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Autore: alewrite    24/08/2013    0 recensioni
Mancava una settimana all'inizio della scuola, era l'ultimo giorno di Agosto e le vacanze erano quasi finite. Quell'estate fu piena di tristezza per Camilla, che l'ha vista passare velocemente, senza viverla davvero. Quell'ultimo giorno di Agosto le sue migliori amiche: Claudia e Rebecca, l'avevano costretta ad andare alla solita festa di fine mese che si fa tutti gli anni, una festa a cui non voleva andare per nessuna ragione al mondo. Una festa in cui, alla fine, decise di smettere di essere se stessa per qualche ora e provare a divertirsi, una festa in cui conobbe Lui in tutti i sensi possibili.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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PROLOGO
-  Camilla ti vuoi alzare!!?? -
Uff…ma di chi è questa voce cosi fastidiosa??
- Camilla ma ci senti!? Ti devi alzare! Devi andare a scuola! Muoviti! – 
- Ummm… ma che c’è? Ho sonno lasciami dormire! –
Ma che cavolo volevano adesso? E che cavolo è questa luce fastidiosa?
Qualcuno mi toglie il cuscino dalla testa e il lenzuolo che mi copriva e inizia a farmi il solletico.
- Ok ok mi alzo! Mi arrendo smettila mamma, odio quando mi svegli così! Poi sono acida e scontrosa per tutto il giorno! –
- Bhe ma tesoro, questo è l’unico modo per farti svegliare!! Adesso muoviti o farai tardi il primo giorno di scuola, Claudia sarà qui tra 30 minuti. –
- Come tra 30 minuti?? Ma non mi potevi svegliare prima!?? – dico alzandomi subito dal letto e fiondandomi verso l’armadio per trovare qualcosa di decente da mettere, cosa alquanto difficile, non potevo certo mettermi dei pantaloncini e una canottiera!! Ok che era il 13 settembre e si moriva ancora di caldo ma dovevo andare a scuola e dovevo indossare “un abbigliamento adeguato”. Decisi di prendere dei jeans chiari a sigaretta tutti strappati come andava di moda, un canottiera semplice color pesca e naturalmente le mie amate Converse bianche, basse.
- Che dici Ma’ questi vestiti vanno bene? –
- Certo tesoro – dice mia madre alzando gli occhi al cielo - Ora muoviti, vado giù a prepararti la colazione intanto. –
Ma come facevo a fare tutto in 30…anzi ormai 20 minuti lo sapeva solo lei!
Entrai come un razzo in bagno mi feci una doccia veloce, usci e mi vestì. Mi guardai allo specchio e scoprì di avere un aspetto orribile! Sotto gli occhi avevo un alone violaceo dovuto al poco sonno di quella notte e avevo ancora quella maledetta impronta del cuscino sulla guancia! Tutta colpa di Claudia che ieri sera mi ha costretta ad accompagnarla a quella stupida festa promettendomi che non avremmo fatto tardi! Ma dico io…le tre e mezza del mattino è forse presto?? Però non riuscivo a dirle di no quando mi faceva quegli occhioni dolci da cerbiatto. 
Però la cosa bella è che avevo rivisto Lui….vabbè non pensiamoci va’!                                                                                          
Metto del correttore per nascondere le occhiaie, matita nera nell’interno occhio, ombretto pesca che si sfumava arrivando al bianco verso il naso, una riga di eyeliner per fare risaltare il verde delle iridi e tanto, tanto mascara per fare le ciglia lunghe e piene.
Torno in camera, prendo la mia adorata tracolla della Gola, ci metto dentro alcuni libri a caso, tanto era il primo giorno, e mi do un’ultima occhiata allo specchio. Ho un fisico piuttosto attraente: sono alta 1.68m, ho le gambe magre e un bel culo tondo, la pancia piatta con il piercing all’ombelico, una terza di seno e un viso normale con labbra rosse, perché ho il vizio di morderle, e carnose dove spunta un altro piccolo brillantino, altro piercing. I miei occhi sono verdi come il prato in primavera e i miei capelli rossi/viola, mossi. Sorrido al mio riflesso fin quando non vedo l’ora sulla sveglia.
Merda sono in ritardo non riuscirò a fare una colazione decente! Non mi piace la piega che sta prendendo la giornata.
E appunto sento il campanello suonare, e la voce di Claudia all’ingresso, corro giù per le scale passo dalla cucina prendo un cornetto al cioccolato e mi fiondo tra le sue braccia, schioccandole un bacio sulla guancia. Claudia è la mia migliore amica dalle terza liceo ovvero da quando mi sono trasferita a Senigallia, nelle Marche, per il lavoro dei miei genitori, è alta come me forse qualche centimetro in più ha un fisico slanciato, la pancia piatta una seconda di seno e un culo sodo. Ha anche lei il piercing all’ombelico, perché c’è lo siamo fatte insieme e entrambe abbiamo un tatuaggio, io al centro del collo e lei sulla spalla. Ha dei lunghi capelli lisci sul castano dorato, gli occhi del colore dell’oceano e labbra piene. Al contrario di me ha una carnagione molto chiara mentre io sembro sempre abbronzata.
Entrambe salutiamo mia madre e usciamo non molto pronte ad iniziare un altro anno scolastico.

