Anime & Manga > Bleach
Segui la storia  |       
Autore: MIKYma    26/02/2008    7 recensioni
I personaggi di Bleach sono giunti finalmente sulla terra, ma agli occhi dei semplici mortali risultano essere leggermente diversi da come amiamo pensarli...Tra un Renji - le combino tutte io - , un Shuei che pensa di essere un palo, una Matsumoto alla ricerca dell'amichetta perfetta per il suo capitano e un Byakuya che frena i suoi istinti omicidi, rimarrà mai spazio per un po' di serietà? ...certamente no! XD
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
FANFICTION

Giuro, è stato davvero un caso.

Giuro, davvero è stato un puro caso, qualcuno direbbe culo, ma io mi limito a dire...caso!

Non so se vi siete mai chiesti "Cosa farebbe X al posto mio?" "In quel momento Y cosa avrebbe fatto?" "Z lo avrebbe picchiato o avrebbe tirato avanti, dritto, senza nemmeno dargli retta?".

Ecco, a volte io mi pongo queste domande.

Lo so, sarò matta, me lo ripetono ogni giorno le mie compagne di scuola quando parlo di tutte le mie vite immaginarie: dentro un libro, dentro un manga, dentro un film...ebbene, e se io vi dicessi che quello che mi è successo riguarda una di queste cose?.

Logico, non mi credereste...neanche io mi crederei se non ci fossi stata in quel momento....ovvio che c’ero, se no non mi avrei creduto...no, non è questo il punto, ma fa nulla...

Certo che le cose che mai avresti voluto arrivano sempre nei momenti, come dire, meno gradevoli.

Ecco, quel giorno era un giorno così, stavo tornando a casa da sola, Iryu e Yurin erano andate a teatro, e io mi apprestavo a voltare l’angolo vicina a casa, un posto poco più che deserto, non vola neppure una mosca, troppo impaurita dal gatto dei miei vicini.

Maledettamente mi si era slacciata una scarpa e camminavo come una zoppa per evitare di inciampare nei miei stessi lacci, sarebbe stato troppo imbarazzante cadere, anche se non c’era nessuno.

Appena mi piegai per allacciare la scarpa stufa di camminare così, cosa vidi? Una goccia d’acqua cadere per terra.

MIAO! Io odio l’acqua! Soprattutto se vado in giro senza ombrello!

Dimenticai di allacciarmi la scarpa e corsi verso il portone di casa a tutta velocità, attraversando la piccola stradina e cercando di fare il nuovo record dei 100 metri a ostacoli tra le macchine mentre la pioggia cadeva sempre più forte.

L’avete già capito, no?.

Vi faccio una semplice addizione per capire.

Imbranata cronica a correre + terreno bagnato + scarpa pericolosamente slacciata =...sono caduta a terra come un salame.

Già, già...proprio distesa a terra come morta! Se ci fosse stato qualcuno si sarebbe messo a ridere, meno male che c’era solamente il gatto dei miei vicini!.

Almeno in un primo momento pensai così.

Rimasi qualche secondo a terra, non riuscivo a muovermi, qualcosa mi aveva offuscato la vista, le goccioline d’acqua entrarono fastidiosamente nel mio orecchio. Mi sentivo stanca.

"Credi che sia viva?".

Quella domanda posta così, a bruciapelo mentre sbattevo le ciglia e ricominciavo a vederci qualcosa, mi fece sentire un’idiota. Come si fa a credere che possa morire per una cosa del genere?!.

"Taci, non vedi che sbatte le ciglia...al massimo è rimasta paralizzata".

Eccone un altro...no, sto bene , volevo dire ad entrambi, ma la voce non mi usciva e sbattendo ancora le ciglia mi sentii un po’ bagnati i capelli. No, non solo bagnati, ma come se un liquido più denso si stesse allargando sotto di me e mi sporcasse tutti vestiti. Mi sentivo appiccicaticcia.

Non ci volle molto per capire cosa fosse.

"Aaaah! Ma è sangue!" disse ancora il primo ragazzo come schifato.

Lo avrei preso a botte, se solo fossi stata in piedi lo avrei ridotto come ero io.

"Cosa dovremmo fare?" chiese sempre lui. Ok, lo avevo classificato come un idiota già dal primo momento che lo avevo sentito parlare, poi, capendo in seguito chi fosse, non mi sarei stupita di me stessa.

"A-Aiuto" dissi a stento, cercai di muovere la mano e la sentii intera: era un buon segno, avrei potuto spaccargli il naso con quella.

"Dovremmo chiamare Urahara, ma mi sembra fatica sprecata...la sua anima si sta riprendendo" disse il secondo ragazzo avvicinandosi a me.

"Certo che cadere così...". Ancora quello, se la proprio stava cercando...

Dopo quelli che mi sembrarono mesi i miei occhi si ripresero del tutto e la sensazione di appiccicaticcio scomparve. Mi alzai da terra lentamente senza avere ancora la forza di guardare davanti a me. La pioggia scendeva ancora e la cosa mi dava fastidio, enormemente fastidio.

"Meno male che ti sei ripresa!" disse il secondo ragazzo con voce simpatica, l’avevo rivalutato.

"Già, più che altro perché è ora di andare, no Ichigo?".

In quel momento non ci volle molto per capire cosa mi era passato per la testa e che cosa aveva frenato le mie azioni.

Avrei voluto prendere a botte quel tizio, dargli una bella lezione, ma al sentir pronunciare la parola mi sentii morire, astrattamente parlando.

Alzai gli occhi senza pensare minimamente a che figura avrei potuto fare con quegli occhi da pesce lesso e fissai le due figure davanti al mio cancello, poco distanti da me.

Il primo era davvero Ichigo Kurosaki, il ragazzo di Karakura di 15 anni, tanto forte, tanto carino, tanto simpatico e con quegli splendidi capelli arancioni che io, personalmente, adoro.

E il secondo era davvero, e di ciò al momento non rimasi tanto contenta, Abarai Renji, tenente della 6° compagnia, giovane rosso fiammante con tatuaggi a destra e a manca, insomma un tipo particolare.

Come vi ho detto i miei occhi da pesce lesso risultarono davvero strani perché sia Ichigo che Renji mi guardarono straniti e poi si guardarono senza capire.

"Ichigo Kurosaki...e Abarai Renji?!" dissi senza pensarci, non avevo ancora valutato bene la cosa, non sapevo ancora se era uno scherzo o semplicemente due cosplayer. Mi abbandonai a quell’affermazione senza pensarci.

I due mi guardarono ancora. "S-si...siamo noi" dissero. "Come fai a conoscerci?" chiesero, Ichigo sembrava molto stupito dal fatto che io conoscessi Renji, forse perché il ragazzo era in veste di shinigami sulla terra e quindi non per girare e conoscere gente.

Io mi limitai a fare qualche passo indietro e a ricadere a terra, maledetta scarpa.

Subito mi rialzai, ma sentii un freddo intenso dietro le mie spalle, non ebbi neppure il coraggio di voltarmi e al solo sentire quelle parole avrei voluto nascondermi, peccato che non ci fosse nulla dietro cui sparire.

"Abarai, Kurosaki" la voce fece una lieve pausa "Cosa ci fate qui? L’hollow doveva essere sconfitto da voi, e invece sono dovuto andare io".

Mi sentii male anche quando Renji pronunciò quel nome. "Ci scusi capitano Hitsugaya".

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: MIKYma