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Autore: Kjdrauhlsmile    23/08/2013    0 recensioni
“Ehi, stai sorridendo, a cosa pensi?” Mi chiese divertito. Feci spallucce e dissi semplicemente la verità.
“A noi.”
Sorrise.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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-Narratore-

Era una solita giornata di agosto quando Melanie si svegliò. Sbadigliò e con pigrizia si tirò su a sedere. I raggi del sole penetravano dalla sua finestra, gli uccellini cantavano, il telefono era sul comodino. Melanie lo prese tra le sue mani e guardo se c’erano messaggi; il primo era da parte di sua madre che diceva:

Buongiorno! Come stai? Se hai bisogno chiama! Ti voglio bene!xx

Melanie sorrise appena, i suoi genitori erano separati e non ostante stessero a dieci minuti di distanza, ogni volta che Melanie doveva andare da suo padre sentiva una certa rabbia. ‘Poteva andare peggio’ pensò. Poi digitò velocemente la sua risposta sul suo iPhone:

Ciao mami! Bene.. tu? Tutto a posto, mi annoio.. Anche io ti voglio bene xx

Pigramente si alzò dal letto dirigendosi di sotto dove trovò un biglietto. “Giorno Mela, sono a lavoro, non dimenticarti Moon…” suo padre lavorava come poliziotto, dunque faceva a turni, mentre sua mamma era dottoresse. Anche lei faceva a turni, quindi, per comodità era rimasta un sacco di volte a dormire dal suo migliore amico, la sua ancora di salvezza. Il suo migliore amico. Si chiama Luke. Luke il biondo con gli occhi azzurri. Il ragazzo di cui Melanie senza volerlo ammettere ha sempre avuto una cotta.. Sbuffò e andò a salutare Moon il suo cane, per poi aprire la porta che dava al giardino così che Moon potesse uscire felicemente. Poi fece colazione con un succo d’arancia e una mela. Il telefono vibrò, guardò di chi era il messaggio;

Da: Luke<3

“Ciao bella! Facciamo un giro?xx”


Melanie sorrise, poi rispose.

A: Luke<3

“Ciao bello! Va bene :) passi tu?”

Aspettò qualche secondo poi il telefono vibrò ancora.

Da: Luke<3

Fra 20 minuti sono li, sii pronta”

Melanie sorrise ancora per poi andare in camera a cambiarsi. Si mise dei pantaloncini corti e una canotta blu, come le sue vans. Poi si fece una treccia dove teneva a bada i suoi capelli marroncino chiaro. Poi si truccò. Si mise un po’ di fondotinta e il mascara così per risaltare gli occhi verdi. Si guardò allo specchio disprezzante. Come era possibile che una diciasettenne potesse odiarsi così tanto? Non riuscisse ad accettarsi? Vedeva tutte le sue compagne bellissime, mentre lei si trovava orrenda, grassa. Non era popolare come le sue amiche delle elementari, lei era troppo timida, troppo disgustata dal loro mondo.
Il campanello suonò, quel suono spaventò lievemente Melanie che distolse lo sguardo dallo specchio e andò ad aprire  la porta, dove si trovava Luke, sempre bellissimo. Indossava dei pantaloncini neri che arrivavano un po’ sotto le ginocchia, una maglia bianca come le sue vans nere rovinate e consumate, indossava un cappellino di lana e come sempre sfoggiava il suo meraviglioso sorriso. Luke abbracciò Melanie e sorridendo lei ricambiò.

