fatto quello che faceva agli altri.

Sarebbero stati la sua migliore amica e il suo primo fidanzato.

Gwen realizzò ben presto che voleva quei due con tutta se stessa, e anche di più.

Forse era una pazza, forse era per questo che la tenevano in casa oltre agli incidenti.

Già, Gwen era ossessiva.

Quando si fissava su una cosa non se la scordava più.

E lei si era fissata su quei due.

Li avrebbe inseguiti anche in capo al mondo, se avesse dovuto.

Voleva condividere con la ragazza trucco, smalto, pettegolezzi, storie, risate, battute, film …

E con lui voleva provare tutto ciò che non aveva provato con i ragazzi.

A cominciare dal vero amore. 
   
 
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