Ci deve essere per forza una ragione?
Era ormai mezzogiorno; il sole splendeva alto nel cielo. La ragazza dormiva beatamente: voleva approfittare al meglio delle vacanze estive, concedendosi meritato riposo. Kogoro era fuori città con i suoi amici per una settimana: libertà e pace la attendevano; o così lei pensava. Dei colpi alla porta la fecero sobbalzare.
“Chi sarà a quest’ora?” borbottò, alzandosi svogliatamente. “Arrivo!”
Tuttavia i colpi non finivano; la ragazza allora corse verso la porta. “Si! Eccomi!”
Aprì la porta con fin troppa foga,  colpendo in testa la persona che stava bussando.
“Oh mi scusi! Si è fatto male?” Ran osservò attentamente la persona di fronte a lei, che si stava tenendo una mano sulla fronte borbottando “Ahia! Dannazione, ma che ti è preso? Vuoi forse uccidermi?” Quella voce era inconfondibile. “Shinichi!” urlò.
Quando lui guardò Ran, si voltò da un’altra parte imbarazzato. “Scusa se ho insistito molto, ma ho suonato più volte senza che nessuno rispondesse.. Avevo paura che fosse successo qualcosa.. Piuttosto.. Ti pare il modo di presentarti alla gente questo? Cioè… Bè ecco…” Non riusciva a completare la frase dall’imbarazzo.
Ran ancora assonnata non capiva a ciò che lui alludeva. “Eh?”
Il ragazzo si decise ad indirizzare lo sguardo verso di lei, indicandola. Ran allora guardò dove Shinichi stava puntando il dito; confusa, si accorse di avere una canottiera fin troppo corta e attillata che lasciava intravedere troppo. Sentì le guance imporporarsi; alzò con timore lo sguardo verso Shinichi, che imbarazzato non sapeva cosa aspettarsi.
“SCUSAMI SHINICHI!” la ragazza si fiondò come un proiettile dentro casa, chiudendosi la porta alle spalle, non lasciando nemmeno il tempo a Shinichi di rispondere.
“Credo che se ne sia accorta..” sentenziò Shinichi, ancora imbarazzato, aprendo la porta ed entrando. “Permesso!”
La ragazza nel frattempo era corsa in camera, per indossare una t-shirt e un paio di shorts. “Dannazione che figura! E se c’era un estraneo al posto di Shinichi? Ran, ecco che succede dormire fino a tardi!”
Si avviò verso la cucina, dove trovò Shinichi intento a bere dell’acqua. “B-buongiorno..”
Il ragazzo si girò, e constatando che la ragazza era vestita si sentì più sollevato. “Buongiorno.. Vedo che ti sei cambiata.” affermò con aria spavalda.
“Ehm si.. Purtroppo il climatizzatore si è rotto, perciò l’unico modo di dormire era quello..” affermò, imbarazzata. Il ragazzo si alzò di scatto, avvicinandosi verso di lei, ancora in piedi vicino alla porta.
“Hai preso sonno tardi.. Per questo stavi ancora dormendo.. Ma hai pensato che potrebbe essere stato chiunque alla porta?” erano a un metro di distanza. “Il postino, un compagno di classe..” La distanza si era ridotta. “O peggio..” continuava con tono serio “Un maniaco?” I loro visi erano a pochi centimetri di distanza, e Ran era col fiato mozzato. Sul volto di Shinichi si stampò un ghigno, che si trasformò in risata quando allungò le mani verso i fianchi della ragazza per farle il solletico.
Dalla foga e dalle risate, caddero entrambi a terra, mentre lui continuava a farle il solletico “Questo è per avermi fatto aspettare così a lungo.” La ragazza si dimenava invano, poiché le risate non le permettevano di reagire. Shinichi si adagiò su di lei, intrappolandola. “Questo è per avermi fatto male prima” affermò con tono serio, tenendole i polsi con le sue grandi mani.
La ragazza non aveva la forza di reagire: si era dispersa nel blu degli occhi di Shinichi, a pochi centimetri dai suoi. Il ragazzo riprese a farle il solletico, stavolta infilando la mano sotto la t-shirt.
Ran non poteva fare a meno di ridere, e invano chiedeva a Shinichi di fermarsi “Ti prego” rideva “Ba-sta.. Cos-ì!”
“Ridi e parli allo stesso tempo? Non sei credibile!” affermò lui, con tono saccente, fermandosi.
