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Autore: Mikiri_Tohoshima    26/08/2013    0 recensioni
La Rivolta delle Formiche è una storia su Jak II, Renegade. La protagonista, Kayla, è una guardia krimzi che vivrà sulla sua pelle la guerra contro le teste di metallo e gli esperimenti all'Eco Oscuro ordinati dal Barone Praxis. Amica di Erol e di Torn, cercherà di combattere contro la politica corotta della sua città, anche se lei e tutti i suoi seguaci per ora non sono altro che formiche, rispetto alla grandezza del Barone.
Genere: Generale, Dark, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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capitolo 6

Capitolo 6

 

Nuove armi e nuovi progetti

 

≪Signore, non è da ignorare. Significa che ci sarà una guerra!≫. ≪E a me cosa... importa? Se ci sarà una guerra, combatteremo!≫. ≪Le nostre forze non sono abbastanza potenti per combattere contro un esercito di teste di metallo! Dobbiamo arruolare altra gente...≫. ≪Oppure, bisogna creare dei super soldati, o utilizzare delle super armi. ≫.

 

Torn guardò gli altri capitani, tra cui il suo fido Erol, il capitano Ruperttikjakmos che metteva i brividi, e il capitano Acheron, annoiato come suo solito. ≪Capitano Ruperttikjakmos, mostri ai suoi colleghi cosa avete scoperto, nel... ehm... cadavere di uno dei rivoltosi dell’ultima manifestazione riguardo gli spray eccetera etcetera...≫. Il capitano premette il tasto di un telecomando, facendo abbassare le luci e accendendo delle diapositive.

Acheron distolse lo sguardo disgustato, Erol impallidì, e Torn fece un respiro profondo. L’uomo era tagliato esattamente a metà per il senso della larghezza. Un circuito di vene dal colore bluastro partivano dal cuore dell’uomo, collegandosi in tutto il corpo.

≪Questa, non era una “persona” normale. Avete notato le... vene blu? Ecco. Questo mostro, possedeva poteri legati all’eco. Tipo... un saggio. I saggi dell’eco possiedono uno schema venoso molto simile a questo, poiché riescono a collegarsi con un tipo di eco, ma questo, riusciva a collegarsi con qualsiasi tipo di Eco. Il rosso, il verde...≫. ≪Anche l’eco oscuro?≫. Chiese Acheron, che le sue pattuglie erano destinate alle zone con più concentramento di Eco Oscuro della città. ≪Soprattutto l’eco oscuro≫. Esclamò una voce dietro di loro. Comparve in scena un uomo, sulla cinquantina, alto e dinoccolato.

≪Veger è uno scienziato che studia il... “Canale d’Eco” contenuto nelle persone. Ne esistono molte, anche se noi non sappiamo dove sono. Non si capisce dal viso se una persona ha poteri legati al’eco, e non possiamo far fare giochini con tutta la città. Ma il signor Veger ha inventato una macchina capace di individuare il canale all’interno dei corpi. In questo modo, potremo trovarli.≫.

≪E dopo che li avremo trovati? Cosa dovremmo farne?≫. chiese Torn, intuendo la risposta. ≪Usarli. Fare su di loro degli esperimenti, per vedere se riescono a resistere all’eco oscuro, per creare nuove armi e nuovi soldati per sventare questa nuova minaccia delle Teste di metallo.≫.

≪Ma sono persone!≫. esclamò Acheron. ≪Se non sbaglio... capitano... anche la... donna, la rapinatrice che lei ha ucciso una settimana fa, sa, penso che avesse due figli.≫. ≪Ma qui si parla di innocenti! Di... bambini, magari, che hanno qualche capacità in più rispetto ai loro coetanei! Tra poco ci metteremo a torturare anche le persone che sono brave a suonare il pianoforte?≫. ≪Non ho detto questo, capitano Acheron. Sarà un... “secondo” arruolamento nelle guardie. Solo persone adulte consenzienti parteciperanno al progetto che voglio inaugurare orgogliosamente col nome “Programma Guerriero Oscuro”. Ora, vorrei fare una prova su di voi con la macchina per visualizzare il canale nelle persone...≫. Veger tirò fuori da una tasca una macchinetta con una lunga antenna. Passò accanto ai capitani, per poi fermarsi avanti a Torn. ≪Comandante Torn... lei... possiede un canale piuttosto sviluppato... non è che... vorrebbe unirsi al progetto?≫. Lo sguardo di Torn gli fece cambiare idea all’istante, e si avvicinò agli altri capitani. ≪Nessuno possiede il canale, o lo tiene molto sviluppato. Nessuno di voi, a parte... Torn.≫. ≪Comandante Torn, per te≫. Mormorò il diretto interessato. ≪È sicuro, comandate, che non voglia... provare, anche solo per una volta? L’eco non sarà puro, ma modificato in modo da non essere molto pericoloso. Suvvia, non rischia la vita...≫. Torn guardò Erol, chiedendogli con lo sguardo come doveva comportarsi, ma Erol non potè dare una risposta. Non lui.≪Padre, ma non è pericoloso utilizzare l’eco oscuro, anche se modificato, sulle persone?≫. Torn si girò di scatto. Ashlein. la sua vecchia compagna di scuola, la figlia del Barone... che ci faceva qui? ≪Ashlein, non ora, adesso siamo occupati...≫. ≪Ma padre, l’ha detto lei che posso partecipare alle riunioni!≫. ≪A patto che tu stessi zitta e buona. Non stai facendo la zitta e buona, adesso. Non vorrai mica che ti cacci...≫. ≪Signore, ho deciso.≫. Torn esclamò convinto. ≪Voglio fare una prova. Una sola.≫. Non notò lo sguardo di soddisfazione che si scambiarono Ruperttikjakmos e Veger. ≪Venga con noi, comandate, venite tutti! Grazie al comandante Torn, vi daremo la dimostrazione di quello che potremo fare!≫.

