I can love you more than her

I'm broken, do you hear me?

I'm blinded 'cause you're everything I see.

I'm dancing alone,

I'm praying that your heart will just turn around.

Eccomi davanti alla Waster High School ad aspettarlo, come tutti i giorni.

Oggi sono da solo perché Livia si è rotta le palle di accompagnarmi, ma dopotutto ha ragione perché io stesso mi accorgo di essere abbastanza pesante.

Solo che da quando l'ho incontrato la prima volta in quella calda giornata di inizio ottobre non riesco più a farlo uscire dalla mia mente.

Sì, so che ha una ragazza e viene ogni giorno a prenderla a scuola.

Sì, so che gli piacciono le ragazze e non diventerò mai più di un amico per lui.

Sì, so che ha quattro anni in più di me e non mi calcolerà mai.

Sì, so che l'unica cosa che farò sarà rimanere deluso.

Ma posso comunque provare a portare avanti la nostra amicizia, no? Beh, con la speranza che si trasformi in qualcos'altro...

And as I walk up to your door

my head turns to face the floor

cause I can't look you in the eyes.

Eccolo, è davanti al cancello.

Ogni volta che lo vedo mi rendo conto del perché continuo a fare questa vita... Sento i battiti del mio cuore velocizzarsi, di questo passo esploderà.

“Ciao Mario! Anche oggi qui?”

Calmo Mario, calmo, non agitarti o ti si spettinerà il ciuffo!

“Ehy Gianmarco! Si... Ehm sai, mio fratello va a scuola qui vicino, devo venire a prenderlo tutti i giorni...”

Non riesco a guardarlo negli occhi, è troppo perfetto.

“Ah capito... Io sono qui per Rita... La conosci, no? Mi pare di avertene parlato...”

Cazzo, ci risiamo. Si Gianmarco, me ne parli ogni santo giorno, ma non voglio conoscerla!

“Si, la tua ragazza, vero? Me la ricordo...”

“Dovrei presentartela un giorno... Gli staresti simpatico.”

Eh peccato che io la odi.

“Si...”

When she'll open her arms and hold you close tonight

I just won't feel alright.

Cause I can love you more than this.

When she lays you down I might just die inside,

I just don't feel alright.

Cause i can love you more than this.

Io potrei dargli di più. Lo amo talmente tanto che non penso ci siano altre persone capaci di provare tutto questo. Le farfalle nello stomaco, la perenne voglia di averlo accanto, i momenti spesi incantato a guardarlo. Non mi capacito neanche di come io stesso possa sentire queste emozioni, figuriamoci le altre persone. Ma comunque devo lasciarlo stare. Non sarò mai capace di farlo sorridere come fa lei, ogni volta che pronuncia il nome 'Rita' gli brillano gli occhi... E' innamorato, non posso farci niente. E se lui è felice sono felice anche io.

Il suono assordante della campanella interrompe il mio conflitto interiore e una folla di studenti in men che non si dica inonda il cortile.

If I'm louder would you see me?

Would you lay down in my arms and rescue me?

Cause we are the same, you saved me

and when you leave it's gone again.

Capelli rosso acceso, occhiali da sole anche in inverno inoltrato, borsetta in cui di sicuro non entrano più di due libri, espressione da ragazza sicura di sé e atteggiamento degno di una rappresentante d'istituto. Rita Bellins.

Cerca con gli occhi il suo 'lovely boyfriend', lo trova ed inizia a camminare verso di noi. Presumo che con quei tacchi le ci vorrà un po' per arrivare.

“Mario guarda, quella è Rita.” Mi dice Gianmarco sorridente. Vorrei tanto essere felice come lui in questo momento...

Se continuo a fissarla in questo modo però se ne accorge, meglio spostare lo sguardo su qualcos'altro. Neanche il tempo di sbattere le palpebre e lei è di fronte a me, o meglio, attaccata a lui... Perché ci ha messo così poco ad arrivare? Cazzo.

Si salutano e lei lo tira letteralmente a sé, attaccando le sue labbra fucsia fosforescente a quelle carnose di lui. Lo sta baciando. Quella troia sta baciando il mio Trè. Sì, avevo già visto le foto da coppietta felice che pubblicavano su Facebook, ma vederlo dal vivo è diverso. Fa male, tantissimo.

“Ehy! Tu devi essere Mario... Gianmarco mi ha parlato di te, devi essere un tipo simpatico!”

Cerco di trattenermi dallo scoppiare a piangere come una ragazzina alla prima cotta, tendo la mano e mi presento a Rita, anche se a quanto pare lei mi conosceva già. Guardo Gianmarco che mi sorride, bellissimo come al solito. Nonostante tutto continua a migliorare la mia vita, a farmi sentire meglio con un solo sguardo e a lasciarmi un vuoto dentro ogni volta che non è insieme a me.

And then I see you on the street

in her arms and i get weak

my body fails, I'm on my knees praying.

“No davvero devo scappare, è tardissimo, se mio fratello esce da scuola e non mi trova è capace di perdersi.” Per intenderci, l'ultima cosa è vera... Io alla sua età ero molto più responsabile.

Bene, con questa scusa sono riuscito ad andarmene... menomale. Non sarei riuscito a parlarle, soprattutto aver assistito a quella scena.

