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Autore: Canto_del_Lupo    22/08/2013    6 recensioni
Haymitch Abernathy, ha un problema con l'alcol. Lo sappiamo tutti, no?
N.B. non prendete sul serio questa cosa, non ha un senso e non so neppure da dove sia uscita.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Haymitch Abernathy
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiamo Haymitch Abernathy, e sono un alcolista.

 

Haymitch Abernathy, avrebbe preferitto gareggiare venti volte di fila negli Hunger Games, piuttosto che rinunciare all'alcol.
Eppure non aveva scelta: l'aveva promesso a Katniss e a Peeta.
A quegli idioti di Katniss e Peeta, che non lo avrebbero lasciato in pace finché non avesse rimediato a quel suo piccolissimo vizio.
Era vero, a volte beveva.
Okay, diciamo pure spesso.
D'accordo: sempre.
Non era certo di come fosse finito in quell'abisso senza fondo, ma non era sicuro nemmeno di diverse altre cose. Una tra le tante, per esempio, da quanto tempo non fosse sobrio.
Beh, in quel momento lo era. Purtroppo.
Regalò un'occhiata torva al panino che aveva deciso di mangiare prima del famigerato incontro che gli avrebbe cambiato la vita. O, almeno, così aveva detto Katniss, spingendolo fuori dalla porta di casa.
Che diamine. Era stato buttato fuori di casa, dalla sua casa, tra parentesi, da una ragazzina e dal suo finto fidanzato.
E lui era troppo sobrio per trovare una soluzione brillante a quella spiacevole situazione.
Incrociò le braccia e lanciò un'occhiataccia al piccolo edificio di mattoni che si trovava davanti.
Centro di Ritrovo per Alcolisti Anonimi.
Che poi, tanto per dire, non erano neppure anonimi.
Chi se ne importa delle promesse.
Girò i tacchi e fece per tornarsene indietro, quando una vocetta acuta ed irritante lo costrinse a voltarsi di nuovo.
Effie Trinket, più pungente di uno sciame di aghi inseguitori, si trovava a pochi passi da lui.
Ti prego, non quella lì.
-Dove stavi andando, Haymitch?- gli domandò, incrociando le braccia in un gesto a mo' di "ti ho beccato".
-Ehm- fu tutto ciò che gli uscì dalle labbra, prima che Effie l'afferrasse per la manica della giacca e lo spedisse all'interno dell'edificio, sibilando che un uomo grande e forte quanto lui, non avrebbe dovuto avere paura del Centro di Ritrovo per Alcolisti Anonimi.
Ma lui non aveva paura di una costruzione.
Aveva il terrore di che cosa gli avrebbero fatto quelli dentro.
Cose orribili.
Cose crudeli.
Cose che altri esseri umani neppure potevano immaginarsi.
Là dentro, avrebbero tentato di farlo smettere di bere.








Okay, lo so: vi ho fatto sprecare tre minuti della vostra preziosa vita a leggere un qualcosa di altamente nocivo alla salute.
Vi chiedo umilmente perdono ç.ç
Se volete uccidermi, vi prego, fate che la mia morte sia rapida ed indolore.
Graaazie :3

  
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