Gilbert trasse un profondo respiro, imponendo a sè stesso di stare calmo. Il suo cervello sembrava non rispondere più ai comandi quando incontrava gli occhi di quella persona. Non poteva catalogarli con una sola parola, un solo colore, sarebbe stato troppo riduttivo.
Nonostante lo conoscesse da molto tempo, non si era mai abituato, era impossibile concepire di poter amare qualcun’altro.
-Insieme ne abbiamo passate delle belle, eh?- gracchiò osservando la nazione di fronte a lui. Meravigliosa.
-Quando tutti gli altri mi hanno abbandonato, tu ci sei stato sempre.- il silenzio di quella stanza lo opprimeva.
Il prussiano chiuse gli occhi, per poi riaprirli qualche secondo dopo, come per raccogliere le forze.
-Vedi… Io ti... - un rumore improvviso lo distrasse. Si girò fino ad incontrare gli occhi blu di Francis.
-Gilbert, perché stai abbracciando lo specch…- l’espressione confusa del francese si trasformò presto in una più sconfortata.
-Lo stai facendo di nuovo- disse portandosi una mano alla fronte.
-Che c’è?- si difese l’albino –sto solo lodando una persona magnifica.-
Angolo della perdente
Ovviamente il mio debutto su EFP non poteva essere dovuto a una GerIta o a una Spamano. Certo che no! Concentriamoci sull’egocentrismo di Gilbert. Mi scuso per questa cosa scema, e complimenti se sei riuscito ad arrivare fino a qua! Ovviamente se lascerai una piccola recensione farai felice questa piccola fangirl in pieno delirio :3
Alla prossima!