LOST IN LOVE

« Tesoro, svegliati... » Disse mia madre scuotendomi leggermente. « Siamo arrivati. » Lei e papà scesero dalla macchina. Io ci misi qualche secondo in più, soltanto il tempo di svegliarmi.

Ci eravamo appena trasferiti a Buenos Aires, sotto consiglio di mio zio. Mi misi ad osservare la mia nuova casa, una villetta in quartiere molto tranquillo, e quel bellissimo giardino illuminato da quel caldo sole di fine Estate. I miei genitori avevano detto che ci saremmo trasferiti proprio accanto ai miei zii. Quindi, non dubitai sul fatto che la casa a sinistra della mia, o quella a destra, era la casa dei miei amatissimi zietti, nonché di mia cugina Tefi.

« Mamma, io sto andando da Tefi! » Lei mi fece un sorriso e aiutò mio padre a scendere alcune cose dalla macchina. Mi stiracchiai ancora mezza addormentata.

Non sapendo quale casa fosse quella di Estefania, andai verso quella alla mia sinistra. Mi avvicinai alla porta, e vidi scritto accanto al campanello "Casa Romero". Alzai le spalle, e pensai che prima o poi avrei fatto la conoscenza degli altri vicini. Suonai, e sentì il rumore di piccoli passi avvicinarsi alla porta. Si affacciò una bellissima ragazza dai lunghi capelli biondi e gli occhi verdi. « Ci conosciamo? » Mi domandò con un sorriso.

Anche io stirai le labbra, mostrando tutti e trentadue denti. « No. Io sono Marianella, ma puoi chiamarmi Mar. Sono la tua nuova vicina. » Le allungai la mano, e lei me la strinse.

« Sai che sono davvero molto felice di conoscerti? Io sono Jazmin. Se vuoi possiamo fare un giro. Ti faccio vedere la città. »

« Scusa, ma adesso proprio non posso. Prima dovrei andare a trovare mia cugina Tefi qui accanto, e poi dovrei aiutare i miei genitori a sistemare le cose. » Lei inarcò il sopracciglio.

« Tefi è tua cugina? » Feci cenno di si. « Mi dispiace per te. » Risi di pieno gusto. Se Jazmin si dispiace perché Tefi è mia cugina, significa che Estefania non è cambiata affatto dall'ultima volta che l'ho vista.

« È pur sempre mia cugina. Ora scusa, ma devo andare. Mi fatto molto piacere conoscerti. » Corsi verso casa di Tefi. Nonostante ero sicura che quella fosse la casa dei miei zii, controllai cosa c'era scritto accanto al campanello. E in effetti, c'era una piccola targhetta con scritto "Casa Elordi ". Suonai contentissima di rivedere mia cugina.

La porta si aprì. « E tu chi sei? » Mi chiese Tefi con tono decisamente poco entusiasta, che a quanto pare non si ricordava di me. Le feci un grandissimo sorriso, e poco dopo lei si mise ad urlare, rompendomi i timpani. « Mar! » Mi abbracciò. Ricambiai l'abbraccio. « Ma non dovevi venire dopo domani? »

« Vi volevamo fare una sorpresa, ma se vuoi torniamo indietro e veniamo ad abitare qui dopo domani. »

« No, no! » Si passò una mano tra i capelli ridendo. « È solo che non me l'aspettavo completamente. » Subito tornai tra le sue braccia. « Mamma, papà! Sono arrivati Mar e gli zii! » Quest'ultimi uscirono di corsa. Diedi un bacio sulla guancia a ciascuno dei due, ed entrambi mi regalarono un bellissimo abbraccio, a cui si unì anche Tefi. « Voi andate dagli zii, io sto con Mar. » Mi prese per mano e corremmo verso la sua camera, dove ci sedemmo sul suo letto. « Allora, raccontami. Hai visto qualche ragazzo carino mentre venivi? »

« Non proprio, dato che durante il viaggio ho solo dormito. Però prima di passare da te ho fatto la conoscenza di Jazmin. »

« Ah, la Gitana. Fa parte del mio gruppo di amiche, di cui ovviamente farai parte anche tu. Simpatica no? »

« Si, molto simpatica. » Mi alzai dal letto e mi sistemai i capelli davanti allo specchio. « Ma come mai "Gitana"? »

« Perché lei e i suoi genitori sono Gitani. » Si alzò dal letto, e si sedette vicino la scrivania, dove sopra era posizionato il suo iMac. Mi avvicinai a lei.

