Mi hai
rovinato la vita… O migliorata?!
“Ne ha pubblicato un altro, Justin!” Si lamentò Scooter
“Non ne posso più di questa Sam Parker!” Sì, non ne potevo più. Ho
sempre sopportato i paparazzi ma lei è qualcosa di insopportabile. È come se ci
fosse una sfida tra di noi, lei mi odia da morire senza un motivo valido. Sta
allontanando tantissime Beliebers. Non so cos’abbia contro di me ma fatto sta
che mi vuole far odiare dal mondo intero.
SAM POV.
Ho appena mandato la copia a Mark per far pubblicare l’articolo.
Sono sempre più fiera di me.
Il mio nome è Sam Parker, ho 20 anni e vivo a Los Angeles. Sono
una giornalista e il mio lavoro consiste nel far perdere fan alle star con
finte notizie. La mia vittima è Justin Drew Bieber, il cantante con il fandom
più invidiato al mondo.
Mi alzo dalla sedia davanti alla mia scrivania e mi dirigo in
bagno per farmi una doccia.
Rimango dentro una buona mezz’ora ma poi esco dovendo andare dai
miei genitori. Loro sono del Texas. Ho preparato le valigie e ora sono in
macchina ascoltando la musica che fanno alla radio: “What makes you beautiful”.
I One Direction sono le uniche star che non ho preso di mira, anche perché mi
piacciono come cantanti.
Dopo un paio di ore finalmente sono tornata nella mia vecchia
casa. Busso alla porta e mia madre corre subito ad abbracciarmi sorridente.
“Ciao mamma, come stai?” le chiedo
“Bene tesoro, tu?” mi chiede facendomi entrare in casa..
“Benissimo” le sorrido. Andiamo in sala aspettando mia sorella che
torni da scuola e mio padre da lavoro.
Mia sorella si chiama Faride e ha 18 anni, fa l’ultimo anno di
liceo e poi mi raggiungerà in redazione. Questa settimana finisce la scuola e
sono venuta a prenderla.
Finalmente arrivano anche gli altri due e mangiamo insieme.
Ho passato una settimana dai miei genitori ma ora è arrivato il
momento di tornare a lavorare.
“Tesoro, mi raccomando fai la brava” mi dice mia madre
“Mamma, non sono più una bambina” le sorrido
“Non esagerare con gli articoli perché chi la fa l’aspetti” mi
dicembre
“Tranquilla, so badare a me stessa” le dico per poi baciarle la
guancia e salire sulla mia macchine per tornare a Los Angeles.
“Fari, vieni che ti faccio vedere la tua camera” dico facendola
entrare in casa
“E tu questa la chiami casa?!” mi dice lei
“Si guadagna bene facendo il mio lavoro” le sorrido. Le faccio
vedere la sua camera e torno in sala. Mi preparo un bicchiere d’acqua e vado
davanti alla tv per vedere se ci sono novità: politica, chiesa, politica,
politica. Niente di nuovo o che mi possa interessare.
Vado in camera mia e dopo una doccia mi infilo sotto le coperte
consapevole che il giorno dopo avrei dovuto tornare a lavoro.
Mi appoggiai alla porta e mentre stavo per aprirla sento delle
voci:
“Non ne posso più Scooter” non ci credo, è Justin, il mio idolo.
Sam, rimani calma.
“Justin, sono le tue fan, le tue Beliebers. Non ti ricordi come le
trattavi prima? Le amavi!” Lo rimprovera Scooter, di cosa parlano? Mi affaccio
e vedo Justin seduto su una poltrona con la testa in mezzo alle ginocchia
trattenuta dalle mani.
“Scoot, non fanno altro che urlare, piangere, urlare e così
all’infinito! Fanno delle richieste impossibili!” Cosa cazz…
“Justin, smettila!” urla Scooter.
Non sento più parlare e la vista mi si offusca, non può averlo
detto veramente. La porta si apre rivelando un Justin infuriato e stressato.
Per qualche secondo ci guardiamo negli occhi . I suoi sembrano quasi
dispiaciuti, ma basta! Non mi può incantare più! Lo spingo e inizio a correre
il più lontano possibile da lui. Esco dal backstage e vedo mia mamma che mi
corre in contro. Mi abbraccia.
“Amore, so che ti dispiace dover lasciare andare Justin ma…” mi
stacco subito da lei e singhiozzando gli urlo:
“Non me ne frega più un cazzo di Justin Drew Bieber!” Le Beliebers
intorno a me mi guardano male:
“Mamma, io rivoglio Kidrauhl, rivoglio Kidrauhl!” mi ributto tra
le sue braccia…