Ciao a tutti! E’ la prima volta che
scrivo in questo fandom... Quindi ho deciso di iniziare parlando di Tifa. Qui le
protagoniste sono lei e Aerith e la loro amicizia. Avviso: si tratta di una
Cloti!
Si può odiare la propria
migliore amica? Io... Credo di sì. Ogni volta che penso a te, Aerith, odio anche
me stessa. Perché poi? Per un ragazzo... E che ragazzo.
Lo conosci ben anche tu,
no? E’ Cloud...
E’ da due anni che viviamo
insieme, dormiamo nella stessa stanza... E’ da due anni che ho scoperto di
amarlo nonostante lo conosca da una vita. E anche se viviamo insieme l’unica
cosa che ci lega è una profonda amicizia. Niente di più.
E io soffro per questo...
Ma la cosa più grave, che mi provoca ancora più dolore è un’altra: la gelosia.
Sì, Aerith. Tifa Lockheart è gelosa. Gelosa di te.
Cloud è sempre triste,
nonostante sia passato molto tempo. Non riesce a trovare pace, si addossa tutte
le colpe della tua morte e di quella di Zach. Passa più tempo con te che con
me... Ogni giorno viene a trovarti, parla da solo convinto del fatto che tu sia
lì ad ascoltarlo. E non dire che tu non sei lì... Almeno con te
parla.
Ed io, ogni giorno, sono
nascosta dietro ad un albero ad osservarlo, le lacrime agli occhi pronte per
essere liberate.
Sto forse impazzendo? Sono
di gelosa di una persona che non c’è più... Però mi manchi, Aerith. In fondo sei
pur sempre la mia migliore amica.
Ho deciso, domani sarò io a
venire a trovarti, non tu nei miei pensieri. Così potrò davvero dimostrare che
io tengo ancora a te, nonostante tutto.
Mi sono svegliata presto
questa mattina. Cloud sta ancora dormendo. Il suo corpo perfetto si alza e
abbassa regolarmente sotto il lenzuolo. Stanotte non ha avuto incubi. Ok, ti
giuro, gli ho lanciato solo un’occhiata veloce, niente di
più.
Ora sto correndo da te, il
più velocemente possibile. Prima di raggiungerti il forte profumo dei fiori mi
investe e mi obbliga a fermarmi. Quanti ricordi... Questa volta le lacrime non
hanno freni e iniziano a scendermi lungo le guance.
Riprendo a camminare fino a
che non raggiungo il luogo dove sei sepolta. Qui il profumo si sente ancora di
più. Mi siedo per terra stando attenta a non calpestare tutti quei colori che mi
circondano e guardo verso di te.
In quel momento le parole
mi escono spontanee. Inizio a raccontarti tutto quello che è successo da quando
non ci sei più e quello che provo per Cloud. Il mio odio per te svanisce, come
se non fosse mai esistito. Non so nemmeno io il perché, ma è proprio
così.
Poi, improvvisamente, sento
un grande calore che mi avvolge e capisco che tu ci sei per davvero. Sono sicura
che tu abbia sentito tutto quello che ti ho detto. E spero che capirai anche
quello che sto per dirti.
- Ti chiedo
scusa-
La mia voce rimbomba come
aveva fatto in precedenza. Il calore scompare, quasi abbia acconsentito a
ricevere le mie scuse.
Poi sento dei passi dietro
di me. Mi volto, sorpresa, e vedo Cloud che si sta
avvicinando.
Prima di lasciarmi il tempo
di tornare in piedi per raggiungerlo, lui si getta in ginocchio accanto a me e
mi abbraccia. Io rimango senza parole: che mi sta
succedendo?
Sorrido lievemente prima di
abbondarmi a lui. Rimaniamo così per un tempo che mi sembra eterno, prima che
Cloud si allontani un po’ da me e, con quel suo sguardo blu, mi fissi negli
occhi.
Ma io sono attratta da
un’altra cosa: la sua bocca, perennemente contorta in una smorfia triste, è
piegata in un timido sorriso.
- Scusa il ritardo... Ti
amo-
Mi dice e la mia bocca,
invece, si spalanca quasi a non crederci. Poi, realizzando che è tutto vero, si
tuffa verso la sua. E, finalmente, tutto quello che desideravo si è avverato:
chiarire con te, Aerith, e amare apertamente Cloud.
Passiamo il resto della
giornata seduti vicini e parlare di te e con te, dolce Aerith.
Poi, verso sera, ci alziamo
e, mano nella mano, ci incamminiamo verso casa. Prima di entrare nel bosco,
però, mi giro nuovamente verso di te. Vorrei dirti ancora un secco di cose che
non ti ho mai detto e che non sono mai riuscita ad esprimere, come il forte
sentimento di amicizia che mi legava a te.
- Grazie- dico alla fine,
semplicemente.
Prima di voltarmi mi sembra
di scorgerti in lontananza. Chiudo e riapro gli occhi, ma nel punto dove
guardavo prima non c’è niente.
Sorrido di nuovo, pensando
a quanto sia stata stupida a parlare male di te e metterci tutto questo tempo
per capire che avevo sbagliato.
In fondo, ognuno giunge al
proprio obiettivo con tempi diversi: io sono una che ci mette un casino di tempo
per concludere le cose.
Quindi, scusa il ritardo,
Aerith... Alla fine ci sono arrivata anche io.