« Che fai? » Le domandai.

Lei non distolse lo sguardo dallo schermo, ed entrò su Facebook. « Ti faccio vedere i ragazzi più fighi della scuola. La maggior parte li vedrai sta sera. »

« Sta sera? »

« Sta sera usciamo cugina! » Alzò il braccio come simbolo di vittoria. « Allora, prima ti faccio vedere i tre ragazzi che interessano a me. » Iniziò a digitare sulla tastiera.

Osservai. « Simón Arrechavaleta? » Guardai attentamente quel capellone che mi mostrò mia cugina. « Carino... » Lei mi diede un piccolo pugno sulla spalla.

« Eh no Marchu! Simon è mio! » Risi. « Lui invece... » Digitò un nome. « Luca Franchini. Lui è il più bello. »

« Ce lo vedo bene insieme a te, sai? » Lei sorrise, e scrisse ancora una volta.

« E infine, Thiago Bedoya Agüero. »

« Non male... » In effetti era bellino, ma non era il mio tipo.

« Thiago e Simón fanno parte di un gruppo composto esclusivamente da ragazzi fighi e ricchi, i Reazionari, con a capo Ignacio, chiamato da tutti Nacho, Pérez Alzamendi. Luca fa parte di un altro gruppo, i Rivoluzionari, con a capo Ramiro, meglio conosciuto come Rama, Ordoñez. I Rivoluzionari vogliono che tutta la scuola sia popolare allo stesso modo, i Reazionari vogliono essere loro al comando. Anche se ti devo dire che stanno correndo voci sul fatto che Thiago sia passato ai Rivoluzionari. Questa sarebbe una grave perdita per i Reazionari. »  Dopo aver finito la "lezione", Tefi prese il suo iPhone dalla tasca destra dei suoi jeans, e subito si mise a strillare.

« Marchu, abbiamo un'ora e mezza prima della festa, vai a casa, inizia a farti una doccia, tra poco ti porto uno dei miei vestiti più belli, trucco, scarpe e profumo. Dai su, via! È tardi! » Mi cacciò dalla stanza. Così andai a casa mia, dove i miei genitori, insieme ai miei zii stavano sistemando le cose. La casa era veramente molto bella.

« Mamma, papà, sta sera esco con Tefi, quindi vado a farmi una doccia. » Salì velocemente le scale, senza sapere dove andare. Aprendo una porta a caso, beccai la mia stanza. Era molto più bella di quella vecchia, ed anche più colorata. A quanto pare i miei genitori avevano già sistemato le mie cose. Aprì tutti i cassetti prima di trovare quello contenente il mio intimo. Presi quello che dovevo prendere, e andai in bagno. Mi denudai dei miei vestiti, e mi infilai nella doccia. Aprì l'acqua, e iniziai a fare quello che mi ordinò mia cugina. Appena finito, qualcuno bussò alla porta. Mi misi un accappatoio, ed aprì.

Tefi entrò già pronta per la festa. Era bellissima. « Dai su, siediti, ti trucco e ti sistemo i capelli. » Ci mise almeno venti minuti per fare tutto. « E adesso... » Uscì dal bagno, e tornò con due scatole. Una piccola, e una più grande. Aprì entrambe, e rimasi sbalordita. In una c'era uno dei vestiti più belli che avessi mai visto, mentre nell'altro delle scarpe con i tacchi dello stesso verde acqua dell'abito.

« Grazie Tefi... » L'abbracciai. Lei scese di sotto, e io mi vestì con calma. Appena finito, la raggiunsi. « Allora, andiamo? »

« Ci viene a prendere la mia migliore amica, Melody. Dovremmo farci trovare a casa di Jazmin, quindi è meglio se incominciamo ad andare. » Salutammo i nostri rispettivi genitori e zii, ed uscimmo di casa. Ci incamminammo verso casa della Gitana, che ci aspettava fuori. Anche lei, era meravigliosa. 

« Ciao Mar... » Mi sorrise e mi diede un bacio sulla guancia. « Ciao Tefi. » Fece lo stesso a mia cugina. « Mel dovrebbe arrivare da un momento all'alt... » Davanti a noi apparve una Bmw bianca che suonò il clacson. Una ragazza con i capelli più scuri di Jazmin, ma pur sempre bionda, scese dalla macchina. Penso che fosse normale essere così belle in quella città, perché anche lei era stupenda.

« Ciao ragazze, salite pure in macchin...tu chi sei? » Si soffermò a guardarmi.