 

≪Si spogli, ecco... si stenda qui. Le dispiace se... le faccio un’incisione? Serve per immettere meglio l’eco... perfetto, direttamente nella vena del canale. Devo legarla, perché non penso sia così piacevole, ma non si preoccupi. Non durerà molto.≫.  Torn sentì il bisturi tagliargli in corrispondenza di una vena la quale non aveva mai creduto l’esistenza, giusto sotto la trachea. Gli legarono i polsi con cinghie di cuoio, il metallo era molto freddo, sotto la schiena nuda. Alzò un attimo lo sguardo, per trovare gli occhi di Ashlein. Sorrise. Era molto preoccupata per lui. Fece un respiro profondo e attese.

 

≪Torn!≫. ≪Comandante, risponda!≫. ≪Chiamate qualcuno, un medico, presto!≫. Erol alzò la testa verso Veger, infuriato:≪Avevate detto che non sarebbe stato pericoloso!≫. ≪È quello che credevamo. Il comandante si è prestato di sua iniziativa agli esperimenti, noi lo abbiamo assecondato.≫. ≪È per Ashlein, che l’ha fatto.≫. Gli mormorò Acheron, sconvolto. ≪Voleva dimostrarle che suo padre stava facendo la scelta giusta. Speriamo che i medici arrivino presto.≫.

 

Torn fu trasportato d’urgenza all’ospedale civile, lo stesso dove era ricoverata Kayla. Le KG l’avevano munita di un sonno molto leggero, e sobbalzò appena sentì le voci degli infermieri trasportare velocemente qualcosa in corridoio. E non solo quelle. Anche voci apparentemente sconosciute, nel buio della sera. Non potendo girarsi, chiuse gli occhi, cercando di addormentarsi, senza riuscire. Allora chiamò un’infermiera, che le portò del sonnifero.

 

Il mattino dopo, notò Erol che camminava velocemente davanti alla sua porta. ≪Erol! Che ci fai qui?≫. Lo chiamò. Lui si sporse, sorridendole malinconicamente. ≪Non preoccuparti, hanno... niente. Sono venuto a trovare una persona.≫. Kayla annuì, sbadigliando.

 

≪Allora? Cosa... come...≫. ≪Il comandante... non abbiamo neppure idea di cos’abbia. È sotto respirazione artificiale, il battito è molto debole. L’ondata di eco è stata tale che gli ha fuso il cervello, quasi. E non era eco modificato, o se lo era, era tagliato con una sostanza tossica. Stiamo cercando di purificarlo dall’eco, ma senza del... solo il tempo ci saprà dire qualcosa.≫. Erol si sedette al capezzale dell’amico. Per la rabbia, battè un pugno contro il muro, facendolo tremare. ≪Per una donna, Torn! Prima Kayla, adesso tu... solo per una donna! Perché non...≫. Le lacrime non scesero dai suoi occhi. Erol aveva smesso di piangere da quando era molto piccolo, all’orfanotrofio. Ma la disperazione, comunque, venne fuori in rabbia distruttiva. ≪Si calmi, signore! Il comandante deve riposare!≫.

 

Erol dovette farsi una corsa. Prese lo zoomer e cominciò ad accelerare. Fino a quando quasi non gli si storse il polso. Fino a quando non lo trovarono, nascosto sotto l’autostrada, con un catorcio di zoomer fumante che non avrebbe volato mai più. Era nei pressi del negozio di Kai, che lo vide distrutto. ≪Erol! Cosa è successo? Stai bene?≫. Erol la guardò, facendosi aiutare:≪Kai... tu... nei prossimi giorni, non uscire di casa. Quando vedi delle KG, che non sono io, non farti vedere, non esisti. Va bene? Sta per succedere qualcosa di molto brutto, e non voglio che tu... muoia... o finisca male. Va bene?≫. Kai annuì, incuriosita ma sapeva che non doveva fare domande. Non finché Erol le parlava in quel modo, perché di sicuro, c’era davvero qualcosa di grave che doveva accadere.

  
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