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Autore: Chutch    26/08/2013    4 recensioni
Lara é figlia di Vulcano, il dio Romano delle fucine, e viven nel Campo Greco-Romano da ormai tre anni.
Lara ha 17 anni e presto sará costretta a partire per svelare un antico mistero. Conoscerá altre divinitá e altri semidei molto diversi da lei. La domanda é se sará capace di portare a termine quest'impresa disperata.
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Leo Valdez, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1
IL MIO RAGAZZO SI DIMOSTRA UNO STRONZO

-Lara! Lara, svegliati! È solo un'incubo!- la voce di Leo mi scuote dal buio in cui stavo cadendo.
-Urlavi come una matta! Tutto a posto?-
-Ora si! Grazie!- come un fulmine il ragazzo si rimette a dormire. È un capocabina fantastico e uno dei migliori fratelli che si possa avere, ha solo un difetto: dorme peggio di un ghiro!
Mi volto dall'altra parte del letto e mi ritrovo a guardare Fiamma, nome azzeccato per una figlia di Vulcano. Fiamma è la mia gemella, siamo uguali in tutto e per tutto, tranne i gusti... I miei sono decisamente migliori!
Non riesco proprio a dormire e ci rinuncio. Mi alzo e indosso la maglietta verde del campo mezzo sangue Greco-Romano e dei pantaloncini. Infilo le mie converse preferite ed esco dalla cabina. Mi dirigo verso il capanno numero 9 per finire il mio marchingegno: un braccio biomeccanico che risponde ai comandi mentali.
Mentre attraverso lo spiazzo del falò vedo Ky che esce dalla casa di atena, sua madre.
Vado verso di lui e quando arrivo mi bacia. Un bacio leggero e sensuale. Stiamo insieme da ormai da tre anni, da quando hanno unito i due campi.
-Oggi verrai al falò?- gli chiedo.
-No, vado a correre a Central Park con Mike! È l'unico giorno in cui ci permettono di uscire dal campo e vogliamo sfogarci un po'!-
-Okey! Allora ci vediamo dopo, devo finire il progetto!-
-Sarà meraviglioso!-
-È quello che spero!- Mi da un'altro bacio e poi si allontana.
Mentre cammino penso a Ky, un ragazzo alto e con i capelli di un castano chiaro e gli occhi grigi. Stare con lui è la cosa migliore che mi sia mai capitata, è l'unico ragazzo (al di fuori dei miei fratelli) che mi capisca quando parlo di meccanica! Stranamente, per essere un figlio di Atena, adora lo sport. È così che ha conosciuto Mike, un figlio di Apollo (romano) che è poi diventato il suo migliore amico. Mike e io ci conoscevamo già da tempo, siamo migliori amici da circa sette anni, è stato lui a presentarci. Sono quasi arrivata al capanno quando sento dietro di me dei passi che mi riscuotono dai miei pensierii. Mi blocco e prendo dalla cintura che porto sempre alla vita, un martello, non è molto grande ma andrà bene. Mi volto e mi blocco un'attimo prima di tirarlo in fronte ad Alec.
-Che diamine stai vacendo?- gli chiedo.
-Scusa non volevo spaventarti, stavo facendo un giro e ti ho vista passare..!-
-Ah! Okey! Ora scusa, ma ho da fare!-
-Si, lo so! Posso aiutarti?- Alzo le spalle e insieme entriamo nel capanno 9.
Alec è figlio di Nike, gli occhi neri come pece sembrano scrutarti in profondità e conoscere ogni tuo segreto. Come gli occhi anche i capelli sono scuri e la carnagione è una di quelle che paiono sempre abbronzate.
-Senti, ti va se andiamo a mangiare qualcosa in centro?- mi chiede.
Sono mesi che me lo propone, ho sempre declinato ma questa volta non ho proprio scuse.
-Va bene!- dico e sul suo viso compare un piccolo sorriso.
-Però non è un appuntamento e non succederà niente.- il sorriso pare affievolirsi ma non scompare.
Per le tre ore successive mi passa cacciaviti e chiavi inglesi, fili e saldatore.
-Finito!- esclamo finalmente.
Prendo il braccio bionico, lo fisso al collo e al busto tramite un cinghia e metto un ago nel braccio andando a toccare un nervo. Poi muovo il braccio e porgo una vite ad Alec che la prende stupito.
-Sinceramente... Non credevo avrebbe funzionato!-
-Sei così terribilmente pessimista, Alec!- dico sorridendo per il mio lavoro.
-Devi proporlo alla fiera della scienza che ci sarà mese prossimo! Vincerai sicuro come l'oro!-
-Non lo so, ci devo pensare!- dico riponendo il braccio nel mio armadio e chiudendolo a chiave.
-Che ore sono?-
-Ora di pranzo! Andiamo in mensa?- Annuisco e insieme ci incamminiamo.
Stare con Alec non è mai imbarazzante, ha sempre qualcosa di interessante da dire, quindi la nostra si rivela una camminata piacevole. Arrivati in mensa ci salutiamo e ci diamo appuntamento per le sette e mezza. Mi siedo al mio tavolo e prendo posto vicino a Fiamma.
