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Autore: The Kill    26/08/2013    2 recensioni
Si sedette sulla ringhiera del ponte, con le gambe a penzoloni verso il fiume, molti pensieri schizzavano nella sua
testa, doveva smetterla di pensare...pensare faceva male.
Ma come smettere di pensare in una situazione del genere?!
La luce della luna illuminò il suo volto, aveva il viso bagnato dalle lacrime, gli occhi verdi e gonfi con dei capelli nero corvino che gli toccavano le spalle, erano spettinati, ma questo a lui non importava.
Si spostò la frangia davanti agli occhi cercando di nascondere tutto il dolore e la disperazione dentro di essi , ma non riusciva più a nascondersi, voleva solo far finire il dolore...così lasciò cadere il suo corpo nel vuoto.
Beh, questo è il momento in cui ognuno di noi si sveglia sudato e nel panico, ma per qualche strano motivo per Gerard Way non era così.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO 1 - ESCAPE 
 
Erano le 3:20 del mattino, Gerard sentì la chiave entrare nella serratura e aprire la porta, era suo padre, era appena tornato dal torneo di Poker e molto probabilmente non aveva vinto, lui non vinceva mai, andava li solo per far colpo sulle donne e per ubriacarsi.
Sapete? come padre faceva veramente schifo ,si chiamava Magnus e non era nemmeno degno di esser chiamato padre, Gerard lo chiamava per nome oppure non ci parlava proprio. 
Magnus si arrabbiava per questo e Gerard ne pagava le conseguenze, ma questo non gli importava più perchè la sua schiena si era abituata alle cinghiate, come i suoi polsi si erano abituati ai tagli.
 
Gerard sentì i passi di Magnus avicinarsi alla sua camera, prese le lenzuola e si copri fino alla testa pensando quando lui e sua madre si chiudevano in camera pregando che Magnus non sfondasse la porta.
Era strano. Ma Gerard si sentiva al sicuro con lei, come se lei fosse una supereroina che lo proteggeva dal male, un supereroe come quelli dei fumetti che leggeva da bambino.
Ma poi sua madre morì e Gerard rimase da solo, senza nessuno che lo proteggesse.
 
Magnus si allontanò dalla porta, era così ubriaco che quasi non riusciva a reggersi in piedi, andò in cucina a scolarsi l'ultima bottiglia di birra per poi andare nella sua camera e cadere nel letto in un sonno profondo.
 
Gerard scoppiò a piangere , non voleva più stare in quel posto e l'unica cosa che voleva era un amico , una persona con cui parlare e sentirsi al sicuro. Non parlava molto con i suoi coetanei ,erano tutti viziati e perfettini, lui non li sopportava. Lui è il tipo di ragazzo a cui piaceva disegnare e leggere invece di farsi le seghe davanti un fottuto pc. Ma ora per lui niente aveva più senso.
 
Si alzò dal letto, e si mise un paio di Jeans e una felpa nera, prese un pezzo di carta e una penna e dopo aver finito di scrivere lasciò il pezzo di carta sul suo letto e uscì nel balcone. Si aggrappò alla ringhiera e saltò, facendo attenzione a non atterrare nell'aiuola ,dove di solito sua madre ci piantava dei bellissimi fiori ognuno di un colore con delle sfumature diverse, ma ormai i fiori erano appassiti,avevano abbandonato il loro colore formando solamente un triste mucchietto marroncino.
Gerard prese la bici si asciugò le lacrime dal viso e partì. 
 
Arrivò fino al ponte dove di solito si fermava quando era bambino per disegnare il cielo con dei bellissimi aerei che lasciavano una scia colorata,pensava che un giorno fosse salito su uno di quegli aerei, per scappare, ma si sbagliava.
Si sedette sulla ringhiera del ponte,con le gambe a penzoloni verso il fiume, molti pensieri schizzavano nella sua testa, doveva smetterla di pensare...pensare faceva male.
Ma come smettere di pensare in una situazione del genere?!
La luce della luna illuminò il suo volto ,aveva il viso bagnato dalle lacrime, gli occhi verdi e gonfi con dei capelli nero corvino che gli toccavano le spalle, erano spettinati, ma  questo a lui non importava.
Si spostò la frangia davanti agli occhi cercando di nascondere tutto il dolore e la disperazione dentro di essi, ma non riusciva più a nascondersi, voleva solo far finire il dolore...così lasciò cadere il suo corpo nel vuoto.
 
Beh,questo è il momento in cui ognuno di noi si sveglia sudato e nel panico, ma per qualche strano motivo per Gerard Way non era così.

Okay ragazzi è la mia prima fanfiction e spero che vi piaccia, all'inizio è un pò triste, ma poi andrà meglio. Grazie per chi leggerà. Se ci sono dei problemi fatemelo sapere okay?? 
 -The Kill
  
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