La giovane riprese fiato “Ora hai finito di punirmi?” rise.
Il ragazzo divenne serio. “Ran, cerca di fare più attenzione la prossima volta, d’accordo?”
“D’accordo” annuì lei, incantata dal giovane.
Il ragazzo si alzò, porgendole la mano. La ragazza lo seguì a ruota, quasi un po’ delusa di non aver più la ‘meravigliosa vista’ di qualche secondo prima.
“Ah già, come mai sei qui? Non avevi detto che volevi leggere quel nuovissimo libro giallo uscito l’altro giorno per affinare le tue doti da detective?” chiese curiosa.
“Già letto. Ho capito il colpevole quasi subito. Non era poi così complicato.” Si pavoneggiò “Sai meglio di chiunque altro che non ci metto molto a finire un libro, no?”
“In effetti, sei un topo di biblioteca sin da piccolo” sorrise.
“Inoltre, ci deve essere per forza una ragione?” affermò lui, sorridendo.
La ragazza lo guardò confusa, aspettando che lui continuasse. “Ci deve essere per forza una ragione per vedere la propria ragazza?” sorrise, lievemente imbarazzato. “Volevo passare un po’ di tempo con te.. Visto che non c’è neanche tuo padre nei paraggi, ho pensato ch-”
Il ragazzo non fece in tempo a concludere la frase che Ran gli saltò con le braccia al collo, sorridendo.
“Mi piace questo entusiasmo” affermò, accarezzandole i capelli. “Dove vorresti andare?”
Inebriata del suo profumo, “Dovunque ci sia tu mi andrà bene.” rispose.
Il ragazzo sciolse l’abbraccio, distanziandosi da Ran, e iniziò a frugare nelle tasche dei pantaloni.
Tirò fuori due biglietti aerei “Allora penso che qualche giorno alle Hawaii andrà bene.” sentenziò, sorridendo.
Gli occhi della giovane si illuminarono, e si ributtò tra le braccia di Shinichi, che perse l’equilibrio e cadde a terra con la ragazza sopra di lui. “Oggi vuoi uccidermi?” sbottò, ridendo. La ragazza si fece contagiare dalla sua risata. “Non ti è bastato rubarmi il cuore?” chiese lui.
“Non potrei mai ucciderti, lo sai benissimo.” rise. “Mi scopriresti ancor prima di aver finito un eventuale piano per fare in modo che nessuno scopra che sono stata io!”
“Meglio non sottovalutare mai le donne, l’ho imparato a mio spese.” sentenziò serio. “Possono fartela pagare quando meno te l’aspetti.”
“Ma non dovevamo partire? Com’è che stiamo parlando di omicidi?” rise.
“Stai parlando con un detective, è impossibile non parlare di omicidi.” affermò.
“Eppure credo di conoscere un modo per non fartene parlare, Holmes..” disse con tono suadente.
“Mm, vediamo Watson se abbiamo avuto la stessa intuizione..” rispose con altrettanto tono suadente, avvicinando il viso a quello di Ran, scambiandosi un intenso bacio.

Dopo alcuni minuti “Intuizione corretta, signor Holmes?” chiese Ran.
“Intuizione corretta, Watson” sorrise, baciandola di nuovo con ancor più passione di prima.

Salve a tutti! ^^
Volevo iniziare dicendo TANTISSIMI AUGURI DI BUON COMPLEANNO SOCIA MIA! <3 <3 <3
TI VOGLIO UN MONDO DI BENE <3 <3 <3
Questo è un piccolo pensiero che ho fatto per te.. Purtroppo in queste settimane sono impegnata mattina-pomeriggio-sera come hai potuto notare, ma ho voluto ugualmente scrivere qualcosa visto che tempo per fare altro non ne ho ç___ç
Perciò eccoti una breve FF ShinxRan, proprio come piace a te, proprio come piace a noi! <3 SPERO TI PIACCIA ç______ç
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Per tutti coloro che stanno leggendo: FF ambientata post battaglia MIB ;)
Coppia ovviamente ShinxRan; (coppia amata e venerata dalla mia socia <3)
Spero vi piaccia! *^*
Se mi lasciate un commento con scritto ciò che ne pensate ve ne sarei grata T__T
Ringrazio tutti coloro che leggeranno, recensiranno ecc.
Un saluto a tutti e
Peace, Love and ShinxRan 4ever