Until you see, how
could you believe?
By Niamh
N.b. "Tutti i
personaggi di questa storia sono maggiorenni e non mi appartengono, gli eventi
non sono accaduti realmente e questa storia non è scritta a scopo di lucro")
Donald &
Invitano Robert Edward McCracken e William Roy Francis
a
partecipare alla gioia del proprio figlio, Gerard Arthur Way
&
di Frank
Anthony Iero, figlio di Linda
per la
celebrazione del loro Matrimonio,
Lunedì Ventisette
Agosto Duemilasette, alle undici,
alla Chiesa
Episcopale di Sant Nicholas,
a Newark,
New Jersey.
Seguirà
cena e rinfresco al ristorante Silvership, a Caldwell, New Jersey
* * *
Le caramelle alla fragola: Bert McCracken & wiL Francis
Bert scese
sbadigliando le scale a chiocciola del suo appartamento a Venice
Beach, una zona di Los Angeles, California.
Si
diresse in cucina.
Nonostante
fossero le due di pomeriggio aveva davvero fame.
E
soprattutto, un gran mal di testa.
Aprì
lo sportellino della credenza tirando fuori un’aspirina e prese una tazza, versandoci
dentro del caffè freddo. Poi inghiottì la pastiglia bevendoci sopra il caffè.
Afferrò
il pacchetto con i biscotti con gocce di cioccolato all’esterno, si versò
dell’altro caffè e cercò le sue caramelle gommose.
Le
aveva trovate in un piccolo discount a Tyler, in Texas, qualche mese prima,
quando era in tour con la band.
Erano
diverse da quelle che si trovavano nei Wal Mart di LA perché queste avevano proprio il succo di
fragola che usciva quando le schiacciavi con i denti.
Insomma,
ne era diventato dipendente.
Addirittura
non fumava la sua sigaretta mattutina se non aveva ancora il gusto della
caramella gommosa in bocca.
Per
non rimanere senza aveva preso qualcosa come trenta
pacchettini e gli aveva infilati in un mobiletto di fianco alla lavastoviglie.
E’
solo che, dopo circa sessanta giorni sotto il sole estivo della California, il
rosa acceso delle caramelle stava cominciando a sfumare verso il giallo e anche
il gusto era diventato più aspro.
E,
come se non bastasse, erano diminuite vistosamente.
Grugnì
incazzato accendendosi una sigaretta e prendendone solo una per quella mattina,
così da tenerne da conto il più possibile, perché prima di qualche mese
sicuramente non sarebbe tornato a Tyler.
Alla
fine perché buttarle via?
Finchè non gli spuntavano le gambe e cominciavano a correre dietro
a Jepha, andava tutto bene, no?
Dopotutto
in Italia alcuni formaggi sono trattati con la muffa, perché avrebbe
dovuto preoccuparsi per una leggera fermentazione di zuccheri?
Andò
in salotto, dove il suo ragazzo, tale William Francis, stava guardando a tutto
volume Il Re Leone, cantando le canzoni e incitando Simba a correre il più
velocemente possibile per non essere travolto dagli gnu.
-Ma
che diavolo hai? E’ la manifestazione gene della scemenza?- domandò addentando
un biscotto e sedendosi accanto a lui.
wiL approfittò della
vicinanza per rubargli un biscotto.
Non
aveva proprio nessun rispetto.
-Bene
alzato!- commentò l’altro cantante alzando un sopracciglio –Sono le due e
mezza-
-Due
e venti- lo corresse Bert sbuffando e aspirando un
nuovo tiro dalla sigaretta. –E comunque no. Non è stato per niente un buon
inizio di giornata-
-Come
ti pare- concluse wiL riportando lo sguardo sullo
schermo.
Bert sospirò spegnendo la sigaretta nel portacenere.
Dopotutto
poteva fare un’eccezione e tornare di buon umore, per quella volta.
Alla
fine non era colpa di wiL se le caramelle stavano
finendo, se aveva mal di testa e se wiL, nonostante la sera prima fossero usciti e Bert in quel momento avesse dei postumi della sbornia così
forti da avere voglia di farsi incornare da uno yack
dell’Himalaya piuttosto che sopportare un minuto ancora quell’agonia,
continuasse a fare casino.
No,
in realtà quello era colpa di wiL, ma era addirittura
disposto a perdonarlo, perché, sarà per colpa della micidiale accoppiata
caffè/aspirina che aveva appena preso, sarà per colpa dei postumi, quella
mattina Bert McCracken era
in vena di coccole.
Ebbene
sì.
E
non solo di fare sesso sfrenato in ogni angolo della casa (anche se, se fosse
capitata l’occasione, di sicuro non si sarebbe tirato indietro) ma anche solo
di guardare la tv con wiL.