-Al falò faranno il karaoke, non vedo l'ora! Cantiamo qualcosa insieme?-
-Non posso, vado in città!-
-Pensavo che Ky andasse a correre con Mike, come ogni venerdì..!-
-Sisi, però vado a mangiare qualcosa con Alec!-
-Chi? Quel figo figlio di Nike che tu rifiuti da mesi? Non ho ancora capito perchè non ci prova anche con me, visto che siamo identiche... Io non lo rifiuterei!-
-Te l'ho detto è per i miei gusti! E comunque gli ho assicurato che non è un appuntamento!-
-Ci sarà rimasto male!-
-Sono fidanzata!- dico rigirandomi tra le mani la collana che porto, un piccolo regalo di Mike.
Finiamo di mangiare e poi andiamo ad allenarci. La giornata passa velocemente e di colpo sono già la sette. Rendendomi conto di essere in ritardo faccio una doccia supersonica, mi asciugo i capelli altrettanto velocemente. Mi cambio la maglietta mettendomene una dell'Hard rock, indosso dei pantaloncini e corro in bagno: un filo di matita nera, una spazzolata e sono pronta. Mi fisso per un attimo allo specchio: i miei capelli neri e la mia pelle abbronzata sono in netto contrasto con gli occhi color ambra.
Qualcuno bussa e io mi catapulto fuori.
-Siamo pronti?- mi chiede Alec
-Prontissimi!- Insieme usciamo dal campo.
Fuori l'arco il ragazzo mi chiede di attenderlo un attimo.
Si intrufola dietro un cespuglio e ne esce con una spider nera.
-Wow- è tutto quello che mi esce dalla bocca!
-È fantastica!-
-Un regalo di mia madre!- ammicca lui.
Salgo su quell'auto stupenda e partiamo a tutta velocità. In poco tempo siamo in centro.
-Dove andiamo?- chiedo io.
-Ti piace il sushi?- io annuisco e lui ferma l'auto.
-Allora siamo arrivati!- parcheggiamo e entriamo nel ristorante.
Il cameriere ci scorta fino al nostro tavolo e ci da i menù.
-Cosa prendi?- mi chiede.
-Scegli tu!- gli dico -Devo andare un attimo in bagno! Arrivo subito!-
-Okay!- Mi alzo e quando svolto l'angolo devo soffocare un grido.
In un tavolo vicino alla finestra vedo Ky e Mike seduti insieme a due ragazze. Sto per andare verso di loro quando Ky bacia una delle due biondine.
Mi giro e vado verso il bancone delle bibite.
-Due bicchieri d'acqua con ghiaccio per favore!-
-Subito!- dice il cameriere porgendomeli.
Gli afferro e dopo aver fatto tre passi li rovescio addosso a Ky e Mike.
-Immagino vi siate stancati di correre!- dico e mi volto.
Sono sorpresi e non capiscono subito la situazione. Quando si riscuote Ky mi afferra il polso e mi trattiene.
-Non è quello che pensi!-
-Ah! No! Lo immagino!-
-Ti posso spiegare!-
-Si, spiegami come la tua bocca è finita sulla sua, ti prego! Anzi no! Non me ne fotte!-
-E tu Mike, sei un verme!- dico e mi giro.
Torno al mio tavolo e mi siedo come niente fosse. Ky e Mike non mi seguono.
-Tutto okey?- mi chiede Alec
-Tutto fantastico!- dico prendendogli la mano e lui, incoraggiato da quel gesto, mi si avvicina.
Con la coda dell'occhio vedo Ky e Mike uscire dal ristorante e guardarsi intorno e poi sparire.
Dopo aver mangiato facciamo un giro in un parchetto nelle vicinanze. Lui cerca più volte di avvicinarsi ma trovo sempre una scusa per allontanarmi. È ferito da questo anche se non lo da a vedere e mi dispiace. Rientriamo al campo al limite del coprifuoco, appena in tempo. Davanti alla porta della mia cabina ci salutiamo.
-Grazie Alec! È stata una serata fantastica.- gli dico. Lui mi si fa vicino e con una mano mi scosta una ciocca dal viso.
-Anche per me!- risponde facendosi ancora più vicino.
Questa volta non mi allontano, perchè dovrei farlo? Non sono più fidanzata, no?!
-Dovremmo rifarlo!- gli sussurro.
-Sono perfettamente d'accordo!- risponde lui
E poi il silenzio. Chiudo gli occhi. Sento le sue labbra sulle mie. Prima è un semplice bacio poi la sua lingua si fa spazio e lentamente apro la bocca. Ad un certo punto non so più dove inizia lui e finisco io. Siamo una cosa sola. All'improvviso sento delle vertigini e mi aggrappo a lui. Alec mi stringe i fianchi tra le sue braccia e lo spazio fra di noi si annulla. Per un momento sento che tra quelle braccia non dovrò mai soffrire, che se potessi restare tra quelle braccia, quello che è successo oggi non capiterebbe mai più, sarei al sicuro, sarei protetta. Con questa convinzione gli passo le mani tra i capelli e lo attiro a me, lui mi stringe ancora di più. Il bacio diviene sempre più appassionato e poi Alec comincia gradualmente ad allontanarsi.
-Buona notte!- dice infine sorridendo, il suo naso sfiora il mio.
-Notte!- Lui mi prende una mano, la bacia e poi, voltandosi, si allontana.
Sto per entrare nella mia cabina quando una mano mi afferra, all'inizio penso sia Alec ma poi mi giro e mi trovo faccia a faccia con Ky.

  
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