Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Ricorda la storia  |       
Autore: waytotheend    27/02/2008    3 recensioni
Cosa si prova ad essere la ragazza della porta accanto? cosa a conoscere da una vita quella che poi diventa una rock star? e se l'amore crea intrecci?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gerard Way, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Wecome To PageBreeze


  'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'

Wecome To PageBreeze

 

Capitolo 1

Amy p.o.v

Finalmente dopo un anno e mezzo lo avrei rivisto.
Non mi sembrava vero che finalmente avevano deciso di fermarsi dal tour e di tornare a casa dopo così tanto tempo.
Passata una vita a crescerci assieme non ti sembra vero di non vedere una persona per mesi e mesi e a volte anche più di un anno. Sta volta non lo vedevo dall’estate prima e non ci speravo più di vederlo tornare per il natale.
-Amy calmati o muori prima che il loro taxi arrivi in strafa- mi disse Linda.
-si lo so ma non sto più nella pelle-
Da che avevo saputo che tornava avevo passato tutti i giorni a chiedermi se era cambiato o era il solito casinista di sempre.
Mi sedetti sui gradini fuori casa, beh casa sua ma che era anche un po’ mia,e aspettai e aspettai. L’aereo doveva aver fatto tardi e così quando arrivò il tramonto e iniziò a fare davvero freddo di lui neanche una traccia.
-dai vieni dentro lo aspetteremo assieme- Linda si affacciò dalla finestra della cucina a chiamarmi per non farmi congelare seduta lì davanti.
Mi alzai dai gradini gelidi su cui stavo e voltai le spalle alla strada ma appena appoggiai la mano sulla maniglia della porta mi sentii chiamare.
La sua voce allegra.
Mi voltai subito e un taxi era fermo alla fine del vialetto di casa e lui mi salutava dal finestrino.
Iniziai a corrergli incontro mentre scendeva in fretta dal taxi e gli saltai in braccio.
Lo strinsi quanto e più di quanto non facesse lui. Era tornato adesso potevo crederci.
-ah sei tornato sei tornato-
-ah non ce la facevo più a stare in giro con questa gente- disse ridendo.
La sua risata.
-mamma-
-Frank mettila giù prima di correre qui-
Scesi dalle braccia di Frank che corse verso la mamma come un bambino che torna dopo la scuola.
-neanche foste andati in guerra-
Disse lei stringendolo forte a sé.
-ehi Frank le valigie!-
Mi voltai e Gerard stava fermo vicino a Mikey e Ray circondati da valigie.
-arrivo-
Frank andò da loro e io andai a dargli una mano.
-ciao ragazzi- dissi abbracciandoli.
Un’intera rock band distrutta dal Jet-Lag davanti a me. Erano un misto tra carineria e depressione.
-ehi hai dei nuovi capelli- disse Mikey
-anche tu…adesso servono a te le orecchie da coniglio di Frankie-
Anche se in realtà erano loro i miei vicini avevo passato sempre il mio tempo con Frank fin da piccola praticamente ignorando l’esistenza di Mikey e Gerard ma al liceo quando Frank fu spedito in una scuola privata conobbi Mikey a scuola e grazie ai progetti di scienza che facevamo assieme conobbi anche Gerard ma lui mi era sembrato sempre troppo grande anche se aveva solo cinque anni in più a me, Frank e Mikey.
-Bob dove lo avete lasciato?-
-andava a casa…a New York a preso un altro aereo- mi rispose Gerard.
-anche io ora vado a casa…ci vediamo domani ragazzi…o fra due settimane devo decidere se voglio rivedere le vostre facce…- dicendo questo Ray salì di nuovo nel Taxi che aveva fatto aspettare e andò via mentre noi entravamo in casa.
Frank si buttò sul divano mentre i Way prendevano un caffè in cucina con Linda.
-allora?-
Senza aprire gli occhi mi rispose - cosa? -
-dai che hai fatto in un anno e mezzo?-
-non eri tu che collezionavi i ritagli di giornale che ci riguardavano?-
