Caro Elliot,
Ormai è passato un mese da quando te ne sei andato. Devo considerarlo un periodo lungo o breve?
So bene che non sarai più al mio fianco per il resto della mia misera vita,probabilmente questo è solo un piccolo assaggio di ciò che mi aspetta.
Ho tagliato i capelli,sai? Talmente corti,che potresti tranquillamente vedere le lacrime che mi rigano le guance in questo momento.
Questi occhi dorati, per i quali molti si stanno complimentando,non saranno mai belli come i tuoi,così azzurri e profondi da perdercisi dentro.
Vincent mi ha riferito che le tue ultime parole erano per me. Ti dispiace? TI DISPIACE PER COSA?! 
Sono io che devo scusarmi. Mi dispiace. Mi dispiace così tanto,non ti ho potuto proteggere…che servo inutile che sono.
Adesso probabilmente mi molleresti un ceffone e poi cominceremmo a litigare,con te che mi insulti e io che cerco di ribattere con la mia solita filosofia spicciola.
Cercheresti di farmi coraggio,perché tu sei forte,Elliot. 
Ma la verità è che questo mondo senza di te io non riesco proprio a concepirlo.
Andrò avanti per impedire a Vincent di compiere i miei stessi sbagli,ma mi rifiuto assolutamente di accettare la tua scomparsa,chiaro?!
Sarai sempre il mio più caro amico,e la persona che amo. Ricordi?
La camera dell’orfanotrofio da cui mi hai raccolto,le facce contrariate dei tuoi parenti quando mi portasti alla residenza,la nostra stanza all’Accademia Latowidge,i duetti al pianoforte,i pomeriggi in biblioteca,le lunghe passeggiate…li ricordi,vero? So che è così. 
E ricordi quando,studiando,ti eri appisolato e io provai a baciarti? Ma in realtà non stavi dormendo. E infatti te ne accorgesti subito…ed eri arrabbiato,eccome,se eri arrabbiato! O era solo imbarazzo?Però,da quella notte mi hai lasciato dormire con te.  
Fa male pensare che quei giorni non ritorneranno,quindi li terrò ben custoditi nella mia memoria fino al giorno in cui magari ci rincontreremo. Quindi,per ora…
Addio,Elliot. 
Per sempre tuo,Leo.