You snore.

«Come va la convivenza, voi due?»
«Bene, Lydia».
«Scott russa».
«Cos- non è vero!»

«Io non russo» affermò uno Scott serio in volto, una volta entrato nella sua camera seguito da Isaac.
Questo lo guardò con un sorrisetto divertito mentre posava la cartella accanto alla scrivania, sfilandosi poi le scarpe.
«Sì, invece» mormorò tirandosi via i pantaloni «tu russi».
Scott prese a spogliarsi con frenesia, scalciando via le nike, facendole rotolare sotto il letto, e iniziando a levarsi i pantaloni, sbottonandoli. Poi si fermò di punto in bianco e fissò Isaac con le sopracciglia inarcate.
«Menti» disse ancora, levandosi definitivamente i jeans.
Allora Isaac lasciò cadere i pantaloni a terra e si avvicinò pericolosamente a lui, facendolo cominciare a indietreggiare fino ad incontrare il muro. Lo bloccò premendo le mani sul muro dietro di lui, sorridendo malizioso.
«Sai che non è così» sussurrò, e Scott poté giurare di aver sentito il suo respiro sulle proprie labbra, portandolo a mordersele forte.
Isaac ridacchiò: adorava spaventarlo a quel modo e vedergli le guance rosse. Si scostò girandosi e si levò la maglietta, buttandola sul letto. Era concentrato sul cuore di Scott, ancora batteva veloce, e cercava di controllare in qualche modo il suo, di battito.
Fece per girarsi e dirgli qualcosa, ma si ritrovò sul letto di schiena, con Scott sopra che lo guardava minaccioso e gli bloccava i polsi sopra la testa. E lui cominciò a dimenarsi.
«Ti meriti una punizione» fece cercando di bloccarlo stringendogli le gambe al bacino, ridendo.
«Per cosa?!»
«Così la prossima volta tieni la bocca chiusa».
Tenendogli i polsi con una mano sola portò l'altra a pizzicargli la pancia e poi il fianco, facendolo dimenare ancora di più.
«Allora» incalzò bloccato da un pizzico che gli tolse il respiro e gli fece chiudere forte gli occhi «ammetti che è vero!» terminò provando a liberarsi le mani, senza smettere di ridere.
Scott scosse il capo e cacciò fuori la lingua.
«No, non lo ammetto. E' una bugia, io non russo!» esclamò, smettendo di pizzicarlo, «E' più un... respirare rumorosamente» fece scrollando le spalle, mettendo su un piccolo broncio.
«Come lo vuoi chiamare tu... è comunque russare» mormorò Isaac, poi si morse il labbro «però è carino... sei dolce, uhm...»
Chinando il capo di lato Scott lo fissò e gli liberò i polsi, allontanando la mano e passandosela tra i capelli. Poi si scostò scendendo dal suo corpo e gli si sedette accanto, mentre lui si tirava a sedere a sua volta e si guardava le mani.
Rimasero in silenzio per un po', ascoltandosi i cuori a vicenda, finché non tornarono a battere normalmente e Isaac tirò un sospiro di sollievo.
«E comunque, se ti da così fastidio, non ti dispiacerà dormire giù sul divano, immagino».

mael_ 

Non so, oggi avevo voglia di scrivere e ho aperto LibreOffice. Stavo pensando ad una ruolata fatta con Sil -ciao babe!- e bo, eccola qua una piccina flashfic Scisaac, perché loro sono perfetti e non smetterò mai di dirlo. E inoltre mi sono ispirata ad un gifset Kurtbastian, del fandom di glee -questo-, che adoro. Spero vi sia piaciuta, ci ho messo come sempre il mio cuoricino, pieno pieno di feelings.
Bon, saluto il BIB giusto perché sono l'amore.

Cccià. ♥