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Autore: laramao    28/02/2008    3 recensioni
Come passerebbero le giornate a casa Mustang se Roy e Riza fossero sposati e avendo due bambini?...........spero di avervi incuriosito.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Riza Hawkeye, Roy Mustang
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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+Una giornata qualunque+

+Una giornata qualunque+

 

Riza si era appena alzata. Accanto a lei, che se la dormiva comodamente, c’era il suo adorato Roy. Era così dolce quando dormiva.

Andò in cucina e cominciò a preparare la colazione. Era lunedì, e il lunedì era un giorno duro per tutti.

Dopo aver preparato i vestiti a Maes ed Asia, andò a svegliare i due bambini. Erano i figli di Roy e Riza. Maes andava in seconda elementare, mentre Asia in terza asilo. Lo avevano chiamato così in onore del generale Hughes, ormai decaduto. Lui era un ragazzo moro, come il padre, non tanto alto; mentre la bambina era bionda e con due occhietti vispi e allegri.

- Maes. Asia. – disse la madre a bassa voce – Su, è ora di andare a scuola.

I due non si svegliarono. Era dura farli alzare e, non si sa come mai, ma l’unico a cui ubbidivano era Roy.

Allora Riza andò a svegliare l’uomo di casa. Gli diede un tenero bacino sulla bocca e disse: - Coraggio. A lavoro ti aspettano.

Lui si girò dall’altro lato, lamentandosi.

Lei allora si ritirò su e gli diede un bel calcio nel sedere: - Coraggio che Maes e Asia aspettano che tu li vada a svegliare.

Tornò in cucina e dopo pochi minuti vide entrare anche Roy, che si stropicciava gli occhi per il sonno: - Certo che mi devi sempre svegliare così?!

- Guarda che sei tu che sennò non ti svegli – rispose lei sarcastica.

Roy si mise a sedere e aspettò: - . Non mi servi il caffè?

Lei lo guardò senza alzare la testa dalla comunicazione dell’assenza di Meas per varicella: - Come scusa? – chiese

- Non mi servi la colazione? – ripeté lui.

Lei abbassò lo sguardo e Roy capì che doveva prendersela da solo: - Oggi chi li accompagna i bambini a scuola?

- Tu – rispose Riza – Io ho da sbrigare delle faccende per conto del nuovo comandante supremo.

Lui, con in bocca un cornetto, disse: - E chi sarebbe il nuovo comandante supremo?

- Lo sai che non si parla con la bocca piena? – gli disse togliendoli il cornetto di bocca e dandogli un bacetto sulle labbra – Non lo sai? Strano, Havoc avrebbe dovuto dirtelo.

- E secondo te Havoc è così intelligente da ricordarsi di dirmelo? – disse lui finendo il suo caffè – Insomma mi vuoi dire chi è?

- Sicuramente non ti piacerà – disse lei bevendo tranquillamente il suo latte.

- E perché non dovrebbe piacermi?

- Perché il nuovo comandante supremo è proprio Havoc!

*il colonnello casca in terra, poi si ritira su*

- Ma….ma….ma come è possibile che uno come lui sia diventato comandante supremo!!! – urlò lui.

- Hai visto? Alla fine è risultato più in gamba di te – scherzò lei, calmissima come sempre.

Roy sbuffò: - Bha! Mi vesto e porto i ragazzi a scuola! – “Non starò mai sotto uno come Havoc”

- E vedi di trattare Havoc per bene

“Cavolo! Sembra possa leggere nella mente.” Lui sorrise “E’ proprio questo che mi piace di lei.

 

- Papà? – chiese Maes mentre erano in macchina

- Si tesoro?

- Come mai oggi ci accompagni te a scuola?

- Perché non mi vuoi?

Maes scosse la testa: - No. Era solo una curiosità.

- Tua madre deve sbrigare delle faccende per una persona.

- Chi è? – chiese entrando nella conversazione Asia

- Uno – rispose vagamente Mustang

- Quindi mamma ha un’amante?

Roy tirò un’inchiodata che si sentirono almeno una decina di insulti e clakson dietro di loro.

Roy si voltò verso i figli: - Non lo dite neanche per scherzo. Mamma non tradirebbe mai vostro padre, non ci pensate nemmeno!

 

Una volta arrivati a scuola Roy li accompagnò in classe: ed è qui che fece una vera e propria figura (come si dice fra noi, e per non essere volgari) di cacca!

- Asia, tu in che classe sei? – chiese alla figlia.

- Quella del vento! – rispose lei felice (anche la mia era del vento! XD)

“Vento? Oh che classe è?” pensò “Ai miei tempi c’erano solo le sezioni indicate con le lettere!”

Una volta arrivati di fronte alla classe mise lo zaino dove c’era scritto il nome della figlia.

- No! – urlò lei – Non lo mettere lì!

- E perché? Non c’è scritto il tuo nome? – chiese Roy

- E’ che se la metti lì poi Bill Kaulitz mi picchia!

