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Autore: Sbubbina    24/08/2013    0 recensioni
racconta di come a volte ci si senta soli e l'assenza di qualcuno ci logori dentro così tanto da toglierci il respiro. parla, però, anche dell'amore quella "strana cosa" che nessuno riesci a capire. In una sola parola descrive: i sentimenti. Forse è una banalità, non lo so ma penso che la scrittura sia l'espressione più bella dell'anima e che nessuna storia o poesia potrà mai risultare scontata perchè c'è sempre qualcosa di noi dentro. Recensioni gradite
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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era un giorno come gli altri, in cui ripeti i soliti gesti le solite frasi di congettura i soliti sorrisi a volte falsi a volte veri, era uno di quei giorni in cui la monotonia regna sovrana. Era un giorno pieno di angoscia, solitudine ma soprattutto di mancanza, la mancanza di qualcuno che il suo cuore bramava e la sua mente desiderava come se fosse l'unica cosa per cui vivere. Lei provava, provava a far finta di nulla a cercare di continuare la sua vita impegnandosi nei soliti rituali ma nonostante le amiche o qualunque altra cosa che la potesse rendere vagamente felice, non poteva mai esserlo totalmente perchè l'altra metà del suo cuore era a kilometri di distanza. Quei kilometri pieni di buio in cui a volte ci si può perdere ma erano al coltempo la sua luce perchè qualora fosse uscita con un minimo di fortuna avrebbe potuto vederlo, vedere i suoi occhi...la sua tortura era la sua speranza. La speranza ,che i suoi occhi tornassero a guardarla con amore, tenerezza e gioia, che le sue mani tornassero a toccarla esplorando ogni minima parte di lei, che le sue calde labbra accarezzassero le sue così che entrambi potessero perdersi l'uno nei segreti nell'altro, che il silenzio parlasse al posto loro . Qualcuno dice che per conoscersi davvero bisogna stare insieme e parlare parlare di noi ma a volte, quando due anime sono destinate a stare insime, non sarà la distanza a dividerle perchè due cuori che si appartengono non potranno mai essere davvero separati poichè ognuno vive nel ricordo dell'altro e questo ricordo è più forte delle stesse passioni umane di cui l'uomo è succube e vittima. Parlare? le parole, in fondo, siamo noi ma chi ci ama riesce a leggerci nel profondo e riesce ad arrivare dove noi non abbiamo avuto il coraggio di esplorare. Per due anime così, non serviva stare vicino perchè si conoscevano a fondo e la stessa lontananza che era loro nemica dimostrava ad entrambi che all'infuori dell'altro non potrebbe mai esserci nessuno. Tutto ciò però non bastava, aveva paura di perderlo anche se sapeva che era impossibile non riusciva a togliersi questo costante pensiero, voleva solo stargli vicino. mentre guardava fuori dalla finestra vide che il tempo era l'esatta manifestazione dei suoi sentimenti, il cielo era bianco come vuota era la sua anima senza lui vicino, il fievole vento che sfiorava gli alberi era la speranza che infondeva coraggio nella sua anima.. Il sole non riusciva a vederlo ma nel profondo sapeva che c'erà, proprio come l'amore di lui coperto dagli sbagli di entrambi.A quel punto le sentì, sentì quelle calde rugiade accarezzargli in viso e capì che stava piangendo, non aveva più il controllo su di sè, era preda e vittima dei suoi sentimenti e un uomo schiavo dei suoi sentimenti non potrà mai essere felice, di ciò ne era consona ma a quel punto si chiese come mai avrebbe potuto una persona vivere senza un cuore? era in coma, la sua anima era in coma era tenuta in vita dal semplice fatto che il suo cervello riuscisse a conciliare quel minimo di usanze quotidiane con il tormento che stava vivendo. nessuno riusciva a capirla davvero e forse ciò era dovuto al fatto che neanche lei riusciva a comprendersi, lei non era lei..era innamorata. appena riprese un minimo di autocontrollo iniziò a scrivere, la scrittura era la sua unica salvezza, riusciva a portarla in mondo tutto suo e per un attimo i suoi problemi si allieviavano perchè riuscire a mettere nero su bianco ciò che si prova è una cosa che pochi riescono a fare. Odiava quel mondo fatto di usanze comuni, di regole simili a dogmi, un mondo in cui l'uomo non aveva spazio per i sentimenti ma era solo una macchina che vive per la società. Come si può vivere senza sentimenti, emozioni? l'uomo è la passione per eccellenza, non potrà mai fare a meno di dolore, gioia, amore perchè è parte di lui, forse la parte più bella. La cosa che più odiava era il semplice fatto che lui non c'era e ogni singolo momento  sembrava ricordarglielo come se la vita si stesse prendendo gioco di lei e non poteva far altro che accettarlo. Non poteva fuggire a questo sadico gioco perhè lui era in lei qualunque cosa decidesse di fare, ogni sua decisione era improntata a cercarlo. sulla carta scrisse tutto ciò che sentiva e sapeva che ciò non poteva più bastarle. Era in balia delle onde del destino ma quelle onde sembravano ormai esserle avverse.
  
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