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Autore: ShipIt    25/08/2013    2 recensioni
Spoiler stagione 3!!
Ecco cosa è passato per la mente di Ian mentre diceva addio alla sua città e cosa ha pensato Mickey vedendo partire il rosso a cui tanto teneva.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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The army

 

 

Per un attimo si domandò cosa ci facesse lì. Non era neanche maggiorenne. Era veramente questo quello che voleva fare?

Poi si ricordò di Mickey, che si era sposato con quella puttana comunista...Svetlana o roba del genere. Consegnò i suoi documenti.

 

Philip?”.

 

Aveva ancora la possibilità di voltarsi e tornarsene a casa. Bruciare quella finta carta d'identità con la sua foto ma un nome sbagliato e tornare alla sua vita di sempre. Finire il liceo. E poi cosa? Sarebbe finito nello stesso punto dove si trovava ora, sprecando un anno. Tanto valeva arruolarsi subito.

Mickey aveva avuto la sua opportunità, in realtà più di una, di mettersi seriamente con lui e impedirgli di fare quello che stava per fare. Ma quel fottuto Milkovich non lo aveva fermato, quel 'Non farlo' appena sussurrato non era stato abbastanza.

 

Solo Lip”

 

Sarai solo Gallagher da ora. Sali. Il prossimo”

 

E così era salito. Per tutto il viaggio non aveva fatto altro che girarsi ogni minuto per vedere se qualcuno, una persona in particolare, gli stesse correndo dietro per cercare di farlo scendere. Ma nessuno era mai apparso. Non che ci sperasse veramente. Era abituato alle delusioni della vita, ma per una volta avrebbe veramente voluto che Mickey lottasse per lui.

Era stanco di dover dare agli altri senza ricevere mai niente indietro. Doveva voltare pagina, e così stava facendo.

 

 

 

 

 

Vaffanculo Ian. Vaffanculo Mandy e vaffanculo mondo.

 

Le uniche persone che avrebbe dovuto mandare a quel paese, in realtà, erano suo padre, Terry, e lui stesso. Perchè Terry lo aveva costretto a sposarsi e perché lui non era riuscito ad opporsi.

Ora se ne stava in camera sua a tormentarsi e a ripensare alla sua conversazione con il rosso. Non era possibile che se ne stesse andando. Cinque minuti prima sembrava fosse tornato tutto alla normalità, per quanto la sua realtà potesse essere definita normale, e poi era arrivata la bomba:

 

Lascio la città. Esercito. Domani mattina. Quattro anni, minimo.”

 

Fanculo, aveva sentito qualcosa rompersi dentro di sé.

Non era riuscito a fermarlo.

Ci aveva provato, a dire qualcosa. Ma le parole non riuscivano ad uscire dalla sua bocca. Forse perché non avevano una forma neanche nella sua mente. Cosa avrebbe potuto dire? Non voglio che tu vada perché altrimenti non saprò più con chi scopare. Non era la persona con più tatto al mondo ma anche lui riusciva a capire che quella frase non avrebbe fermato neanche la persona più cogliona al mondo. Ian era tutto ma non coglione. E non gli veniva in mente altro da dire. Così si era ritrovato a mugolare una specie di “Non andare” e a non aggiungere altro, sperando che questo bastasse a fermare Gallagher. Evidentemente non ci era riuscito.

 

Ora si ritrovava steso sul letto in camera, al buio, a tormentarsi.

 

Decise di uscire, a fare qualcosa, qualunque cosa. Non notò neanche le persone che lo salutavano, o evitavano. Camminava, continuava a camminare. Senza una metà. Si ritrovò nell'ultimo posto dove avrebbe voluto essere. La fermata dell'autobus. Quel catorcio di ferro che avrebbe portato Ian all'addestramento per entrare nell'esercito. L'ESERCITO. Aspettò qualche minuto, o forse ora, finché vide che i ragazzi-soldato stavano arrivando. Ed eccolo, con i suoi capelli rossi, tagliati poco tempo prima, che già erano ricresciuti, e la sua uniforme, pronto ad entrare dentro il pullman. Mickey si nascose dietro ad un muro, attento a non farsi vedere.

Seguì con lo sguardo il bus che si allontanava, portandosi via l'unica persona sulla faccia di quel merdoso pianeta con cui, non era pronto ad ammetterlo nemmeno a sé stesso, si era sentito felice.

 

 

 

 

Note dell'autrice:

Questa è la mia prima storia in assoluto. Spero sia venuta abbastanza decente!

  
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