Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony
Ricorda la storia  |      
Autore: vincenzo261091    27/08/2013    1 recensioni
Buonasera, questa è una piccol shot per un amico, un pò testone. Spero che leggendola possa capire che gli vogliamo bene. Nella storia ho introdotto due personaggi da me inventati, spero ve la possiate godere. A presto.
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Twilight Sparkle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un oscuro inizio


Era una notte serena e calma.
Era da poco sorta la luna, grazie all'intervento della principessa della notte, ed ogni pony pareva essersi abbandonato al proprio sonno.
La pace regnava sovrana, solo i gracidii delle rane, ed il soffiar del vento produceva suoni udibili, se qualcuno non avesse ancora avuto la bella idea di dormire.
Ma qualcosa non andava. Nel bel mezzo della piazza di Ponyville.
Due figure si muovevano fra le ombre, veloci e silenziose. Il primo era un pony di terra dal color indaco scuro, coperto da un mantello e cappuccio nero, che lasciava vedere solo i riflessi dei suoi occhi tendenti al ceruleo, ed alla chioma del medesimo colore.
L'altra figura al suo fianco era ben diversa. Si presentava come una giacca nera col cappuccio bipede.
A differenza del pony, l'altro essere era sicuramente bipede e decisamente alto. Non si poteva cogliere nulla sulle fattezze del suo volto, dato che nel solco del cappuccio dove si sarebbe dovuto trovare un qualche segno di mimica facciale si trovava solo una zona buia. Si potevano notare due catene pendere ai due lati del cappucci, che scendevano fino ad arrivare alle costole. Si potevano però scorgere delle mani, anch'esse coperte da guanti di un tessuto nero, recanti sul dorso, delle decorazioni simili a delle venature grigie che sembravano risalire i guanti fino all'interno della giacca nera.

Il pony si avvicino, portandosi alla sinistra della figura.
«...Maestro, è arrivato il momento di agire...» sibilò con voce sottile e vellutata.
L'essere non rispose, ma continuò imperterrito a procedere lungo le strade di Ponyville, puntando vero una precisa direzione, la Biblioteca di Twilight Sparkle.
Il pony, dopo aver assestato un sottile colpo di tosse voluta, insistette.

«...Maestro...dobbiamo sbrigarci..
So che vi piace passeggiare di notte...ma non è consigliabile...c' il rischio che qualcuno vi veda..
E poi...» si fermò, disegnando un sadico sorriso appena visibile sotto al cappuccio «...Ho proprio voglia di saggiare e sconfiggere l'allieva prediletta di Princess Celestia...» concluse, alzando lo sguardo cercando di scrutare il viso del proprio maestro, o almeno il punto dove probabilmente doveva trovarsi.
Quest'ultimo si fermò di scatto.
Lentamente l'essere distese le braccia lungo i fianchi, allargò le dita delle mani, producendo un insopportabile serie di scricchioli. Una volta cessato quel concerto d'ossa, alzò le braccia, e le unì conserte, difronte al petto.

«Non vedo il problema.
Se anche qualcuno dovesse vedermi, cesserebbe di esistere nell'istante stesso in cui i suoi occhi io lo vorrei.
Devo forse ricordarti cosa è successo a quel drago che mi ha visto sulla montagna ? » disse il maestro del pony, rivelando una voce calda e tranquilla, ma llo stesso tempo che racchiudeva in se qualcosa di molto sinistro.
Il suo tono era spento, come se non gli importasse nulla di nessuno, ne di ciò che stava facendo.
Il pony di terra stesse a riflettere, e ponderare la risposta che avrebbe dovuto dare.
Ricordava bene l'ammasso informe putrido rimasto dopo l'azione del suo maestro.
Decise di non rispondere e di proseguire verso la biblioteca.
Ma la voce dell'essere alle sue spalle lo fece immobilizzare.

« Lost Heaven.
Ti ho fatto una domanda. » disse con calma glaciale il maestro del pony, restando immobile alle sue spalle a braccia conserte. Si poteva notare solo ora che ai piedi indossava due paia di stivali neri come la pece, dalla cui punta partivano delle decorazioni simili a quelle sui guanti.
Il pony parve pietrificarsi all'istante. Sapeva bene cosa significasse fare irritare o mancar di rispetto al proprio maestro. Una fine ben peggiore della morte.
Lost Heaven si girò di centoottanta-gradi, e fissò la figura dell'essere che era con lui. Ma quando fece per proferire parola, il maestro lo interruppe.

