Sherlock sorrise e finalmente poggiò le labbra sulle sue, un veloce, labile contatto che fece gemere sottovoce di desiderio il dottore.
Desiderio che si trasformò in orrore quando lo rivide fare quell’adorabile mezzo sorriso e poi scomparire sotto al tavolo.
-Sherlock!-. Quello che avrebbe voluto essere un urlo gli uscì come un gemito strozzato, per impedire che l’intero ristorante si voltasse verso di loro. Non era particolarmente affollato, ma la situazione era imbarazzante lo stesso. –Sherlock. Cosa. Stai. Facendo??-.