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Autore: slanif    27/08/2013    2 recensioni
HaseMit
Questa Fan Fiction su Slam Dunk è basata su uno degli Episodi dell'Anime. Infatti, durante la partita Shohoku - Ryonan, Mitsui è costretto ad abbanconare il campo causa una caduta. I compagni lo portano così a sedersi su una gradinata per dargli degli integratori e fargli prendere un pò d'aria. Nel frattempo, Hasegawa Kazushi dello Shoyo è sugli spalti. E siccome io amo alla follia le HasegawaMitsui, ho deciso di modificare un pò quella scena mettendoci in mezzo una delle mie Coppie Preferite! Buona lettura!
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hisashi Mitsui, Kazushi Hasegawa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lacrime Amare 
di slanif

**

La partita contro il Ryonan sta per giungere al termine. Mancano pochissimi minuti alla fine. 
E io non ce l'ho fatta.
“Merda” 
Ma perché ho sprecato tutti questi anni?
Stringo forte i pugni per il nervoso, e li stringo così forte da conficcarmi le unghie nel palmo della mia mano sudata e tremante. 
Ho dovuto abbandonare il campo perché sono debole.
Perché non ho resistenza fisica. 
Perché non ce l'ho fatta!
E mi scoccia da morire! 
Mi scoccia soprattutto per il fatto che sugli spalti c'è l'unica persona che non avrei mai voluto che mi vedesse cedere!
Che penserà ora di ma, Kazushi? 
Mi considererà un debole?
Beh, in fondo è quello che sono, no? 
Sento gli occhi pungere per le lacrime che cerco di trattenere.
Odio piangere. 
E non lo farò, poco ma sicuro!
“Hisashi…”. 
No.
Non tu. 
Non la tua voce.
Tutti ma non tu. 
Vattene.
Non voglio che mi vedi in questo stato. 
“Ti prego, va via…” dico piano.
“No, non me ne vado. Non ti lascio da solo adesso” mi risponde con la sua voce morbida. 
“Per piacere…!” lo supplico.
“No!” risponde deciso. 
“Non voglio che mi vedi adesso…” ammetto.
“Ti vedo quando e come mi piace! Sei il mio ragazzo, e io pretendo di esserti vicino in un momento come questo!” ribatte deciso piegandosi sulle ginocchia coperte dai jeans scuri e mettendomi una mano sulle ginocchia sudate. 
Alzo appena lo sguardo.
Vedo i suoi occhi neri e profondi, bellissimi e dolci che mi fissano con talmente tanto amore da farmi mancare il respiro… 
Se non fossi rosso in viso per la sudata fatta in campo, probabilmente arrossirei.
Vedo le sue labbra sorridermi con amore e sento gli occhi bruciare sempre di più… 
Stringo forte la borraccia tra le mani.
Premo forte i denti. 
“Sono due anni che non giochi, amore… Non puoi pretendere di avere la stessa resistenza fisica di chi si è sempre allenato…” dice piano.
“Ero un campione, una volta…” 
So che ha detto cose giuste, ma mi scoccia essere diventato così incapace!!
“Sì, ma hai avuto dei problemi e ti sei fermato. Hai ripreso da poco e hai fatto del tuo meglio per essere alla pari con i tuoi compagni… Ma ci vuole tempo per ritornare quelli di una volta… Non puoi chiedere troppo a te stesso…!” mi dice tranquillo, sempre sorridendo. 
Sento il corpo tremare.
Accidenti!! Ma perché mi viene da piangere!!?? 
“Se vuoi puoi piangere…” dice piano “Con me il tuo segreto è al sicuro…” e sorride.
Sento gli occhi pizzicare forte, la vista mi si annebbia e il corpo viene scosso. 
Accidenti!!
Stringo forte i pugni e abbasso la testa. 
Sento le labbra di Kazushi posarsi sulla mia guancia.
Sui miei occhi. 
Sulla mia fronte.
Sul mio naso. 
Sulle mie lacrime.
Sulle mie labbra. 
E’ un contatto breve e casto.
Si stacca quasi subito per sussurrarmi: “Io ti amo… per me sei tutto ciò che può rappresentare amore. Sei il mio campione. Non so quanto può valere ma…” 
“Vale tanto per me…” lo interrompo.
Vale TUTTO per me… perché tu sei la mia vita…  
“Torna dalla squadra e dagli supporto morale facendo un tifo sfegatato, okay?” chiede poggiando la sua testa contro la mia.
“Okay, amore…” dico piano.
Lui sorride. 
Si alza e mi allunga la mano.
Io la afferro e mi asciugo il residuo delle lacrime con l’asciugamano che porto intorno al collo. 
“Hai gli occhi tutti rossi… sei proprio scemo…” ride lui.
Anche io rido continuando a sfregarli con  l’asciugamano ruvido. 
Ma Kazushi mi blocca la mano.
“Smettila di sfregarli così forte, te li rovini…!” dice con tono preoccupato toccandomeli con la punta delle dita “Guarda come li hai fatti diventare…” mi rimprovera. 
“Magari se tu li baci torneranno del colorito normale…” provo a provocarlo con voce maliziosa.
Lui sorride guardingo e mi accontenta. 
Io appoggio la mano libera dalla borraccia sul suo petto e lo accarezzo piano con le dita.
Quando smette la sua dolce tortura mi passa un braccio  intorno alle spalle e mi abbraccia stretto accompagnandomi fino alla porta che divide gli spogliatoi dalla palestra. 
Mi da un altro bacio e sta per allontanarsi quando io me lo riavvicino tirandolo per il collo della camicia bianca.
“Non ti venisse in mente di passare la serata con i tuoi amici, tu la passi con me a festeggiare la nostra sicura vittoria su questa squadra di mentecatti!!” lo informo. 
“D’accordo, principe, sarà fatto come lei desidera” mi sorride.
Ci diamo un altro bacio e io afferro la sua mano stringendola nella mia. 
La trattengo finché posso, ma alla fine sono costretto a lasciarla.
“Ti amo!” gli urlo dietro.
Lui sobbalza per lo spavento ma si volta a guardarmi e mi dice: “Anch’io!” senza urlare, però… 
Anche io sorrido e rimango a fissarlo come un’ebete fino a quando non sparisce dalla mia vista.
Alla fine decido di rientrare in palestra e noto gli sguardi di tutti su di me. 
“Che diavolo volete?” chiedo mentre nella mia mente balena l’ipotesi che possano avermi sentito…
“Niente…” risponde Kogure con un sorriso. 
“E allora fate il tifo, no? Che aspettate?” chiedo inviperito cercando in tutti i modi di cambiare argomento.
Mi siedo vicino a Kogure che mi sorride complice. 
Faccio una smorfia.
“Guarda che vale anche per te…” dico. 
Lui ride e riprende a fare il tifo.
Anche io lo imito. 
In fondo, l’ho promesso a Kazushi, no?
“Dai ragazzi! La partita si può vincere!!” urlo. 
Vedo Kazushi dagli spalti che mi  sorride.
Grazie, amore, se non fosse stato per te starei ancora a piangermi addosso… 

**FINE**

   
 
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