- E chi è Paolo?

- E’ un ragazzo cattivo che picchia i bambini se non fanno ciò che vuole lui.

- E chi è quel babbo deficiente che permette una cosa del genere?

- Sono io!

Mustang si voltò e si vide davanti un uomo alto almeno due metri e largo quanto un armadio. Aveva dei muscoli così grandi che poteva mettere paura perfino ad un pugile.

- Perché hai qualcosa da ridire, microbo? – gli disse tirandolo su dalla giacca. Roy neanche toccava in terra. In effetti non era mai stato tanto alto; era 1.75 e non pesava neanche tanto.

- No no! Io? Problemi? Macchè!

- Io e te facciamo i conti fuori di qui! – disse trascinandolo via

- Lei adesso mi mette giù! – disse serio

- Come scusa?

- Mi metta giù!

- E chi sei tu per darmi degli ordini!?

- Roy Mustang! L’alchimista di fuoco!

Il sedere dell’uomo prese fuoco e cominciò ad urlare lasciando Roy.

- Visto Asia? Basta usare le buone maniere!

- Chiamale buone maniere queste! – disse Maes sarcastico

- La ringrazio molto

Roy si voltò: adesso a parlare c’era una bella ragazza, alta e snella.

- Ma chi è? La tua maestra?

Asia annuì.

Roy si alzò: non l’avesse mai fatto! Lei lo superava di almeno tre centimetri!

Povero Roy Mustang! Che figura!

- ragazzi divertitevi! Ci si vede stasera! – disse dileguandosi

- Che strano padre che avete! – disse la ragazza

I due bambini annuirono.

 

Roy arrivò a lavoro appena in tempo. “Che figura! Sono addirittura più basso di una donna! Uff!”

- Salve colonnello!

Ma io questa voce la conosco!” – Caro Havoc! – disse con un sorrisino forzato, poi si lasciò andare: - Perché no mi hai detto che eri diventato comandante supremooo!!! – gli urlò

- Calmo calmo! – disse – Non è colpa mia! L’hanno deciso alla riunione di ieri sera! All’inizio volevano far diventare te comandante supremo, ma siccome non c’eri!

STOCK!

*Il colonnello Mustang è caduto in terra, in poche parole è svenuto!!*

 

In ufficio.

- Questo non è giusto! Proprio quando avevo l’occasione di realizzare il mio sogno, il padre di Riza doveva finire all’ospedale!?

- Ironia della vita! – disse Fury

- Adesso ci si mette anche il poeta! – sbottò Falman

“Sono sempre i soliti! Breda che mangia! Fury che scrive poesie e Falman che o critica! Ci manca Havoc con le sue sigarette!”

Driiiin. Driiin. *suona il telefono*

- Pronto? – risponde Mustang – Qui ufficio colonnello Mustang, sono io.

 - ppppssssssssssssssssss

- Come hai detto? Una lettera?

- psssssssssssssssssssssssss

- Si, ho capito! Arrivo subito!

- Chi era? – chiese Breda

- La figlia di una signora ha ricevuto una lettera sospetta. Vedo a controllare – si mise la giacca e fece segno a Falman di alzarsi – Tu vieni con me. Voi fate il vostro lavoro mentre sono via, intesi?

- Si signore! – risposero quelli in coro.

 

Una volta arrivati a casa di questa signora Mustang suonò al campanello.

Gli venne ad aprire una signora sui 45 anni: - Prego, entri.

- E così vostra figlia ha ricevuto questa lettera anonima, non è così?

La signora annuì: - Sì. Non sappiamo chi gliela abbia mandata, ma una cosa è certa: mia figlia è in pericolo!

Falman e Roy si guardarono: - Guardi signora – cominciò il colonnello – Che questa lettera potrebbe avergliela scritta un ammiratore segreto, visto che è San Valentino!

 

“A PROPSITO DI SAN VALENTINO!! IO CHE COSA FACCIO A RIZA!!!????”

mentre tornava a casa pensava a cosa potesse fare a Riza. Un mazzo di fiori? No troppo banale. Un orecchino? Un anello? No Riza non li portava.

Trovato! Si quello era il regalo adatto!

Dopo cena Roy si alzò e disse: - Riza Hawkeye, oggi è San Valentino, e io ho un regalo per lei!

Andò in camera a prendere un pacchettino rosso: - Tieni, è per te.

- Dai mamma apri apri! – i due bambini erano in torno alla mamma.

Lei lo guardò con amore, contenta che non le avesse fatto i soliti fiori. Scartò il regalo: era un revolver A4, ciò che voleva lei.

Gli saltò addosso felice. Così trascorse un altro giorno, un giorno come tanti altri.

 

 

 

Non so come mi sia venuta in mente sta ficchi, però mi piaceva l’idea e l’ho scritta. Oramai avrete capito che adoro questa coppia! XD!! Vi prego, recensiteeeeeeee!!!      

  
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