Fanfic su attori > Robert Pattinson
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Autore: robyale    26/08/2013    0 recensioni
Solo poche parole per descrivere "Rest of my life": vero amore, vera amicizia e le contraddizioni che derivano.
Abbiamo voluto scrivere questo crossover perchè fondamentalmente amiamo ogni singolo personaggio che abbiamo inserito: Bruno Mars è il nostro cantante preferito, Robert Pattinson e Kristen Stewart il nostro emblema d'amore, Bridgit Mendler la nostra cantante preferita e Shane Harper il cuccioloso fidanzato di Bridgit.Sono loro che ci hanno ispirato a scrivere sempre meglio questa storia.
Quale scoppiettante storia può nascere da questo mix?? Speriamo vi piaccia. Accettiamo qualsiasi recensione =)
Personaggi: Kristen Pattinson
Robert Stewart
Peter Hernandez
Bridgit Harper
Shane Mendler
Abbiamo invertito i cognomi ;)
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Mi voltai e non vidi altro che una luce accecante che si avvicinava. Mi sentii spaesato, terrorizzato, come se il cielo avesse deciso di punirmi per quello che avevo fatto.
Forse me lo meritavo. Non capii cosa stava succedendo fino a quando sentii una frenata da parte dall’auto vicino a me, da cui scese un ragazo che si diresse frettolosamente verso di me. Un ragazzo alto,bruno, con una faccia conosciuta. Mi porse la mano che accettai e mi fece rialzare in piedi.
-Ehi, tutto bene amico? Che ci facevi  là in mezzo alla strada?- mi chiese il ragazzo, sbigottito.
Si grazie fratello … no … ero caduto. Ho perso i sensi …
-Ti do un passaggio all’ ospedale, dai … comunque mi chiamo Peter.- disse mentre si stava già avviando verso la macchina.
-No, lascia stare, faccio da solo-
-No no, lascia stare tu, fatti portare all’ospedale. Non sia mai ti sei fatto qualcosa ti devo anche pagare!-
“Wow la bontà gli nasce proprio dal cuore!” si, credo proprio di aver pensato quello.
Allora accettai il passaggio, approfittando della sua ”disponibilità”.
Salii in macchina iniziammo il tragitto. Peter, durante il percorso, mi fece delle domande:-Io mi sono presentato, ora tocca a te!- mi chiese per intrattenere una breve conversazione- Come ti chiami??-
-Ehm … -dissi scombussolato- Robert, Robert Stewart.
-Oh … - capivo che non gli importava minimamente quello che gli avevo detto, eppure proseguì con le domande- Ma che ci facevi in mezzo alla strada? Non me la bevo la storia dello svenimento!
-Ho .. ho fatto uno sbaglio ..
-Ah, ora hai chiarito molto, devo dire ...-
-In un’ora si possono perdere sacrifici fatti in mesi..-dissi con aria affranta.
-Be’ almeno spiegami perché ti ho trovato in ginocchio piangente ...
-Problemi di cuore,sai...-
-E che sei ? Una femminuccia?-
-Se conoscessi la mia ragazza non la penseresti così... veramente non so nemmeno se sia più la mia ragazza...-
-Be’ Rob non voglio entrare in queste situazioni...-
Durante il resto del tragitto regnò il silenzio. Almeno per me. Mentre Peter cantava qualche strampalata canzone che trasmettevano alla radio, io guardavo fuori dal finestrino con lo sguardo rivolto alla luce soffusa della luna, perso nei miei pensieri.
Non facevo altro che pensare a Kristen, alla nostra storia e ai nostri progetti, ormai andati in fumo.
I miei pensieri furono interrotti dallo squillare di un telefono, a cui Peter rispose. Lo guardavo gesticolare mentre parlava. Il suo accento era ispanico, ma aveva dei tratti familiari.
Appena terminò la chiamata ci ritrovammo nel parcheggio del Daylight Medical Hospital.
Entrammo in accettazione e Peter chiese all’infermiera un controllo per me.
Mi sedetti sulla poltroncina d’attesa e aspettai con il mio “benefattore” l’arrivo del medico.
Squillò di nuovo il telefono di Peter e si fiondò fuori dalla sala d’attesa. Doveva essere una chiamata importante.
PARTE PETER
Mentre stavo aspettando l’arrivo del medico insieme a Robert, il cellulare prese a squillare. Lessi sul display il nome di Kristen ricordandomi che la mia cara cuginetta mi stava aspettando a casa sua per confidarsi con me, il nostro rito fin da bambini. Mi affrettai ad uscire e accettai la chiamata.
-Ciao Krist...- fui interrotto dalle urla di mia cugina.
-CIAO UN CORNO!!!! TI RENDI CONTO CHE SONO RIMASTA AD ASPETTARTI A CASA PER BEN UN’ ORA!! UN’ORA!!-
-Calmati Kris!!- le dissi... ehm urlai.
-Cosa è successo di tanto grave per non degnarmi neanche di una chiamata?!-
-Stavo per investire un uomo, ecco cosa è successo, e adesso ci troviamo in ospedale- le urlai contro.
-Oh cavolo,si è fatto male? Tu stai bene?- mi chiese preoccupata.
-No no, stiamo entrambi bene, siamo qui solo per precauzione-
-E sei fortunato Pete...-
-Puoi dirlo forte!  Me lo sono trovato inginocchiato al centro della strada mentre stavo per venire da te- le spiegai.
-Proprio a livello di film-
-Ho frenato giusto in tempo e l’ho portato qui-
-Dov’è successo tutto?-
-All’inizio di Maiden Lane- risposi.
Per tre secondi non sentii più la voce di Kristen e penai che fosse caduta la linea. Poi riprese a parlare sbigottita.
-Come si chiama?-
-Robert mi pare. Si Robert Stewart-
Dopo che dissi quel nome veramente non sentii più la sua voce, sostituita dal suono del termine della chiamata, e capii che era rimasta sorpresa da qualcosa che le avevo detto.
Riposi il telefono in tasca e tornai da Robert. 
  
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