-certo Mr Iero ma è diverso sentirlo dire da te-
-ha dormito ogni secondo in cui non era sul palco…mandava Matt a fare il sound-check…- intervennè Gerard sedendosi vicino a noi.
-sempre più pigro eh?- dissi iniziando a fargli il solletico.
Anche se era un anno e mezzo che non ci vedevamo alla fine era sempre come se non fosse mai andato via. Come se nessuno di loro fosse mai andato via.
-ahaahahha voglio dormire-
-io ti aspetto tutto il giorno fuori casa e tu arrivi e ti metti a dormire?-
-fuso orario-
-che scusa del cavolo-
Vidi un sorriso crescere sul suo viso anche se aveva il cuscino su metà della faccia.
-domani stiamo assieme? Chiamo Jamia e ti organizziamo una festa di ben tornato-
-che andrebbe fatto quando uno torna-
Gerard ci guardò e si mise a ridere.
-siete gli stessi…sempre gli stessi-
Si alzò e prese la giacca.
-dove vai?-gli chiese Frank
-a casa…-
-porta Amy con voi-
-so arrivare a casa da sola- gli risposi.
Odiavo che mi si trattasse ancora come una bambina.
-certo…allora non perdetela d’occhio finche non è dentro casa-
-grazie della fiducia-
Mi alzai e presi la mia giacca e diedi a Mikey e Gerard le loro.
-ciao Frank- si doveva essere già addormentato. Che caso perso.
-come portiamo le vostre cose a casa?- chiesi quando fummo usciti.
-veniamo a prenderle domani con la macchina- mi disse Mikey prima di iniziare a camminare davanti me e Gerard.
-allora cosa hai fatto in quest’anno e mezzo?-
-niente di speciale…ho dato una mano a Jamia alla Skeleton Crew quasi ogni giorno…oppure stavo da Linda ad aiutarla in casa…niente di Rock’n’Roll-
-ah non poi tanto meno rock’n’roll di noi…ogni giorno uno stupido albergo nuovo e ogni sera a cantare sempre le stesse cose mille volte-
-beh ma a voi piace no?-
-già-
Mi sorrise e continuammo a camminare in silenzio.
Casa nostra era a due isolati da quella di Frankie ed era una bella camminata ma mi piaceva andare in giro a piedi.
-Mikey?- quando lo chiamai si fermò e tornò indietro era molto più veloce di noi.
-dimmi?-
-come va la vita da sposati nel secondo anno di nozze?-
-alla grande…-
-ed ecco un uomo felice di essere impegnato-
-beh ma è grandioso davvero…e se non voglio che qualcuno venga a casa posso dire “io e mia moglie abbiamo dei programmi” e nessuno fa domande…- rispose tutto felice.
-ahha perfetto no?-
-eh già-
Eravamo arrivati davanti casa nostra. Ci salutammo e ogni uno entrò in casa propria.
-sono a casa-
-cambiati per la cena- mi urlò mamma dalla cucina.
-ahah-
Andai in camera. Accesi lo stereo e buttai in giro i vestiti cambiandomi come facevo sempre. Sotto quel punto di vista ero ancora una bambina.
Alzai gli occhi alla finestra e mi accorsi che c’era Gerard. Cavolo mi ero dimenticata che aveva la camera di fronte alla mia e ormai non ci facevo più caso a chiudere le tende. Non sembrava si fosse accorto di me che lo guardavo. Anche le sue tende erano aperte e mi fermai a guardarlo un attimo.
Non era più lo stesso che aveva iniziato la band. Quello della camera con i cd che piacevano a me,la camera dove passavo i pomeriggi a parlare con lui e Mikey. Adesso era così diverso eppure in fondo in lui ci si poteva ritrovare sempre lo stesso ragazzo dirty jersey che era sempre stato.
Quello non poteva mancarmi anche se adesso guardavo un ragazzo molto più magro con i capelli che gli ricadevano un po’ sul viso e che si stava togliendo la maglietta avrei dovuto girarmi ma non lo feci finche non mi accorsi che si stava girando. Mi buttai a terra coprendomi con la coperta che ricadeva dal letto.
-che non se ne sia accorto. Che non se ne sia accorto-
-a tavola- mia madre urlò dal fondo delle scale e strisciando a terra uscii fuori dalla mia stanza.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: waytotheend