Dopo 20 minuti
- Meno male finalmente siamo arrivate, pensavo che per colpa tua avremmo fatto tardi il primo giorno. - mi dice Claudia
- Cacchio Clà ma di cosa ti preoccupi?? Siamo arrivate anche 10 minuti prima! Mi hai fatto correre come una pazza per niente. - 
Frequentavamo la 5E del Liceo Scientifico Enrico Medi, quest’anno in casse dovevamo essere in 20 ma tre ragazzi non erano stati ammessi agli esami quindi erano finiti con noi. Così adesso eravamo 23 di cui tre ragazze Io, Claudia e Sonia, perché Rebecca era stata bocciata, e 20 ragazzi che avremmo volentieri preso a schiaffi certe volte.
- Camy, Clà!! -  ci ritrovammo stritolate tra almeno 8 paia braccia appartenenti agli energumeni che avevamo come amici: AlessioScroccaro alto circa due metri, capelli biondi e lisci sicuramente di piastra e non naturali, con profondi occhi nocciola e un fisico asciutto ma muscoloso, LorenzoPregi un ragazzone altro con tanti muscoli e una tartaruga che fa sbavare, coi capelli neri perennemente spettinati e gli occhi grigi quasi argento , MattiaBassi sorriso smagliante labbra carnose, occhi azzurri e sempre allegri e NicolòBoschi bello e muscoloso con occhi marroni chiaro, capelli castano rossicci e un cuore d’oro in cui c’è posto solo per Claudia, anche se lei non lo sa . Erano le persone con cui andavamo più d’accordo nella classe un po’ come se fossero i nostri migliori amici.
- Ragazzi! Ci state abbracciando come se non ci vedeste da mesi!! – dico a corto di respiro - Eppure ci siamo visti all’incirca 5 ore fa! –
- Si appunto Camy ha ragione, lasciateci, ci state uccidendo – dice Claudia un po’ alterata. Odia quelli abbracci stritolanti e loro, sapendolo, li fanno apposta.
- Ma dai come fate le delicate! – sbotta Matt e gli altri si mettono a ridere e, anche se un po’ arrabbiate, ci uniamo alla risata.
- Sapete che quest’anno siamo al terzo piano!? Ci dovrebbero mettere i Primini lì in alto noi siamo vecchi non possiamo fare tutte quelle scale! –
Eccolo il solito Alessio che è nato per lamentarsi di tutto!
- Dai ragazzi dobbiamo fare solo una rampa in più mica 100 scalini! E poi scusa Ale ma sarai tu quello vecchio, Io e Camy siamo in perfetta forma! Vero? –
- Certo che si! E noi quegli scalini in più li faremo pensando che tonificheranno ancora di più il nostro bel sederino! – dico facendo la linguaccia a quei cretini – Dai ora è meglio che entriamo ci dobbiamo beccare i posti in fondo. –
Presi a braccetto da una parte Clà e dall’altra Lore e iniziammo a salire i grandini dell’entrata, quando mi venne in mente che mancava qualcuno al gruppo.
- Ma ragazzi…dov’è Lele??? – anche Claudia si accorse che non c’era e guardò gli altri per sapere qualcosa, ma anche loro si non si erano accorti che mancava.
- Dai Cami tranquilla arriverà tardi come suo solito – mi dice Nico – o magari si è alzato presto ed è già in classe. –
A questa affermazione ci guardiamo tutti e scoppiamo a ridere entrando così nell’atrio della scuola.
Forse la giornata non sarebbe andata così male.

O forse sarebbe andata anche peggio.
  Angolo autore: Ciao a tutti! Ringrazio chi leggerà la mia storia, spero vi piaccia. E' la prima che scrivo e non ero tanto convinta se pubblicarla o no... Vi prego ditemi cosa ne pensate. Grazie ancora. Ciaoo!
  
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