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Autore: MelanieWrites    22/08/2013    1 recensioni
Cassandra incontrerà Justin per puro caso.
Uno scontro.
La perdita di un oggetto caro.
Il destino.
La scoperta dell'amore.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cassandra guardava fuori dal finestrino dell'automobile.
Osservava ogni minimo particolare, dall'anziano signore che camminava stanco alla bambina che teneva forte la mano della mamma.
La ragazza sospirò malinconica; un attimo prima aveva salutato tutte le sue amiche e ora si trovava sull'auto diretta all'aereoporto.
Poi sorrise fiera: una vacanza così, di certo, non se l'era mai immaginata.


Attenzione. I passeggeri del volo diretto all'aeroporto di Santa Barbara, in California, sono pregati di recarsi ai posti di partenza. Grazie.
Cassandra era agitatissima, si trascinava le due valigie con passo svelto seguendo i suoi genitori che trasportavano entrambi i bagagli stando attenti a non perdere di vista Giorgio, suo fratello minore.
La sedicenne, nel frattempo, parlava con le sue amiche Noemi e Stella alle quali aveva chiesto di passare con lei la vacanza dato che possedeva due biglietti in più. Nella foga dell'aeroporto e in preda alla paura di perdere l'aereo,
Prese a camminare molto più velocemente di prima, seguendo le sue amiche e cercando di non perderle di vista.
Era quasi giunta al punto di imbarco quando si scontrò con un ragazzo che le fece cadere un braccialetto a cui lei teneva molto.
Il ragazzo, che aveva il viso coperto da un paio di occhiali da sole scuri e da un cappuccio nero, lo raccolse senza riuscire a restituirglielo dato che tutta la gente che aveva attorno lo spronò per l'ennesima volta a darsi una mossa, mettendosi tra lui e la sedicenne confusa e conducendolo a passo veloce lontano da lei.


Cassandra rimase immobile per qualche secondo, mentre la gente le passava accanto poi, la voce quasi meccanica che annunciava il volo in partenza, la riportò alla realtà e fu così che salì sull'aereo cercando di lasciarsi alle spalle ciò che le era appena accaduto.
La situazione però non le andava giù, quel bracciale era troppo importante per lei e il fatto che le fosse stato portato via quasi per sbaglio la faceva infuriare.
"Cassandra! Cassandra, si può sapere che cosa ti prende?" disse Stella sventolando una mano davanti all'amica che guardava fuori dall'oblò dell'aereo ormai già in volo. "Eh? Non ho niente..."
"Andiamo, si vede che c'è qualcosa."
"Il fatto è che prima di salire sull'aereo mi sono scontrata con un tipo strano e mi è caduto il mio braccialetto porta fortuna e lui l'ha raccolto ma prima che potesse restituirmelo è stato spinto via da un gruppo di uomini grossi e alti e non me l'ha più restituito."
Cassandra aveva quel braccialetto da quando aveva 12 anni, era importante per lei perchè le era stato dato da sua nonna poco prima di andarsene, lasciandole anche un grande vuoto dentro. I suoi genitori erano sempre stati costretti a viaggiare molto e sua nonna era come una seconda madre per lei, per questo ci teneva molto.
"Magari quel ragazzo è l'uomo della tua vita" disse Noemi convinta.
Cassandra rise, lei non credeva al destino; aveva creduto fin troppe volte nelle casualità e ora non ci sperava più ma con quella vacanza era decisa a cambiare, a diventare la ragazza sicura di se che non era mai riuscita ad essere e quella era un'occasione perfetta.


Avvisiamo i passeggeri che tra meno di dieci minuti saremo arrivati.
La voce meccanica proveniente dall'altoparlante dell'aereo sveglò le ragazze che, non appena capirono la situazione, si guardarono con un sorriso a trentadue denti: non vedevano l'ora di mettere i piedi sul terreno americano.
Dopo dieci minuti esatti l'aereo atterrò e le sedicenni, non appena scesero, non riuscirono a trattenersi dal gridare e abbracciarsi.
Poi presero le valigie ed entrarono nell'areoporto per dirigersi verso l'uscita principale.
Cassandra era talmente contenta che si era quasi dimenticata dell'inconveniente successo 13 ore prima ma la vista di un paio di supra rosse glielo fece ricordare.
"Non ci credo, è lui. Aspettatemi fuori!" Stella e Noemi si guardarono senza capire mentre la loro amica si allontanava quasi di corsa in mezzo al trambusto e chiedendo un gentile "Excuse me" per farsi largo tra le persone.
Cassandra gridava al ragazzo di fermarsi cercando di farsi sentire e di raggiungerlo ma con scarsi risultati. Aveva il fiato corto ma voleva a tutti i costi che le fosse restituito il braccialetto.
"Ehi tu, aspetta!" urlò la ragazza riuscendo ad attirare per un attimo la sua attenzione prima che i grossi uomini si misero dietro di e, non appena furono usciti dall'aeroporto sparirono quasi nel nulla.






Ciao a tutte! 
Questa è la mia prima storia. Come vedete il primo capitolo è quasi un'introduzione e se vi è piaciuto seguite la mia storia e scrivetemi qualche commento così saprò cosa ne pensate! 
Grazie mille :)
  
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