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Autore: Aoko_    23/08/2013    4 recensioni
"Si alzò di scatto, quasi come se qualcuno la inseguisse, prese a correre attraverso i cespugli, i rovi e gli alberi.
Non poteva essere quel posto. Non poteva essere ancora tutto come allora. Non poteva riuscire a ricordarlo così bene."
Un'altra Thaluke. Scusate. c: questa volta spero di sorprendervi.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Castellan, Talia Grace
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Di quel ragazzo che tanto aveva amato, ora, restavano solo le lacrime e i ricordi.


Quello era uno di quei momenti in cui una cacciatrice doveva sapersela cavare, doveva riuscire a non fallire. Uno di quei momenti in cui ogni passo, ogni movimento doveva essere misurato per non rischiare la vita. Era sola, e sapeva che quell’ultima freccia avrebbe deciso le sorti della sua vita, o almeno di quella battuta di caccia. La ragazza tese l’arco, ben nascosta da un albero. Era esausta e il mirare così precisamente la stava stancando ancora di più. La freccia era pronta a partire. Un attimo.
Il mostro che era a una decina di metri da lei si disintegrò all’istante con una freccia argento nell’occhio.
Thalia si lasciò cadere a terra, la schiena poggiata sul freddo tronco dell’albero. Ogni tipo di forza sembrava averla abbandonata.
Aprì lo zaino argentato che giaceva al suo fianco e prese un quadratino d’ambrosia. Subito sentì l’energia tornare a scorrere nelle sue vene, subito si sentì bene, come se nulla fosse accaduto.
Fu un momento. Guardò indietro, l’accampamento non si vedeva più ormai. Poi tutto tacque. La foresta sembrò essersi paralizzata.
Quel posto le era dannatamente famigliare.
Si alzò di scatto, quasi come se qualcuno la inseguisse, prese a correre attraverso i cespugli, i rovi e gli alberi.
Non poteva essere quel posto. Non poteva essere ancora tutto come allora. Non poteva riuscire a ricordarlo così bene. Scorse in lontananza un insieme di foglie come montate ad arte, cresciute e distrutte dal tempo. Più correva verso quel che sembrava un muro di foglie, più la foresta si faceva insidiosa. La strada dissestata e paludosa sembrò infinita.
Tirò fuori il coltello, fece per tagliare tutti quei rovi, ma questo gli cadde di mano. Non poteva distruggere ciò che avevano creato.
Riuscì a scavalcare i rovi procurandosi non pochi graffi alle caviglie. Appena entrata in quella specie di paradiso scoppiò in lacrime.
Quel piccolo rifugio era proprio come lo ricordava. A sinistra la parete rocciosa della collina che minacciosa si stagliava su di lei, da destra due alberi, gli unici due inclusi nel perimetro di foglie. Di fronte a lei il nulla. Solo l’orizzonte.
Ricordava quel posto, sotto quella sporgenza. Il posto in cui lei e Luke guardavano le stelle. Il posto in cui si erano baciati. Quello stupido bacio dato con leggerezza a dodici anni per il quale ora pagherebbe la vita. Quel bacio che non riavrà mai.
Si sentì morire e stavolta sapeva che nessun quadratino di ambrosia avrebbe potuto farla stare bene.
Le lacrime scendevano incessanti dai suoi occhi. Se solo Luke fosse stato lì le avrebbe preso le avrebbe preso una mano e asciutto le guance dicendole che il suo meraviglioso sorriso non doveva essere nascosto dalle lacrime. Se solo Luke fosse stato lì avrebbero riso insieme di tutto quello che avevano passato in quel posto, gli scherzi, le litigate. Ma Luke non c’era e non ci sarebbe stato mai più.
Aprì di nuovo lo zaino, frugò nel fondo e tirò fuori un foglietto spiegazzato e un po’ strappato da un lato. Era una foto.
Ritraeva lei, Luke e Annabeth proprio sotto uno dei due alberi del rifugio. Luke teneva il braccio attorno alle spalle di Thalia e la tirava a sé, mentre della piccola Annabeth spuntava solo la testa con un bel sorriso stampato in faccia e i capelli più spettinati che mai. Luke dall’alto guardava Thalia e lei ricambiava lo sguardo dal basso. I loro occhi azzurri erano incrociati, ma nonostante tutto erano felici.
Da sopra la testa di Thalia si leggevano chiaramente dei segni incisi sul tronco. La ragazza avvicinò la foto ai suoi occhi tempestosi e quei segni acquisirono una forma.
Al centro c’era una L e sotto di essa una T, a destra invece spuntava una A.
 
Luke, Thalia e Annabeth.
 
Thalia lasciò cadere una lacrima sulla foto e si avvicinò a quell’albero. Era fuori di se. Trovò i segni che cercava ormai logorati dal tempo. La L era quasi del tutto scomparsa, mentre le altre due lettere si leggevano ancora.
Thalia intuì il perché. Ormai, lui viveva solo nei ricordi.
La ragazza sfiorò la L con un dito e un brivido la percorse per tutto il corpo.
Per un attimo pensò che l’albero sapesse. Che sapesse la fine di chi aveva inciso quelle iniziali.
Un'altra lacrima scese dagli occhi rossi di Thalia.
Di quel ragazzo che tanto aveva amato, ora, restavano solo le lacrime e i ricordi.


Aoko's corner.
Eccomi con l'ennesima Thaluke. c: Lo so, sono monotematica, ma non riesco a scrivere altro. ^^ Ho pronto anche una specie di prequel, ma vedrò se pubblicarlo.. Spero davvero che vi piaccia (anche se l'ho scritta due sere fa alle 5 e mezza di mattina) xD
Leggete e recensite se vi va. :3
Baci,
Aoko.

   
 
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