Stavo per aprire bocca, ma Tefi mi interruppe. « Lei è mia cugina, te ne avevo parlato no? » Melody piegò in su gli angoli della bocca e mi strinse la mano.

« Lieta di conoscerti. Ora salite, o arriveremo tardi. » Melody salì davanti, accanto l'autista, mentre noi ci sedemmo di dietro. Circa venti minuti dopo arrivammo. Una a una, scendemmo tutte. Fuori non c'era nessuno, apparte un gruppetto di quattro ragazzi, illuminati dalla scritta "Sweet Empire" sopra di loro, ma sembrava esserci casino dentro.

« Sweet Empire è il nome del locale? » Domandai curiosa. Jaz mi fece cenno di si. Entrammo, e c'era un bel po' di gente. Ma il centro della sala era vuoto, diviso in due. A destra c'era un biondino, con i capelli un po' più corti e ordinati, rispetto a quello a sinistra, che era anche biondo, ma aveva i capelli più lunghi e selvaggi. Pensai che quest'ultimo fosse il capo dei Rivoluzionari, e l'altro il capo dei Reazionari. Ma mi rimangiai tutto quando il ragazzo a sinistra prese la parola.

« Non mi aspettavo potessi stare con questi tipi, Bedoya. » All'ultima parola, Nacho sorrise.

 « BEDOYA AGṺERO! » Disse al quanto infuriato Thiago.

Rama si avvicinò al suo rivale. Non sapevo decidere chi fosse più carino, erano decisamente bellissimi entrambi. « È inutile iniziare a litigare adesso. La guerra inizierà quando inizierà la scuola. » Ramiro indietreggiò. « Dai su ragazzi, continuiamo la festa! » I Reazionari si dispersero tra la folla, e tutto sembrò tornare normale.

« Hai appena assistito al tuo primo scontro tra Reazionari e Rivoluzionari. » Mi sussurrò Melody all'orecchio. « Ma dimmi...tu da che parte stai? Dalla parte di Ordoñez, o dalla parte di Alzamendi? »

« Io... » Fui interrotta da due ragazze. Una bionda, l'altra dai capelli un po' più scuri.

« Ciao Valeria, ciao Caridad! » Esclamò Jazmin accogliendole in un abbraccio. « Lei è Mar, la cugina di Tefi. » 

Entrambe mi salutarono, e tutte insieme andammo a prendere dell'aranciata. Vidi che c'era una piccola stanza all'aperto con qualche sedia. Dato che non c'era nessuno, ne approfittai per uscire un po' da quel chaos che si era creato. Mi sedetti sorseggiando il mio bicchiere d'aranciata.

« Non credo di averti mai visto. » Mi voltai. Il capo dei Rivoluzionari era proprio d'avanti a me. Prese una sedia e si mise accanto a me. « Chi sei? »

Gli sorrisi. « Sono Marianella, ma puoi chiamarmi Mar. Mi sono trasferita oggi. Sono la cugina di Estefania Elordi, la conosci? »

Lui scoppiò a ridere. Basta pensare a mia cugina per ridere un po'. « Si, conosco Tefi... hai assistito alla scontro di prima? »

« Solo l'ultima parte, a partire da quando Nacho chiamò "Bedoya" Thiago. »

Rama annuì senza togliermi gli occhi di dosso. « Ti hanno spiegato chi sono i Reazionari e chi i Rivoluzionari? »

« Si. »

Il Rivoluzionario mi sorrise. « E tu? Reazione o Rivoluzione? »

« Bhè, io... » Fui ancora una volta interrotta. Questa volta dalla voce di un ragazzo, che non riconobbi subito. Mi voltai, e vidi che era Nacho.

« Ma bravo. Bravo. » Fece un applauso. « Fai il lavaggio del cervello ai nuovi arrivati. Noi almeno lasciamo che gli altri prendano liberamente la decisione di schierarsi con noi, e non li convinciamo di cose che non sono vere. » 

Rama rise. Poi si alzò di scatto e prese Ignacio per il colletto. « "Cose che non sono vere"? ...Anche se è brutta, è la verità che voi vi sentite l'elité di Buenos Aires, e ci trattate malissimo. » Nacho lo scansò via.

« Tu sei Rinaldi giusto? » Mi domandò indicandomi, e io feci cenno di si. « Da che parte stai? »

Improvvisamente mi ritrovrai in mezzo a loro. Prima guardai l'uno, e poi l'altro. Infine, presi la decisione di andarmene senza dare nessuna risposta.

Angolo dell'Autore.