Assurdo,
vero?
Gli sorrise e lo baciò, infilandogli delicatamente la lingua
nella sua bocca.
E,
mentre wiL gemeva, Bert
allargò gli occhi dall’orrore.
Fragola
acida.
Ecco
di cosa sapeva la gola di wiL.
-Amore…
ma hai per caso mangiato le mie caramelle?-
wiL deglutì spaventato,
spostando lo sguardo da una parte all’altra della stanza in cerca di una via di
fuga.
-N-no… Certo che no.. C-che..
che cosa te lo fa pensare?-
-Forse
il fatto che nella tua bocca c’è ancora il loro sapore?!-
ringhiò Bert mentre la vena che aveva sul collo si ingrossava
a vista d’occhio.
-Volevo
sapere che cosa hanno loro che io non ho!- esclamò wiL
alzandosi in piedi e andando verso la cucina. -Cerchi… cerchi sempre loro… alla mattina, dopo pranzo… ci sono sempre loro nei tuoi
pensieri!- continuò afferrando il pacchetto. Passò vicino al tavolo e afferrò
una piccola busta, per poi correre verso il loro bagno al piano superiore e
fermarsi davanti alla tazza del water.
-Gerard, il tuo cazzo di migliore amico si sposa! Ti ha
mandato l’invito e io l’ho lasciato sul tavolo per far
si che tu lo vedessi, ma eri troppo impegnato a cercare quelle maledette
caramelle! Ti stanno allontanando da me! Sono il demonio!- esclamò facendole oscillare sopra la
tazza.
Bert si portò una mano davanti agli occhi terrificato. –wiL, ti prego, fai attenzione,
stanno cadendo..-
-E
adesso scegli, Robert McCracken,-
continuò con tono autoritario. –O me o queste
caramelle. Uno di noi deve sparire perché questa casa non è abbastanza grande
per entrambi-
E
fu solo questione di un attimo che sacchetto scivolò dalle mani di wiL per finire direttamente nel water.
-Noooo!- esclamò Bert buttandosi verso la
tazza e mettendosi le mani nei capelli dalla disperazione.
-Oh,
cazzo. –commentò wiL grattandosi la tempia.
–Ottureranno tutto, mi toccherà chiamare l’idraulico-
-Maledetto!-
gridò Bert scagliandosi contro di lui e battendo i
pugni sul suo petto, facendo cadere sia se stesso che
il suo ragazzo. –Eri geloso! Tu le odiavi quando loro non avevano fatto nulla!
Erano innocenti! La loro unica colpa era quella di
essere così dolci… e buone… e di avere un ripieno così squisito-
-Senti- sospirò wiL, stanco di
quella scenata. –Vuoi che te le riprenda?-
Bert fece gli occhi da cerbiatto e cominciò ad annuire
convulsamente. –Sììì, per favore-
-E
così Gerard si sposa?- domandò mentre wiL annuiva
tirandosi su le maniche della maglietta.
Sorrise.
Erano
così prevedibili. Da quando stavano insieme?
Cinque,
sei anni? E per quanto tempo si erano frequentati prima?
Era
chiaro dalla prima volta in cui si erano visti che ci sarebbero cascati.
E
Bert non sarebbe stato un amico degno di questo nome
se non avesse reso interessanti almeno i loro ultimi giorni da single.
wiL prese un’ asciugamano,
tentando di asciugarsi il braccio. A quanto pareva tirare fuori quelle
caramelle era un’impresa disperata. Un po’ come pensare che Bert
non se ne uscisse con un idea delle sue.
-wiL… ho deciso! Dobbiamo
organizzare l’addio al celibato per quei poveri tapini-
Infatti…
To Be Continued..
[NdA: Ecco, come vedete i
casini me li cerco da sola xDD
Il
fatto è che con 30 Giorni mi sono divertita davvero un
macello (soprattutto negli ultimi capitoli), e ora sta finendo, e così ho
deciso di provare con uno spin-off, anche se in realtà è solo una scusa per
scrivere ancora cose demenziali xDD.
Che
cosa è successo quando tutti questi personaggi hanno ricevuto l’invito alle
nozze?
Ogni
capitolo “analizzerà” come hanno reagito gli invitati xDD
Naturalmente
questo capitolo non m i è venuto per niente come mi
aspettavo, ma cercherò di rimediare con i prossimi.
Notare
che non ho ancora deciso un’ipotetica trama, quindi potrebbe durare
all’infinito xDD (ma anche no! xD)
Il
titolo è un pezzettino di Savior dei 30 Seconds To
Mars (live quella canzone è awwwh ♥♥♥♥)
Grazie
a chiunque leggerà/commenterà questa cosa ^^]
Cheers
Fede.