Tendo la mano,
la pioggia la bagna,
milioni e milioni di gocce.
Sembrerebbe che il cielo pianga.
Ma a piangere non é lui,
sei tu.
Piangi per tutti i mali del mondo,
per tutto le ingiustizie,
ma sopratutto piangi per il dolore.
Non quello degli altri,
ma il tuo.
Un dolore che ti opprime il petto.
Non respiri,
ti sento affogare nelle tue lacrime,
come vorresti che tutto questo finisse.
Che tutto questo dolore svanisse,
ma lui non svanirā mai.
Le lacrime cessano,
hai ancora gli occhi arrossati,
i passanti ti guardano cm se fossi una pazza.
Ma tu non lo sei,
i pazzi sono loro,
e con questa convinzione che chiudi gli occhi,
ma li chiudi per sempre.
Le gambe cedono,
il tuo respiro si ferma
e l'unica cosa che senti,
é la pioggia.
Ora il cielo piange per te.
Dio é nella pioggia.
Ma questa pioggia é fredda
come la tua pelle
e tu sei li immobile,
aspettando un aiuto
che non arriverā mai.
E cosi ti spegni,
per l'eternitā.
Rimpiangi solo di non aver detto addio a nessuno,
alla mamma,
al papā ,
hai tuoi parenti.
Muori con l'angoscia nel cuore,
che mai e poi mai
riuscirai a scacciare.