« Taci. Non mi serve sentirtelo dire.
Vedo chiaramente quella fetida aura di paura che ti avvolge in questo momento.
La paura che hai di me.
Ma per ora sei un mio studente, non hai da preoccuparti, finchè farai ciò che ti dico, e mi sarai utile, la tua vita sarà salva. » pronunciò quelle parole con così tanta freddezza per per un attimo parvero cadere del fiocchi di neve.
Ma le verità era che in quel momento il gelo si trovava nelle vene del pony, che era rimasto gelato dalle parole del proprio maestro.
Era conscio della sua fama, e dei suoi metodi. Ne era stato testimone più volte.
A quel punto era incapace di muoversi, paralizzato da quelle parole. Le aveva già sentite spesso, ma in quel preciso momento, e luogo, avevano un significato molto più aggressivo e penetrante nell'animo.
Il maestro del pony sciolse le braccia dall'incastro e ricominciò a muoversi, più rapidamente di prima, lasciando il proprio allievo alle proprie spalle, ancora immobilizzato dalle parole del maestro.
Ma tutto ciò durò solo per una piccola frazione di secondo, che si parve eterna, ma non fú più di quanto ci metterebbe una certa pony virago a spazzare il cielo della cittadina.
Lost Heaven si girò rapidamente facendo svolazzare un po' la giacca, lanciandosi al galoppo all'inseguimento del maestro, come se da quella corsa dipendesse la sua stessa esistenza.
E da un certo punto di vista, era così.
In fondo, erano partiti in 7, ed erano rimasti in due. Questo solo perché coloro che avevano irritato il maestro, avevano avuto ciò che quell'essere chiamava “la liberazione dal dolore”.
Un modo pittoresco che egli usava al posto di dire schiettamente che li aveva eliminati.
Infine il pony giunse difronte alla libreria.
Mille pensieri gli attraversavano la mente, primo fra tutti lo sconfiggere Twilight Sparkle.
Lui la odiava con tutto se stesso.
Dato che era stata lei a sottrargli la sua adorata maestra, non che amata principessa. Non la poteva perdonare, e ciò che più lo faceva ribollire è che la stessa sovrana aveva preferito lei come sua studentessa al posto suo, dopo averlo già scartato per un altra pony. Ed inoltre il fatto che quando lui le dichiarò il suo amore lei rispose che lui era troppo piccolo, e che comunque non aveva tempo per “certi giochetti da bambini”, doveva prendersi cura della sua protetta.
Mentre questi pensieri riempivano la mente del pony, attorno alla sua figura si stava formando una piccola nebbiolina oscura che lentamente si stava estendendo attorno a lui. I suoi occhi cerulei ora erano l'unica cosa visibile, dato che la nebbia oscura lo stava lentamente ricoprendo dandogli dimensioni maggiori, seppur solo in apparenza.
Nel frattempo sul tetto di una casa li vicino, seduto sul ciglio sul cornicione si trovava il suo maestro, la cui figura era totalmente illuminata dalla luna.

«..Bravo mio allievo, o forse dovrei dire strumento...
in ogni caso.. continua così.
Odiala, alimenta quella sensazione, nutrila con la tua essenza.
E' la tua oscurità a renderti forte, le tue ferite il tuo disprezzo per lei. »

Disse mentre alzando le mani si tirava indietro il cappuccio, facendo appoggiare alle spalle.
Il volto del suo maestro era simile a quello umano. Presentava però un colorito di pelle rosato scuro, tendente quasi al mattone. Il suo viso presentava lineamenti sottili e rigidi, con un naso piccolo, e dagli zigomi pronunciati. Ma ciò che era più visibile erano i suoi occhi, se si potevano definire tali. Sembravano due gorghi oscuri, pronti a risucchiarti al loro interno per farti sparire dal creato, in un oscurità dove nemmeno la luce di Celestia avrebbe potuto ritrovarti . Il tutto contornato da una folta chioma di ispidi capelli color arancio acceso, che puntavano le proprie punte verso le spalle.
Accavallò la gamba destra sulla sinistra, ed incrociò nuovamente le braccia. Ed infine con un sorriso sul volto, sentenziò.

« Ed ora mio allievo vá, e portami la testa di Twilight Sparkle.
Prendi la tua vendetta su di lei, così che poi io possa avere la mia su tutta Equestria.  »
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony / Vai alla pagina dell'autore: vincenzo261091