-MELANIE-

Le sue braccia mi accolsero dolcemente in un abbraccio, ricambiai.
“Come stai?” mi chiese, mentre chiudevo la porta a chiave, per poi seguirlo giù dagli scalini.
“Bene, stranamente.. Tu?” dissi sorridendo.
 Ricambiò il sorriso e Melanie si sentì bene, solo nel vederso sorridere.
“Anche” disse. 
Salimmo in macchina, attaccai il mio telefono e misi la musica, ‘it’s a Beautiful day’. Appena partirono le note io e Luke ci guardammo velocemente, capendo cosa significasse e cominciammo a cantare. Era così che ci divertivamo, assaporando le cose a modo nostro, condividendole. In tutti i sensi, o quasi.
Arrivammo al parco, posteggiò e andammo a sederci sotto una grande quercia, la solita a dire il vero.  Quello è sempre stato il nostro punto di riferimento da quando ci siamo conosciuti, avevo otto anni, lui dieci. Ero andata a giocare con una ragazzina di nome Noemi, eravamo amiche a quel tempo, ora non so nemmeno più se sia viva o morta, per dire. Eravamo felici fin quando non litigammo per una sciocchezza e lei mi spinse sullo scivolo e caddi, non era alto ma per lo spavento e sentendo colare il sangue dal naso mi misi a piangere, cercando disperatamente mia madre ma lei era lontana a parlare con la mamma di Noemi, ad aiutarmi fu un ragazzino un po’ più grande di me ad aiutarmi ad alzarmi e a darmi un fazzoletto per pulire il sangue che aveva già smesso e portandomi da mia mamma. Da lì, Luke diventò il mio migliore amico, o meglio, salvezza. Mi aveva ‘salvato’ un sacco di volte. Sorrisi tra me e me guardando quello scivolo a qualche passo da me, che anni fa mi aveva fatto conoscere Luke.
“Ehi, stai sorridendo, a cosa pensi?” Mi chiese divertito. Faci spallucce e dissi semplicemente la verità.
“A noi.” Sorrise. Guardai l’ora, erano le undici e trentotto. Mio padre non sarebbe tornato a mangiare.
“Mangiamo insieme oggi?” chiesi, sperando in un si, così che non avrei dovuto mangiare da sola, e con lui tutto era migliore.
“Si, vieni a casa mia, oggi mia madre è a casa, ti va?” mi guardò. Mi andava di andare a casa sua con Rose sua madre, solo avevo paura di disturbare.
“Ma luke..” non feci in tempo che mi fermò.
“Perfetto oggi mangi da noi” sorrisi e mi diede una spintarella leggera. Parlammo un po`poi andammo in macchina e iniziò a guidare verso casa sua. Arrivati entrammo e andammo a salutare Rose. Mi abbracciò.
“Ciao Mela! Stai a mangiare da noi oggi, no? Ho preparato la pizza, so che a te e a Luke piace tanto!” disse. Che dolcezza. Sorrisi.
“Cero Rose, va bene tutto per me” dissi gentilmente.
Iniziammo a mangiare ridendo e scherzando, poi Luke si sporcò la maglia, risi. Poi mi fulmino scherzosamente. Cercò di pulirsi con il tovagliolo. Poi ci rinunciò e continuammo a parlare. Finche mi sporcai io, Luke si mise a ridere e anche Rose, mi imbarazzai un po’ ma poi risi anche io.
“I miei bimbi!” disse Rose prendendoci in giro, quando io e Luke ci guardammo e ci misimo a ridere. Finimmo e sparecchiammo.
“Dai, vieni ti do una mia maglietta disse Luke, portandomi in camera sua. Entrai e mi sdraiai sul suo letto meraviglioso. Aprì il suo armadio e si tolse la maglietta mostrando i suoi pettorali scolpiti. Si mise una maglia bianca, e me ne lanciò una, uscì dalla stanza in modo che potessi cambiarmi e mi misi la sua maglia che mi andava larga, lo chiamai e entrò.
“Mi piacciono le tue magliette Luke” dissi sorridendo. Dal suo sguardo capii che aveva capito.
“Si, la puoi tenere se vuoi” mi disse sorridendo. Si sedette vicino a me sul suo letto.
“Scusa, ma mi piace indossare i tuoi vestiti..mi fa sentire importate? Mi da un senso di protezione.. Quando non ci sei..Così ti sento vicino..” Abbassai lo sguardo.
“Meli! Io ci sarò sempre per te, va bene? Piacerebbe anche me indossare i tuoi vestiti.” Disse, lo guardai interrogativa, vidi che cercava di non ridere, ma appena trovai i suoi occhi scoppiammo a ridere entrambi.
“Scemo!” dissi
“Scema” rispose.
“Luke… Fra una settimana ricomincia la scuola.. Non voglio.”
“Lo so, nemmeno io voglio, ma pensa positivo, potremmo rivedere il resto dei compagni e la professoressa di Geografia, sarà felicissima di vederci! Ne sono sicuro!” disse ironicamente. La professoressa di geografia ci odia dal primo anno. Io e Luke ridavamo sempre, gli avevamo fatto credere che fossimo cugini e ci aveva creduto poi scoprì che non era vero, e si arrabbiò. Poi ci mise in punizione. Poi credette che eravamo fidanzati e ci mise in punizione per bugia, di nuovo, e molte altre cose, tipo quando aveva sgridato Luke e io l’avevo mandata a fanculo, o quando mi mandò fuori dall’aula per una cosa che non era colpa mia e lui si era preso la colpa, poi Angela, una mia amica, Poi Matteo, il suo migliore amico, via così tutta la classe, facendola impazzire mandando me e Luke dal direttore e chiamando i nostri genitori.
“Si, sarà felicissima! Anche Grindels sarà felice di urlarti che sei un imbecille perché fai apposta a sbagliare mire oppure a farmi vincere a ginnastica!” Luke sorrise.
“È che quando vinci sei felice, e mi piace vederti felice, ti voglio bene, e lo sai, ogni piccola cosa che possa farti felice cerco di farla, perché non voglio che tu sia triste, non te lo meriti.” Mi morsi il labbro.
“Luke..Ti voglio bene, troppo. Sei la cosa più preziosa che ho, okay? Promettimi che non mi rimpiazzerai con nessun’altra. Ti prego.” Dissi con tono di supplichevole. Luke si avvicinò. Mi diede un bacio sulla guancia e disse
“Lo prometto.” Sorrisi soddisfatta. 


Ehi :) La mia prima FF. Spero vi piaccia :) Ditemi se vale la pena continuare :*
  
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