Cazzo, ma il mercoledì Steven esce alle due. Oh che bello, dovrò aspettare altri venti minuti nel cortile della sua scuola, proprio oggi che avevo voglia di tornare a casa.

Raggiungo il cortile della Poters Middle School, entro e mi siedo sul muretto.

Sono già quasi tutti a casa, davanti all'istituto c'è solo qualche primino intento a scorgere la strada aspettando i genitori.

Solo dieci minuti e Steven uscirà da quel portone, posso farcela.

Ruoto un attimo gli occhi verso il marciapiede dall'altra parte della via e immediatamente desidererei non averlo mai fatto. Perché sta abbracciando lei e non me? Perché quello beato fra le sue braccia non sono io? E come fa lei a non rendersi conto di essere così fortunata?

Sto ancora peggio di prima. Sento gli occhi pungere, segno che non tratterrò le lacrime ancora a lungo. Per fortuna tengo gli occhiali da sole sempre nello zaino, per questo posso prenderli e coprirmi gli occhi rossi e gonfi senza che nessuno si accorga che sto piangendo, così quando sarò in macchina mi basterà solo nascondere il tremolio nella voce.

I've never had the words to say

but now I'm asking you to stay

for a little while inside my arms.

And as you close your eyes tonight

I pray that you will see the light

that's shining from the stars above.

E' giovedì. Indovinate dove sono? Esatto, da Gianmarco. Ieri è stato uno dei giorni peggiori della mia vita. Ok, ho solo quattordici anni, ma ne ho passati di momenti brutti, eh!

Comunque, tornando a noi... Sì oggi sto meglio, ma dato che sono un emerito cretino sono tornato qui a godermi lo spettacolo di Gianmarco e Rita che fanno i fidanzatini... Forse sono leggermente masochista.

Oggi sono arrivato più tardi del solito perché sono rimasto con Livia ad aspettare suo padre... quella ragazza è un po' una rompipalle a volte, ma infondo glielo devo, lei mi sopporta quando ho i miei attacchi isterici.

C'è anche lui, sembra che stia cercando qualcuno. No, mi ha visto! Che figura di merda, mi trova ogni giorno qui... Diciamo che non si è capito che ci vengo per lui.

Voltandosi mi sorride ed io rimango incantato per un attimo a guardarlo. Come può un semplice essere umano possedere tanta bellezza? Mi convinco sempre di più che sia un angelo. Ricambio il sorriso dopo qualche secondo e mi avvicino a lui.

“Mario! Cercavo proprio te... come sta oggi il mio piccolo Billie?”

Mi ha chiamato 'piccolo Billie'. Ho bisogno di aria. Ci eravamo dati quei soprannomi, essendo tutti e due fan sfegatati dei Green Day.

“Sto bene, grazie... e tu, Trè?” Dico ridendo e arrossendo leggermente.

“Insomma... Ieri è successo un casino con Rita, oggi sono venuto per cercare di parlarle.”

Oh porca puttana. Cosa ha appena detto?

“Capisco... Mi dispiace, sappi che se hai bisogno di qualcosa io sono sempre qui, puoi sfogarti.”

“Grazie Billie, sei davvero un amico.”

Mentre il mio cuore fa letteralmente i salti mortali vedo Gianmarco avvicinarsi a me. Cosa sta per fare? E' consapevole del fatto che se mi abbraccia qui io potrei morire?

Sento le sue braccia attorno a me, non avevo mai provato niente di simile. Vorrei che non mi lasciasse più andare, ho aspettato così tanto questo momento e accanto a lui mi sento protetto. Possiamo fermare il tempo e rimanere così per sempre? Perché ora qui al suo fianco non ho più paura del mondo, o del giudizio degli altri. Cosa me ne importa di chi mi critica se ho lui?

La campanella ci interrompe di nuovo, inizio ad odiare quel suono stridulo. I nostri corpi si staccano, ma va bene così perché ora so di contare almeno un po' per lui.

Il cortile della scuola alle mie spalle si riempie di studenti e forse adesso Rita e Gianmarco faranno pace. Ma non fa niente perché pur di ricevere altri abbracci del genere vale la pena di aspettare anche tutta la vita.

Questa fa ancora più schifo della prima, ohw :')

Ma io la pubblico lo stesso perché è bello sputtanarsi, yeeeeah.

No la verità è che la mia vita sarebbe vuota senza OTPs, quindi boh, scrivo ciò che vorrei succedesse(?). Inizio a sparare cazzate anche qui nella nota autrice, che bello! Però concedetemelo, sono le nove di mattina e oggi mi sono alzata alle otto per tradurre una Larry, quindi sono un po' rincoglionita. Omg sta venendo una cosa enorme, e poi pensandoci bene a voi non è che importi tanto di quello che faccio appena sveglia, lol.

Ok, allora sparisco... Ciaoooooooo!

Take care and ship Gianmario. (y)

-Carmen.

Ah, un ringraziamento speciale ai One Direction perché si e un altro al figone che ha scritto More Than This, l'ho cercato su google immagini. E poi ad altre due persone che sono awwwwwwww ma non posso dire chi sono, lol. Ho messo troppe 'w'.